Ji3c:uuo in Giappone. fu pre5to abbandonalo allorchi- il lu1• rone Tanalca nell'onobre del 1927 dichiarò che la politica di restrizione della natalità, pur avendo ,antaggi a1•parenti. non poteva nè do,e"a essere praticata. D'altronde la ~lt»a opinione pubblica hi ricordi che in Giappone il culw della famiglia è praticato come un do,ere religioM> e µ01rio11icoJ era stata già unanimamente concorde nel tNpingerc a '1>ieni ,oti lale soluzione. E' intereu.nte a quHto µroJ)OSito riporlare i r;:rnltatj d.: un'inch.iffla fati• dalla Rhbta Toi)o di Tokio. nell'ouobre del 1926 pres&o le ,~~nalità del Paese. I.e ri.-5po• s.11'! l'!llNgichl'! della quasi 101ali1i degli uomini politici. degli uomini d'affari e degli uHic!ali non lasciano dubbi ,ui ,eri sentimenti dell'inlero J>Opolo giappon~. Vi fu chi ~i ap,~llò alla po1enu della naiione rÌ$pondcndo che: e Diminuire la nata liti è come abbus.are il proprio amor patrio•· oppure. che: e La potem:a del Giappone è dornla ~nzialmcnle alla. vitalità della !!ua popolazione» o. ancora, chr: e La po11ol111:ionc ~iappontsf' deH raggiun~ere i 100 milioni di u(>mini ! •· Scar1a10 quindi il problema del 1.-onlrollo della na1ali1à il ri~io più i<tmpli«. SOiio alcuni punti di , i~ta. ed rfficatt era qurllo drll'rmigrazione. I primi esodi in l>t'~uilo :alla 1He8ò· ~ione demografica si p0$SOIIO far riMlire al 1868 allorchè i Giap1>0nesi ~ dir"~ero ,rr-co le Isole Hnai. Più tardi f'hi !!i dir~ro ,·erM>,:li Stati Unili. la Nuou Caledonia fr■nebf'. la Cuadalupa. il Canadi. il MN4ico. il Perù. le Filippint. il Bruile e soprallutlo ,er10 la Manciuria. In compleuo. però. l'i111en~i1àcon cui ~.: manife«tò l'esodo dei Giappon~i non può ~re para~onato nemmeno lonlanamenie all'imµonenlr mo,imento di ~patrio ,erifiutMi in Italia rino a qualcheanno fa. Rationi p4icolo~iche e poli1iche !!piegano l'Ni1ui1à del flu,~ miiralorio giaJ>po~: p!icolo~iche- in quanto il popolo giapponrM' ~r le ~olari lradixioni di i$Olamen10 non abbandona tanto facilmtnlt il territorio nn.zionale e dif. ricil~nte !!i adatta alla , ila in rr~ion.i in f'IIÌ lr condi:tioni climalÌ<'he e le condi:tioni di ,i1a in genere r.on ili !liano lroppo confa<:fflli Cndi Yezo. Sachalin. tte.l: 1>0litiche. poichi quan• do mai,:iormente si cominciò ft !entire in Giappone la IIN:('j· !lità dell'emiiruione luni i territori vtrC(l cui si liireMCro i Ciappone,.i e:nnt' ~ii occupati da ahre potenze e: in ttcuito ~li ..1~,i Pat!i che a,euno permcs.EO lo atanziamenlo di un «f..., numrTO di Giapponr,i •ul proprio terrilorio chiu~ro le Contadina giapponese. porte ed impouro limili rip;orosi al loro ingre8SO. i::· appuntoquesto :I cl.!O degli Stati Uniti, del Canadà, dell'Au•lralia r delle Isole Hawai. Seco:1do i ee:nsimen1i del 1937 le colouiP giapponesi più nume:rMe erano quelle della Cina. della Man· dur;a e delle filippine 0011 cir<::a 600.000 individui: ad ~~ !leguivano quelle de'l'Amer:ca meridionale e apedalm("nfe del Brasile con 197.733 indi,·idui, quindi quelle delle bole llnai con 151.950 indhidui e a~llc dell'Ame-rica &dlenlrionale con 114.642 indi,;du;. Nel 1935 risu'la,ano rtsidenti in Europa circa iooo Giap1t0ne:ai. Alla ~IN,a data gli stranieri rNidenli in Giappone erano compleuil'amenle poco più di 38.000. Parlando dell'industrialinazione del Pae~ e dello svilu)Jpo dell'agrico 1tura come rimedi da _!)Ortealla supe:rpopola1ione giappon~ c,orlamrnlii":il l'>e-nmer, non u~a il termine adauo in quan1O più che d: un rimedio lrauasi di una con~cuenu loiira derivata etoelusivamenle dalla ma!!a crescente della J>O· volazionP e qu=ndi dalla ma~.afore offerta df'l'o mano d'opera e conae,.