Quindi, riddecndo tale concetto ttd una formula schematica, si ha: ricco-a)rescelto, povero=non prescelto. In questa concezione riconosciamo subito l'essenza del carattere inglese, cioè la durezza brutale contro i de• boli nell'economia, lo sfruttamento dei lavoratol'i, lu presunzione della classe suµeriore riecu che esclude da1le 8ue rile i compagni di rango im1,overiti, e la causo dellu J>0vertà di larghe masse. Ma è noto che soltanto il Vecchio Testamento elogiH la ricchezza, mentn.>-il Nuovo 'resta.mento la maledice Quale corruttrice dell'anima c loda la 1>0verti\. Nessuna meraviglia dunque se dietro questa immagine del bigotto uomo d'arfari inglese notiamo le caratterilitiche del capitaliSlfl. giudaico. Uno sguardo alla religione ebraica ce ne daril subito conferma. Per esempio, l'identità di grazia divinn e ricchezza si trovn nella religione ebraica esattamente espressa come nel puritanesimo. Alla religione ebraica appartiene il poStulato giuridico-etico che al e: Giusto• tutto va bene c all'• Ateo, tutto va male. « Il 1,rosperare sulla terra• viene considerato come un segno che si conduce una vita accetta a Dio. • Il Signore tuo Dio ti benedirà ed allom tu presterai u molti 1>01>0li., non rarai debiti da nessuno , (Deuteronomio. 15, 6). Già la breve compara· 1.ione S01lra riportata mostrn la completa omogeneiU\ della base religiostl u cui può richiamarsi il ~a,,italistu inglese e quello ('braico, IUH ciù ho valore nnche J>er il ratto che nè il giudaismo nè il 1mritanosimo si chiedono come e con quuli mezzi viene acquisita la ricchezza. Per il 1mritano In questione è tropJ,o semplice, e non &:riora per nulla In ~ma t.-oscien7.D. Ln scelta di Dio hn avuto luogo. Pereif1 il prescelto resta prescelto anche se peecn fortemente. li che J)rAticamcnte signiri<:a che niente di tutto ciò ché fa un eletto, dunque un ricco, costittiisce peccato. A lui tutto è 1>ermesso. Siamo perciò alht fonte dellu steSAAgiustizia inglese. La conc..-ezione che l'inglese puù rare ciò che vuole deriva, come vediamo, direttamente dalla sua religione. Egli Jmò mentire, può cah>estare uomini e popoli e derubarli. Dio sta die4 tro a lui. Fino a quando non diventa povero, ciò che significa espulsione dal novero degli eletti, il suo operato è un'o1>erR divina. L'essen1.a pii, intima poi della religione ebraica è il suo carRUere t.-ompletamente commerciale. Essa si presenta come un contratto tra Dio e Israele. Ogni conlrat'nte dà e prende. Non c'è altra comunione tra Dio <· l"uomo. Il rn1>1H)rtocontrattuale si svilupJ>a in ma4 niera che all"uomo vengono ricon)J)ensati singolarmente i doveri compiuti e le buone azioni, i peccati vengono ricompensati singolarmente col male. Specialmente conclusivo 1>er In parentele delle due religioni è il comune e J)resuntuoso credo dei due J)O· poli di essere il J>01>0loeletto da Dio. Cromwell aveva_ gii, tirato da tale credo tutte le conseguenze. Allorchè oromosse l'ammissione nel paese de• gli ebrei banditi nel 1.290, egli 1>arlì dalla considertt.7.ione materialistica che si a1>poggiava sul '!'ecchio Testamento <·ome sulla dottriJÌa puritana che, utilizurndo le relazioni commerciali degli ebrei avrebbe aoportato ricchezza na1.iouale nll'ln1,thilterra. dunque benedizione divina. Anche autori ebraici ammettono. pur se non così a1>ertnmente. tale stato di ratto. Nahuru Sokolow, nella sua • Storia del Sionismo• scrive: « L'Inghilterra, contrariumente agli altri Stati. i• ~tatn inrtuenzata da Israele piC1che dall'Ellade e dn !IO Hom~ con la forza e t.