La Difesa della Razza - anno V - n. 20 - 20 agosto 1942

dco nella Democrazia moderna», Torino, 1912, pag. 27)). Non reca dunque ~rav1glia se il Giudaismo ha « vivificato > anche la rivoluiione dell'lnternu.ionale socialista specialmtt1te là dove ha trovalo il terreno più propizio, cioè io Russia. lo non ripderò quanto i atato ampiamente dimostrato su queste pagine riguardo al bolscevismo, ma non si deve neppure dimenticare che, proprio dalla Rw.sia, ebbe luogo a suo tempo una. csportuione di duci ebraici del così detto proletariato nei partiti socialisti curopei: Rosa Luxemburg e Dr. lsracl Helphant in Germania, Carlo Rappoport in Francia; Anna Kuliscioff, Angelica 8alabanoff in Italia; i fratelli Reichcsbcrg in Isviuera; M. Bctr e Th. Rotrutcin in Inghilterra. E sopra tutto si deve te• ner presente che, appena dopo il congrc:sso socialista intcrnazionaJe del 1904, l'ebraismo slavo incomincia a preparare, anzi ad organizzare, a p,0110,a- ,., la rivohuione sociale. Ecco quello che avviene in Russia ne. gli anni 1904-190). Ha un periodo di attività il « Bund » che il giudeo Max Bccr esalta cosl nella sua « Storia gcncraJe del socialismo e delle lotte sociali »: « Una delle migliori sezioni della social• democrazia russa fu il «Bund» ebreo, creato, verso il 1890, con aderenti che sj arruolavano fra gli operai israeliti della Polonia e della Lituania. li Bund fu fi110 41 190) all'awmg11ardia J,I mo11im,1110 ,od.disfa r111so ». (Voi. V della traduzione fran. Ct'SC!, pag. 174). Inoltre, il Smatore russo Tur. ban a.s.scriscein un rapporto al Governo, ristampato a Berlino nella Kr,11: Z,i111ng, che il movimento rivoluzionario socialista-anarchico in Kicw fu promosso dalla lega israelitica 81md; molti membri di quCS(a lega capitanarono in quella città il movimento del 31 ottobre 1905, inaugurato con la distru• iione dell'effigie dcll'lmpc::ra- .tore. Ed egli ciò afferma sulla fede di più di .500 testimoni, di ogni eluse della popolazione, da lui interrogati per incarico del Governo. Similmente a Kischcnew attestano, con pubblica dichiaruione, I 58 membri H della nobiltà, e 120 cittadini appart~nti a tutte le cla55i, che furono gli Ebrei a sparare contro un corteo popolare di &iubilo per le riformC! imperiali, cd altri Ebeti a (are altrct• tanto perfino contro i fedeli ra. dunati in una chiesa pc::run T, D,11m. Ed anche il corrispondente del Timu (22 novembre 190)) da Odessa, ac~ gli Ebrei di avere avuto Ja parte principale nelle sanguin~ agi. tazioni di quella città nt'i giorni 29 e 31 ottobre precedenti ; tiene poi ferma quC5ta accusa () dicmbrc 190)) contro la smentita pubblicata pochi giorni prima nel Tim,s dal Gran Rabbino Gaster. Egli è pure un fatto che r autrice del recente tentativo di :usassinio dell'ammiraglio Tehoukinc, fu una israelita, certa Schab.al. E quello che più sorprende, odia Nowoj, Wrm1i<1 del 2 gennaio 1906, il signor Nicola Engclhartdt, noto socialista ma non rivoluzionario, accusa egli pure g.li E~rci russi di mene r1voluz1onar1e. Nè, come dicevo, può recare meravigli:;. che l'idea di una rivoluzione in senso sociahsta, cioè intema.zionale, fu accoll'a sopu. tutto in Russia, cioè là dove era ancora viva la suggestione del panslavismo. Fin dal 18)4, nel primo volume del suo 4 Saggio intorno al Socialismo e alle dottrine e alle tendente socialistiche•• scriveva il Conte Emiliano Avogadro Della Motta: « ... cresce di fatti oc. culto e disgregato di noi un altro socialismo che anche egli vuole rifar il mondo a modo suo, cd ~ il panslavismo. Il panslavismo è l'idea che unifica in un sol corpo di società religiosa e politica tutta la razza slava, per renderla politicamente predominante sulraltre ... Il pan~lavismo ~·doppio, cvvi bene un panslavismo democratico, modellato ~Ila foggia delle altre a.ssociazioni settarie, il quale vorrebbe: restituire alla raua slava la sua unità, come or ou i socialisti germani voltano unificare la razza tedesca, nella grande repubblica sociale. Que• sto panslavismo è nemico giurato della dinastia. e den·impcro ruteno, e va