- • L e 1>rcsenti operazioni delle forze armate italo-tedesche in Egitto ci richiamano allu memoria il subdolo ucquisto delle azioni del Cnnnle di Suez fntto uel 1875 da Hcniumino Oisrucli lord Bcueonsriold (180-1-1881)in nome del Governo inglese. E' noto in 1>r01>0Sito che il Khedive Ismail (1830-1895), succeduto ul fratello Mohammed Suid 1>ascii\ nel 1863, animato dn idee ri formistichc e 1>iuttosto spendereccio, dovcvu rnr [.route il 1• dicembre 1875ad uun scadenza di 80-100 milioni di franchi (1). Lu maggior 1>arte delle sue risorse eru ipotecata. Non c'erftflO Banche disposte a fargli ancora credito. Lu situazione del Khcdive era dum111e precaria. In tuie frangente gli fu suggerito di vendere le azioni del Canale di Suez di sua proprietà. li pacchetto azionario che egli possedeva, ,,roveniente dalla sottoscrizione fatta n suo tempo dn Mohammed Said e parzialmente aumentato per acquisti successivi, comprendeva circa li?.000 azi"oni su 400.000, che eracier, che particolarmente si opJ)Oneva alla transazione, al fino di concludere ravorevolmente la medesima. L'aspetto politico della. questione era evidenre. L'acquisto deile azioni possedute dal Khodi\'e da parte di . un gruppo bancario parigino avrebbe trasformato la Compagnia del Canale di Suez in un'impresa esclusivamente rraucese. Decazes J)CrÒera riluttante. La .l!'ruuciu era quasi isolata in Europa. e non 1>oteva inimicarsi anche l'Io· ghilterra. In quel J>reoiso momento Disraeli fu informato delle intenzioni del Khedive di volersi disfare delle azioni del Canale. li« Pren1ier, fiutò l'artare.11 Parlamento era chiuso; fortunata coincidenza Questa, che evitava lunghe ,discussioni_ e inutile pubblicità inno state emesse dalla _,..,.._....,....,_..,. Compaguin del Cnnnlc. Vi ern J>Crò un serio oshlcolo ulla operazione prospettatagli, poichb nel 1869 il Khedive, avendo bisogno di denaro, aveva alienato per 25 anni le cedole delle azioni alla Compagnia precitata. Egli non aveva J)erciò fncoltù di votare, ma una transazione 11michevole gli permetteva di delegare, durante le assemblee generali della Com1>agniA, il suo potere al presidente della stessa. Tuttavia le azioni in possesso del Khedive, pur essendo seuzu cedole e senza diritto di voto, ave\•1mo un sicuro valore di negoziazione. Verso il priuci1>io di novembre 1875 un ex-banchiere francese di Alessandria, Edouard Dervien. si mischiò nell'affare. Ottenne dal Khedivo l.smail un'opzione valida fino al 16 novembre; poi si recò a Parigi dovo ebbe un'accoglienza 1>0e0 pre- . murosa dallo grandi Banche alle Quali si rivolse. · Dervieu modificò i suoi i>rogetti. Invceo di una vendita \'Cra e JlrO• 1>ria prospettò un'anticipazione su titoli. Ferdinundo di Lcssops (1805-1894), che prendeva viva parte all'operuzione, Jlregò il Ducn Decnzes, mini• 8tro degli nfrltri esteri di Frnncin, d'intervenire l)reisso il Cr~dit Fontorno alle trattative che dovevano essere condotte celermente e segretamente. Mn dove trovare In ROmnrn occorrente, circa quattro milioni di ,;torli net Disraeli e la tesoreria non di&Po· nevano di una cirra così alta per poter finanziare In combinazione. e Il tem1>0di respirare, ma l'o))e• razione deve essere fatta ,, scrisse Disraeli alla Regina Vittoria. ' 11 Governo francese non creavu ostacoli. li Duca Deeazes, che dcsi- •derava vivamente l'apJ)Oggio inglese verso la Germania, indusse i banchieri t.rancesi a .rinunziart, all'oJJ• zione. Ma occorrevano quattro milioni di sterline! li giorno della deli~razione del Onbinctto, MoP•agu Corry, SCJ{rctario di Disraeli, uttendcvn ncll'n11ticnmera. Il Primo Ministro, sp0rgendo a1>· t>ena la testa tra i 'battenti socchiu- ~i. di860: e Si•· Diooi minuti doJ)OCorry giunso da Hotbschild, che era a tavola, ed al quale comunicò che Disraeli aveva bisogno di 4 milioni por l'indomani. Rotbschild. che stava ·mangiando dell'uva. mise un chicco in bocca, buttò vin lu l>ucciae chiese: « Quule gnrnnzint • DlsrHli « Il Governo britannico., e Li avrete.• Subito dopo la conclusione della transazione, Disraeli dir088e aUa Regina Vittoria la seguente lettera: « Mr. Diaì-aeli con i suoi umili ossequi a Sua Maestà: E' fatto; le azioni sono vostre, Signora ... Quattro milioni di sterlinei E quasi immediatamente. Una sola Casa poteva farlo: i Rotbschild. Si sono comportati in modo ammirevole: hanno presta1o il denaro ~ un interesse assai basso e tutte le az11:ttidel Khedive sono ora nelle vostre ml1.!li, Signora. , Lu cronaca-registra che la Regina no fu feJi~. Mai Disraeli l'aveva \'ist-a così sorridente. Lo tenne a de8inare con sè e gli fece mille piccoli complimenti amichevoli. Va però notato che la citata lettera di Disracli contiene due grossolane menzogòe. Anzitutto l'Istituto competente per l'esecuzione di simili arrari, la Bank or England, era assolutamente in grado di procurare al Governo la somma necessaria, come Gladstone dimostrò ad abundantiam nella sua critica sulla transazione eUettuata da Disraeli. In verità il e Premier, non voi.le far parteeivare In Bank or England al lucroso nrtare, ma piuttosto far
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