-Onla luce dello s1,irito ebraiuo, con la Bibbia• (10). E nel 1938, !"ebreo viennese llualbrit nel i;uo Reritlo e: England und lsrael, arferma: • Per quanto diverSl\ sià la tradizione· inglese da quella giudaica. pure vi è un ponte indistruttibile che le lega entraml>e: la nostra Bibbia. Oli eterni 1>ensieri della Thora sono renlt.A vivente 1>er lo spirito iugle,se, e non soltanto un nebbioso ricordo delle ore di religione dell'inranzia come per tanti europei illuminati. Il britannico conosce bene come noi la storia del1a nostra schiavitù in Egitto e dell'esilio babilonese, e sa anche tutte le llromesse dei nostri pro· reti 1>er il ritorno nella terra dei padri... •· Dunque il Vecchio TetJtamento costituiNCC la buse re-- ligiosn dell'alleanza anglo-giudaica basata sul concetto di e: 1>01>01e0letto •· sul comune modo di pensare capi· tnlir.tico e sulla pretesu ol dominio del mondo. Stando così le cose non è da meravigliarsi se con t.unto accanimento gli ebrei proclamano continuamente la loro solidarietù con l'lughillorrn e il loro truce odio (.,'QOtro le J)Otenze dcli' Asse. F. CAT. (1) Senz·aver la prele!!a di ei.aurire l'argomenlo nell'ambil~ di flUe:tl'arUeolo, notiamo che •ià uel l"6. al Oon,rrfllt!!IOmondiale e.bralco a Ginevra. il rabbino M■urice IN Perbwel,r diehl■rava: • Il 1>011010Jn,rleu e quello ebraico iM>nO lrre,•oc■bllmente uniti In un com1)\to comune ed onorevole•· Lo ates.so 1>ersonagsio il 7 dicewbre 1939 i11 Tlu• Jl"tci•A Ti'"t!" e11prime,·■ Il 1md parere sul lem■ • Gueru, 11ace è rii ebrei• nei M!g-uentl terndnl: e $appia mo che. ri11chè Il nuh,mo non verri dl11trullo. gli ebrei no11 avranno alcuna l"l'OAAibilitàdi vita 111 Uerma,ila. iu Olanda, 111 Romania. nel P11e11i~eaudhUl\'i. i11 Ju1tot1h1vi• e uel $ud-Amerlu. IA po11ì:r.ionedegli ebrei lu que;;t~ guerra è chiara. Noi ebrei !Jhuno eom11lel■menle Ili fi11n<..'Otle1 l)Op(II\ alleati (cioè l'lng-hllterra!). Il che b 11talo ,rlà e1111re>1,so chiaramente ed abbastanu. d\i11lntame11te dal Congre,..-w Ebral<..-o e dalla • Jewlsh Aceney •• le due orcanlzu.1-loni. che r11p11re,cen• tano una cran parte della 80Cletà ebraica •· (Vedi in pro110,ltu In Die Jtult1tfr<111t del 18 febbraio 1941. n. t. pp. 1'·1$, l'arth.-olo di i,~. usmer: • Boteeh■ ft Enrland,t ad den JiirUi,chen Welt• kOOJrfe&!J>). Cosi Il noto Lord Bea.verbroolt ebbe cinicamente N ~rivere nel Dail~ Exvr,H del 12 mano 19-40: .-.Oli ebrei hanno una crande e aalda affesione per cli lnglNl,·e ,rii lncle8i per rii ehrei. Oo>1i è 3emp" stato, e perciò cli ebrei anche da nuruerO&e generA:r.ion! M>IIOuniti agli inrleel. QuHlo 'fatto Illustra anl'he la noittra pre• Rnte politica in Pale1Jtlna. che dev·NMJre ogg-i, i11 cuerra, filoarab11. Ma gli ebrei unno tanlo bene Qu11nto noi che la ,ruerrA finirà 1.11c1lorno e allora 11 no11lro fllo•arabiamo ~rà i;uhho ~. (Cfr. Wolt M:eyer-Chrlsthrn: Di,i t/lt1Jll•cla-iiidì1eA, Allia,..:. Nibe· lun,ren-Verl■&', Berlin-Leipsig. 1'40. p. 191). C.ratlerlatlca è p0\ 1111. 1e,ruente ~pre811\one del /Jail.11 H,raffl 11.7-150del 1939 riportata da Wolf M~yer-Chri11tia11. OJ). cii., 11, 18a: • Jew11 generali)' regard thia war u a hol,- 11·ar •· (011 ebrei re· neralmenle <..'Onalderano que11ta guerra come una gueru ii.anla). (2) Cfr. Peter Aldag-: JHde1t erOOer1t R1totnHd. Nordland-Verla,c. Berl\11, IHO, 111).73-IM; Wolf Meyer-Chrit,ithrn. ov. di., pp. 19·10. 206-!07. (S) Cfr. Werner !:k11nb11rt: u, J11i/1 et ta t:if' ko,wmiq11,. Pa)'OI. P11rigi, 1921. 1>11, 321-ffi. (-1) Per Que•IO ebreo e 1).-.r tdi Altri ireguenli cfr. Wolf MeyerChrislian. op. df., 1>1>2.1-2~ ,·un,ulta l'indice del nomi 11ell'o11eu già <:itata di r. Aldar. ($) Cfr. Wotr Me1er-Ghri11th1111. &p. dt., 11. 2:06. (6) Cfr. Wolf Meyer-ChrMian, op. clt .• 11. 196. (7) Cfr. Peter Aldag. op. eìt., 11. U. (8) ùfr. Glinter Schlichling: me HritbeA-/1ruel-lJe1N11JUHlf. In e For11Chu11.-en:r.ur Judenfraj('e, dN Reichsinstitu\8 ffir Ge11Chichlt! delil 11eue11DeulM!hlaodil;. Hanilealllloehe Verlagsa.n<1talt, Hamt>urtc, l!Ml. e la breve reeerudo11e ■1maraa su tale lavoro ad opera di J. De1111er i11 Die J"Hde"t,age, 11. 7 del $ m•A"R"io 19-11. fl. H. Wolf Meyer,Chri1tiau. op. cii., pp. 197-196. (!J W. Sombart. 111). cii., J•. t::-(1.ffl_. • Wolf Me)·er•Chrl11tli.11, up. clt.. l)JI. !00-208. (IO) Per que.lo luogo e 1.er il ~,cuente dr. \\i'olf M.e)·er-• Chri.<1tiu11.op. eU., 11. 199.
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