La Difesa della Razza - anno V - n. 21 - 5 settembre 1942

laua e penonaliU1: eccone un etemplo. I ._ohi e gli alleggiamenll di questi 9lonnl lradhcono un accentuallnlmo rlMbambh"•"to speare, Goethe e Card1wci. Wagner e Verdi. TOUtoi e Vero,, era,io <lello slcsso sl<1mpo, dell<l stessa coscie11:w e delfo IJlessa unrnnità e no11in'vece. come oggi per t1oi. ligure rappre,entalit·c della ra.zia e della sua pole,iw ,li rila e ,li creazio,ic. A,1cora pii, cleter:10re e 111alerilllistic<1, la sc1wl<, scietl• litica di /.,,ombroso riferii-a i ,:alori e i carotieri della persuwlità alla 003tiluzio11e cmtro1:H>metrica ed endo• cri110 de/L'imlivi<lito. Tutti ·i valori ed i vizi delle, per6011alild legali alle iunzioualitd tiroidee. pifuiturie e genitali ciel CQrf>O, e qi,e,te oome cause pr;,ucl ... Sol.o dopo le scoperte di Memlel. fi,ro11ò fitialmm1te /ìs• sate le leggi che cleterminmw l'inalterabilità ciel 1>alri· moNiO ps-icobiolog:CO ereditario. Leggi veramente 1rni• ver3-0/i, perché t:alide per l'1rnit:erso momlo a,,imale e a11tropologico. Oggi l'elemeHlo razziale è /attore im1K>rlantiuimo del· la personalità M.Ciule e politica. Ciò è dov,ito aL r·iave• glio di una salutare. totalitaria coscienza cli rozza. Ogg; og;1i i11divid1w che ci comvorc tlava,1tj ci- colpi• SCf> mollo me110per le 8Ue varticolarilà Miche apecia• li.saimf•, come il fallo di essere wrdo, guercio, balbu• z:e11te, sen.za "" arto etc., che ,ion COtl I.a s11asvccie di rflzza, si<, negro, sia imlia,io. Hi« mm1golo. sio e11q11i• meMJ,come pure è per noi di sommo intereMe aapere se é un uo11w nonlico, o mediterraneo o MJmita. Noi ci auguriamo e voglKlmo che q11eata mwva coscienza ,li"ve11ti motivo di revisione e di rivoluzione in og,d campo ,li r:cerche e di atudio e diaclliuda 11uo11i oriz:zo11li a tulle le i,cienze, comprese quelle giuridiche e sociali a,,:; 1uiHcipalmente a qi,este. Tutti gli 1wttlini, unche i genH, de-00110essere ceduti ed accettati eotnc figli della loro razza come pure, del resto, la nobiltd e la -vilalità ,li una razza 1,•a ricercata e giudicato dalle sue pili q·r<rndi e {let1iol.i :,icanmzioni. Q,uwdo si varia <li tm popol.o il no.,tro primo pensiero oorre 1-1,bito ai suoi pi1i grandi tìpi rappreaenlotivi: q11eslo tti deve ri1>etere, <fora imw11zi, per la razza. soprat• 1"tto i:;er la razza. Quamlo, per esenipio, si ,lird di Napoleone /Jmmaparte, ri dovrà pensare •NON al vo,,ol.o francese, ma bensi allo razza ilaliana. E. co11 <1ueBto a141picio. t1oi J)()Ssiamo sict,ramcnle af• fermare che le, razw no,r dimi,,uisce. ma poleHzia ed esalta la personolit<i. FEUCE GRAZIANI

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