La Difesa della Razza - anno V - n. 24 - 20 ottobre 1942

t, Madie h1eglna (Terra del fuoco) • 1. Indiani del Ilo Caln1an (CotoMblaJ • J. faffiiglla di Ca,ahoi (ltuile) • ,. Donna •tauuna, con blMbo le9ato •Il• culla vettlule. na!Cita. Comune, ad ~mvio. è IJ ~OJJ• pressione degli infanti che ,agirono aunti l"u:.cita completa dal ~no ·uatcr110. Quali ind!\ idui malMeui, e ,wclati.!i tali per volere dt>gli !'piriti dt(fli antenati, la3Ciarli vi,ert eignificherchbc attrarre gra,i malanni sulla tribù. Co$ì pure sono maledetti, e da distruggersi per il bene di que11la. i pargoli natj con qualche dente o la cui dcntiz.io• ne cominci dal mascellare 1u1>eriorc. Lo stt<t.SO,co11frequenta, per i icmel• li. UCC:utr:c:e nt ~ di norma la madre medesimi. la quale opera l'Cnta esitazio• ne pt'iehè cominla di far cosa di 1mb· hlica utilità. La morte è procurala anne• ,tando o :1lrangolando la , ittima. Ancora a riguacdo dti gemelli, sappiamo rhc la cOm!)af'lla di C5!'i , iene salutata con iioia presso alcuni popoli africani l)('rchè li con~idcrano indi\idui ~traordi11~ri da utilin11rt- iter il henc ,:ella tribù. · St- una madr(' muure nel !)arto I! w• praltullo senza t:1:.ier riu11cita a parlori• r('. \ i(':ne considerala adultera. Siccome i-i ri1ienc che il frutto dell'aduhcrio aii- -.ca conlro il bene comune. il rnarilo de· \e allora aprire con la lancia l'addome della llOnna e 11arne il pirrolo pc-r ~,,_ pellirl1•. do1w op1>0rluni :o<:OnJ!;mri. luu~i dal , illas,:gio. Cli spiriti degli antenati. d'altronlle. mal :!>Of)porterel,- l~ro il colloca~uto dei due corpi nella ,!e<:•a tomba. Citthi. muli . ..ardi o co 12 munque deformi sono pure :!>Opprc-"i alla nascila. eo~iechè f: raro ,·Merne in Africa. Grande ,,rcoccupuionc di parecchi~ madri africane è la bellen.a dell'om~li• co nei figli perchè. dato il succinto ,e- .stilo. ~ ruta vh!ibile anche negli aduhi. Un bell'ombelico de,·e sporgere di tre o quattro centi~ri .sull'addome e forman i una protu~ranta del ,·olume di uua grossa noce; uerYi all'opposto una rientranza tarehbe insopportabile alla , ~la. Spc~1almt-nt,e ucll.1 <lonna quc~co carattere è molto nlulato. m:1 cosi gli africani si JHO\OCano un gran numero di ei"nic ombelicali. Da nolar~i in proposito che mentre negli Europei rcrnia ombelicale tende di solito a ere· sc:erc con l'età, in C!l,8;ilcndc •~ a ri• dur~i. In quanto al nome impo,,10 ai piccoli africani. esso dipende non di rado da r:irco-lanz.e quabiui \erificatC!i al mo· mf'nto della nHcita. Ad esempio. se il ,ento i'offiava forte nel giorno del parlo il famciultv può \e11ir chiamato \'f"nto: :,e un uomo hianco pa-S.!,Or:aJualmenc1e dal ,illla~,;io nel medesimo giorno. il 110111epuù t~t.ere quello ,li l'Ote--1~ uo mo. t co<:i ,u •. Prc-'<O molte 1rihù africane. però. la .ce-cita del nome 11i comtidcra fonzione di 1alc impor1ar1La da riehi~rt inlcnenlo di -.trcitoni. marabulli o comunque J~rc.ona,i:p:i ra,!l'trt1arde,oli. Indie-azioni riel"• vute in .!O~no o con riti divinatori po:,M> r.o con.!igliare di dare il nome di un congiunto ~ompauo ma che molto ti distint'e in \'ila. o maiari quello di un parc111c s~a10 ma stnu prole. !\on mancano tribù nelle quali si ap1•lica110 1101111tra11,i1ori. da a,hbandonarsi. dopo opportune cerimonie. col pHsarc da un periodo di , ita II un altro. l'\rll'Ah'ica orientale vi sono s,:enti fra le quali la -,«ha del nome di luo~o a S. Man1n1e • bimbi la1oto • 6, hMlgliola sud• alrluna. lunghe e 110118f'lnJHCpacifiche di~cu$-.cio• ni fra il nonno e lo i.io palNn0 nond1è la miulrf' e il padre del ne(Malo. In ca-.\• di 11011 ,.,..cordo 1rnO dar:,i cl,e ci:i..«.·m1u co111i1111i a,1 u:.are il nome che a\C\a pro-- po-.to ma cht" non ricC\Cllt" l'approurn,- 11ep:eneralf'. Un mfflccimo indi, iduo, co· .ci. ha nome dheuo a K'<:Onda delle di- \el't' ~r~ne. Nel Gabon. il no~ , icn chie,:;10 al pubblico durante un'adunata alla quale un apposilo handitore anrmn·

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