La Difesa della Razza - anno V - n. 23 - 5 ottobre 1942

conlribui..K't' a complicar, all'infinito la famiglia giappontie. Il matrimonio. in realtà, non è che un ça-o particolar, dtlrado:cione in quanto i ge11itori chr hanno un ma!Chio o una r,mmina atlot• tano ri:.pdthamenle la loro fu1ura nuora o il loro ru1uro grncro: più frcquenlc. in gcneralt'.', il primo caso. La vitli filiale dà luogo al più gran• ~ palriolli!.mo. poichè non iOhanto i morii della famiglia hi~gna 011orare, ma anche e ;&0pranu1to quelli che hanno dato la \·ila per la Patria e gli antenati drl SO\ rano. Ques10 pìù profondo culto è un in~gnamento deuato dal ~hinloi• illllO che ha inMgnalo ai Giapponè!i che il loro pae:5r è di o,i,ine divina. poichè nato dagli amori di due di\ initit: ha• nagi. il Cirlo, e lunami. la Terra. Il thinloismo ha. inohre. in~gnilo ai Giapponesi che la loro rana .è uua rH· u pri,ilegiata. che il loro lmpera101r ditee:n<k dalla Oca del Sole e che esM> è anche il capo della loro Chie-a. l'in, carnai.ione del Dh·ino, Il giap1)one~ ~ 11emprr pronlo u $8• crificare la sua ,•ita ~ l'onore vroprio. ,l'inter~ drl pa~ o la ,·olonti tkl- ,l'lmperatore lo esigano. L. facili1à con la quale il giapponne sacrifica la ..ua pe~ona è un IK'ntimrnlo mollo ele,alo f'he drnota ohrc clic poco allaccamenlo ,. alla \ ila. mohi~imo coraggio. 11 kara• kiri è appunlo in Giappone la forma più onore,·ole del suicidio. Il karakiri ,•iene fatto dal giapponese quarulo ere-: de d'bSere staio di:sonoralo, d'a,er .tU• hito un gra\e ,iffronto, per proure la &ua buona fede o. infine. per protestart contro 11n'ingi\.14ti:cia. (I cora"'io giap• ponese COJJtanlcmenle preparato a fare ,acrificio della propria ,ita in qualsia• si momcnlo dà la pro,'a maggiore del suo allo ,alore duranlc la f!iuerra. ln(i. nili M>no gli esempi drll'ammire,·olr eroismo giappone§C nelle uhime gurrrt da t'!Si comba11u1e: le troiche ictla che porlano le loro armi ,·ittoriose su O!,!ni fronte ttanno oggi a dimostrare ancora me~lio quale sia in 1tahà lo 1-pirito di sacrificio e di coraggio rh'tB~i 1>ro• fOndono nella lolla per il raggiungimento della causa dhina per cui combatto• no. Il shintoi11mo ha fallo nucere i11 loro la cre<!cnu del loro essere dh,ino e quindi della loro imulnerabilità. Anche i morti non muoiono: essi M>pra,- ,hono nella ~ie,nza dc-i ,h!. nel riconlo del parenti e dei concill8llini. Le ~neri dd solda10 morto in guerra. raccohe in una ca~llinu, sono porlate dal compa,no d'armi: ~ yranno d'incilamenlo a più gloriose ge~a al soldato che le porta. perchè -,icuro della i11con• diiionala approu,.cione , prote.cionr dtl morto che nl"Jlo stes,e-0 temJ>O lo inco• ra!gia e lo soneglia. Quale alto •igni- (ic1110morale in quNla st-mpliee e pur l•nlo profonda u"&n:ta! Tuui i ,·isi111ori del Giappone ~no concordi nel cons.iderarr l"tduca:iiorw come un ahro dei lralli caratltris1ici della popolazione, l.:educHione tt;iappo· nf'--e-:,i manifes1a dapprima coi saluti ris1~nosi e prolungali che 4i Stambia• no gli uni con gli ahri allo s.1~0 modo che rra i componenti della steu.a fa. mil!,lia. Tutto quello che ,·iene da altri o è tkstinato ad ahri di,•iene per il giappone:H: degno del più alto ri.!petto; lulli i deuagli ddla loro ,•:ta <1uo1iOia11a sono impronlati alla dolettU ed anche ad una rairinat11 cord:aliti. In GiappoM non .iii a..~i~temai a iCene ,•iolenk. ~ua si mai a di:,pulej le tlesse minattt ,rngono tiòpr~~e con la ma~ima ca!ma. L, faciliti con la qualr gli Europei ,anno in collera mera,•iglia ; Giapponesi cht considerano tale caratlere come una for· ma distinlha dei popoli occidentali. Al• cune abitudini @iappont!li aono impron• 1a1ealla più profonda dl'licateua: così. tlri rapporli Ira nndilore ed acquirenlt, basali soprat1u1to 5ul singolo intercs!t, l'HÌ cercano di fare all'occuione uno 5eambio di amabili1ft. Per un wrviiio

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