La Difesa della Razza - anno V - n. 23 - 5 ottobre 1942

ove 1i troveno 9,ellite I• imagini di alcuni rinoceronti). Ancore più ricche 1ono le ceveme de: Pirenei, delle Spegne sellenlrione1e e c.enlro-orienle1e. A pre1cindere delle femo1a grolle dei Troi1 Fr•re1 in cui 1i rinvennero documenti di megie simpa1ica e le figure d1 un mego lreve,lilo de cervo, p,uso Ovi~• do, nelle caverne del Pindel. 1i lroven dipinti bisonti, a LourdH 1i allacciano allr1 uomini camuffali da cervi. • ,cene di cac:ci.J magica 1ono reperibili nella grolle di Mon- • letp.,n; il cavallo ltova posto, oltre che in n"-ne,oij altri luoghi, • le Pasieg., {S.,nl..1nd;Ì-) ed a Manoules {Alta o.,ronM). Tt.il.:- 1c:iomo epposilemenle le caverne di Allemiro, uplorol• del Breuil, vere miniera in propoiilo. le "ullure depone invece in favore del secondo elemento citato: l'amore. le 11.,. h,elle che ,.,ppresentano donne, riulenti al periodo .,u,igni,iieno (Veneri di lupugn•, Sevigneno, Wiltendorf, Malte ecc:.), se ci p,rl.sno di femmine in cui le slealopigi1 i .,,centu,b 1 ci dimo1lrono enche che Il p.,rle più importante non i il volto, eppene ebbo1ulo, m" il corpo, ricellecolo di amore • quindi di fecondità. • . LII' figure danzanti delle Spegna orientale ci olfrono altre prove net riguardi della pre• lice venalorie: le dan1e nasce da una nec:e1silà della uccie ed i motivala de uri pr•- supposlo di magie simpetice, perch• occor- ,e gereggiere con i movimenti' dèll'enimale per riuscire e so•Prenderlo e od ebb<l1le1lo. Ore, le vile viuule del primitivo fta gli onimeli, le diuturne imiluione di eui, generò presso quegli entichiuimi onteneti nostri il convincimento di une reletione di Hngue Ifa loro e le bestie: 1i giuslilic:11co1ì un nuovo o,pello pseudoreligioso, il totemismo, le cui meniled01ioni confluiranno inevilebilmenle nell'oceano del progreuo e vi permarranno slabili per millenni. lnf,1tti, ~istù .~;~i;o et~~:::~: 't;~:lir~~iei! d~:' 0 ,:': o del bue, presente da Font-dfl-Gaume a Peir-non•peir ed All,mire alle Medeleine, rimarrà nello religioni mediterranee primiHl liv• e serà pouil,ile reperirlo in Indie (vec• ce 111cre), in Egirio (bue Api), o Crete (culto del Minotauro), dando origine e non poche favole mitologiche, de Zeu1 lro,formelo in toro ello sleuo animale condottiero degli Itali. Il fenomeno che più la,di produrrà manifes1ozioni imponenti, le motle, provoce invee:• preuo i poleolitici meno recenti rea1ioni modeste in virtù dello visione m,gico del mondo. li primitivo, pur manomettendo lo vite degli •nimeli, pur 011itlendo quolidienemente ello spellecoto dello morie dei 5uoi 1imili, non concepisce le morie come uno spegnimento del fenomeno vit,le, ml come un congiemento accidentale: l'uomo o l'enim.ile colpili e spenti continuano e vivere in funzione di uno immortalilà megica. La conculone moni1lica del mondo permane fino e quesi lutto l'elà meddoleniona: il udsvere continue ed occu,er• gli sleui desideri e gli sleni bisogni proprii della vite; cosi i morii sono sepolti nelle c1111e,ne, comuni obilozioni, vicino et fuoco, per impedire loro di over freddo; ellorno ed essi ,ono le loro armi, i cibi, le bevande, gli odornamenli che r.onfetiv.aino il rilievo delh per1on.11ità e dei valori 1ociali. Il udevere vivenl~. co• me dice R. R. Schimdt, ere me110 in condizioni loli da vivere la sua vilo normale, dipinto di rouo per celere il cereo colo,e delle mo,te. IL MONDO DEMOMIÀCO Il poueggio dallo vi1ione megico-lolelitarie del mondo ed uno conceiione enimi1ticJo non evviene. com'è nelurele, conlemporoneemenle 1u tulle le «fecie1 meditem,neo •• . quindi ci è difficile precisare netlemenle ne1 