-ucntemente dal baMO C'O'lto di ~•a. U>l,i dall'indu-lria puramente locale e quasi ar1i~iana dei M"Coliscol"'i si pa,;o.a alla crande indu•lria con l'imitazione dei Paeai più pro,i::rt'diti. e ci ra,ll;giun,.-O11O •11 bre\·e tempo aspeui danero colo,uali che por1ano il Gia1rnone a{idirittura alla 1h18 dei ,trandi pa.•i i11du..1riali. E" da notare che- l"ahbondanlf' mano d'opero è co· ..tiluita mlM!imamenh! da contadini che non poc.sono Ollf'11ett dalla 1erra quanlo a loro n~r!o e: che lro,,ano quindi più con,e-nienlc la'"orare in qualchr fabbrica ~pesso con sal:tri a~ì bassi. Nt>I1900 si conlaHrno !)OCO oiù di ..J.20.000 operai. nel 1925 la cifra era jl;ià Mlita ad 1.800.000. ciò cl1e sia a pro,are appunlo il forte incrun~nto dato alrindu!lria 1:razH" all'ahbondante mano d"o,~r•. P,-r Qu1.n1Oronct-rne lo ~,j. lup1>0 dell'airicohura in ·Giap1>0nt'. tulio è ;ctato tentato 1>er riu&eire a ba•larf' al µro1uio fabbiso,cno nazionale c. nt'llo ~lt!-M)tempo, ptr rialzare il tf'nOrt' di ,·ita degli abi1an1i. ma la ri ..1rct1e:zzadelle terre cohi,•ahili. apvena poco più -iel IS- • ddl'inle:ra !IU~rficie ckl Pa~e. non ha pumesso. pur altra• ,cr&0 ad una collhuione inlrm:iva oortala al ma~imo s,iluppo di raggiunj;ere quella produzi~ne ,ufficientc al fOSlt:n· lamtnlo della ,wmerosa 001>0la:i:ione. E' da ossenart' a que- •10 uroposilo che l'a~a arabile è andata aumenlando con una cuna e-be non i a~lulamenle prooon:ionale alraume:nto della l}Ol)()la:tione. ciò che i~ieJa con la ma.>!ima eloque-n.za la nt'('--,;· sili , i1ale che ha spinto e ,pinJ!:e il Giappone ad allargarf' i ~uoi conrini. La mancanza di terre coh:,abili !li rirleur ,.,ull'enorme s,ilupoo •~unto dall'industria in questi ultimi ttmpi. ma per tale ..,ilupJ)O il Giap1>0ne ha do\ulo aumenlarl!' le- ..ut> importaiioni dall"t':3tero d: materie priJTI.t>e. specialmtlllt> di rerro e carbone-. proprio ~la quei pacii contro cui c~~o auual· mentr comhalle, Come !)Oleri'i lil~rare Ja c1ue,.1a~ra,o ..a nt'- ce-,.!'ità $e non con l'e-pan:5ione in territori più o meno , ir-ini in cui le ritthez,e del :.ouo,uolo e rr..-1e11,ionedellr tf'rre coltiubili ;ciano di ~ararnia allo sempre rre-ocente popolHio-,e? l.t1 qua.si ri,i:O10"&simmetria periodica ,lrlla colonina1.ione 11iap1>onesespit,1t1 comt que,,lo mo,•imento ~pansioni~,., cleri,·i C"Clu~i,amente dalla densili esnica in continuo 11um,.n1O ~ con~guenttme:nle dalla nettMiti impellenle di dare di che ,here alla l!U& popolazione e qu;ndi !'ia al di fuori di u•• 1>iù o meno ,-trande ideale imperiali!11ieo, lnraui nel 1895 il Gi.,ppone oe<:u1>t1\al'isola di Formo"-a, nel 1905 111relil:ione del K"'an_,:-tun~ e la !>•rie mrr•dionale dell'i•ola di Sachalin. nel IQI I la Corf'a. durante la ,uerra mondi.al,- !!'impadroni.:-<:e di Kiao-ciao e dei DO§.CNimenti tNl~hi del K"'ang-tun~ e nel 1931 della Manciuria. Le magnifiche vittorie che le lrupl)e del Tenno ,11nrfo altualmenle: riportando .sul conlincnte e !lugli arcipelathi allar· gano al Giappone il campo dell'espan!iOne che induhhiamt:nte grà di garanzia alla crt-.$Ctnte nataliti ed alla più ~rande po1en1:a economira e milit11re dell'Impero del Sol Le\ante. ALESSANDROKEMALVLORA
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