tempo une del• seperetrice. E' cerio però che le preni megice non c:eue per questo, mo mulo indiriuo. Appa,e dluolule le unili corpo-anime • si costituiscono progreuivemenle due mondi di intrinseco valore oppodo. le • umene belve'"• per usare un'espressione fo1coliena, in fun,ion~ di millenerie esperi•nte eveveno eppreuo l'arte di Krulare l'io e di distinguere le voci inlerne da quelle e,terne, sicchà il co,mo indivicfuele • quello fenomenico si scindono nef peueggio lormenleto del maddaleniano el/'uilieno e gli upelli della morte véngono volutali con maggiore profondi!•: non si può piU parlare del "cadavere vivenie '"• perch• il "morto,., mi 1i peui l'♦- 1prenion• epperenlemente lapaliuiena, cer 111 di appartenere olle vite. Me l'atto di amore che già prime aveve indollo I paleolitici e cof'tlervere preuo di slt .te 1poglie dei defunti, ora, impouibilitolo e perpelue,e nel presente l'ellivili vilel•, si volge in modo sensibile e fre1ferirle nel futuro~ presup-, ponendo un'attivili psichica preesislenle nell'ind'lviduo e loie de non pote, euere distrutte. I/ compleuo p1oceuo di cui qui in succinto ebbiemo lreccielo le genesi per sommi capi, ci • sveloto dai melodi di inuma• 1ione. Verso l'inizio defl'•poce eiilione il seppellimento non i più tolele, me per1iale: non più il corpo, ma la sole tute ere 1limite degna di inumnione. Il che ci eulorine-e presuppor,e il cranio come il nucleo principale del corpo, le perle più nobile ed euenziole, non solo in morie, me encho in vita: le feccia è inietti le sede dell'espressione individuole, il cervello un orgono redienle ed emenolore di ellivilà psichice. Siamo di front, al riconoscimento di due fo"e distinte nell'uomo: une superio,e, l'oltre inleriore. Sorge cosi l'o5Cure sensazione dell'enlme e con esse 1i formano il regno dei morii • le uedenn negli spiriti. perchi i morii o,e non vivono piU le vile quolidiene e comune, ma une 'lito perlicolere 1ciuo da qu♦- slo mondo, corellerinote de neceuilà che vie via si dillerenzieno de quelle solite, Il mondo stupefallo dei lempi peleolilici, il cosmo di animali, di pienle e di ,ose p•nsanll e parlanti, 1'è lre,fo,malo in uno regione popolete di spiriti (demoni), che 10vrinl•ndono in bene ed in mole ot tulle le olliYità dell'uomo ed • tutte le menifeste1ioni netu,eli. . Le credenu mogiche perdono la loro immedielene e si costituisce le certene di un • di lii,. non megllo 1aentilicoto. che he valore 10!0 in quenlo può inhomelteni nel• te cose lenene. Con il mesolitico si 1bbilisu definitive. mente un'imagine co1mico-milica del mondo e col neolitico eppejono i primi culli resi in celle ipelre1i ad entità demoniache che d, sovrintendenti e11e for1e n-,lurali si identificheranno nel lenlo lluire del civile progreiso con le sleue nature • con le sue manilesl01ioni, aprendo cosi le via el simbolo ed e1 mito. Dai brevi cer1ni che p,ecedono risulta in lai modo chiJor• l'importen1.t delle Psicologie della preistorie; discipline nuoviuime, che promette di offrire ell'indegine 1cientilice un vesto umpo di esplorazione non 10lo nel ,,guardi dell'evolu1ione dello m•nle um,n.1. m., ""che nei riguardi dell'ereditl delle reue. CLAUDIO CALOSSO (IJ Un'ari.,a lando111•ntal• m 101 ••naa ha ""'· ta R. R_. Sd1m!d1: « O.. G•i■t d•r Votz•II. S.rllno, l'34. (21 lndìrl1:2010 o 1011 scaP, un a!losc,nm.t• 1tu. dia, doc:uni.n:oto In m:-do m nut umo. mo •,m:• loto oi papali di culJur• pri111\t.•• ottuolm•nt• y' v.nli, ♦ alalo «,ndaUa dc H, Web.t•r ~11·0~10 • Soci•t~ M<J••'• p,lm11.ve ~ (Collu_ di Storia de'. l<I R•l19,c.n,, o cu,a J, fl. P•ttcuon1. 80'°9no).

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