tentando di quando in quando, come anco-. ra recentemente, qualche mosi.a per mutare le forme del!" autocutismo 'russo; ma in meuo a popolazioni sì ruvide e incolte non possono trovare grande udicnu le speculazioni soctili sulla libertà democratica e sul- -lo umanitarismo. Se una qualche idea di quelle or predicate dai demagoghi può attecchire in mente al volgo colà pieg.ito sotto l'impero della religione e della autocrazia ccgarca, non s1 è che l'idea di nazionalità e di conquista, pelle moltitudini russe non vi può essere altro socialismo persuasivo se non I" ingrandimento dell'impeto, non 1ltro comunismo 5e non la preda guerresca; il governo sa valersi di queste tendenze a suo profitto; e mentre combatte senza posa il nemico democratico, da gran tempo organizza un panslavismo imperiale, e propriam('nte ru»o ben altrimenti formidabile •· (Pagine 441.442). In realtà. si trattava di un aggruppamento di razze. li fi. lolo!(O Gregorovitch dapprima. altri dotti in seguito, scoprire,.. no per modo di dire la nazionalità slava dei bulgari, esalta• rono la « f ruellanza » russa con slovacchi, sloveni, serbi, croati, c.zcchi, moravi dcli' Austria-Ungheria; solo per un fe• nomeno J»icologico facile a comprendersi, restarono tacitamente esclusi dalla grande «fra• tellanzu i polacchi che tene. vano troppo alla propria indipendenza. L'interC$SC dei panslavisti russi era rivolto a rendere simpatico il loro grande impero agli slavi occidentali; tuttavia il carattere dispotico dell'impero stesso sotto ogni aspetto tradiz.ionale, militare, amministrati. vo, religioso, rcspingen ogni moto di spontanea gravitazione; la società civile d'Ocriden. te non poteva sentirsi attratta verso l'Orso dell'Europa occidentale. In tal modo la forza. atti,·a del panslavismo trovava singolarménte limita10 il proprio campo d'azione; mal vista dalla maggioranza degli slavi d'Occidente, er.i necessario si rivolgesse alrOricnte, non per l"anncssionc dei popoli fratelli di rau.a., ma per la conquista di nazioni e tribù dcli' A.sia : turche, mongoliche e cinesi. Qiiusa ad Occidente, cd ottenuto alfine il libero passaggio sulle acque del Pacifico, la Russia tentava di avanzare ad Oriente, tanto più che geograficamente appartiene più ali' Asia che al. l'Europa. Epperò il panslavismo mostra nuovamente, a questo punto l'altra faccia. Gli Ebrei, nonostante le persccuz.ioni, si r1111i- /irano; C!iliati o rifugiati :all'estero, richiedono ancora il nomC!di Russi; vogliono entrare nella grande compagine del. la naz.ione, diventare in Europa, con lo studio cd il sapere, i veri rappresentanti del genio russo. Lo czarismo specula sugli odi di religione; mantiene cd aggrava la pratica del domicilio forzato; pone freno al dii. fondersi dell'istruzione; eppure nonostante quC$ta opprcs.s10nc, !"ebreo partecipa alrinsie. mc del mo,·imento nazionale. Gli Ebrei sono entrati nella gr:ande unità russa, preludio .id una evoluzione, anzi aci una ri. voluzione più nsta che scoppierà quando rimpC"rO Jcl Sol W•ante, la" potenzi entrata ieri nel ccrchtO della cultura europea, ·si tro,•erà ad essere, per forza di cose, il difensore naturale de11caltre naz.ioni d'Orien. te, il campione dell'indipendenza dei popoli contro la Russia. contro questa crede dei mongoli invasori. E così, gruie ai Giudei, già b.attcu:ati con cognomi ìn i/, in ,~;, o in it,h, preceduti dai nomi come Alessandro, Wladimìro, Cirillo, incomincia quel movimento che doveva tendere in principio a soddisfare il comprensibile desiderio dei rurali di posst<lcn.• I.i terra o di possedere più tt-ua; quc• sto desiderio, sfruttato ignobìi. mcn1e dagli Ebrei, diviene, nel 1917, il punto di partenza del panslavismo ·che si chiama ade5so « bol.scevismo », e Che segue le dìrcttive cinicamente c,.prC$• se, in un suo libro, dall'arcimilionario ebreo Walthtr Rathcnau, ministro tcdC$COnel 1919: « regnare in una umanità ricca, composta d'individui poveri », e nitura.lmcnte rovinati fisicamente, ridocti a scegliere ha la mendicit.à e la servitù, privi di ogni spiritualità nclrordine morale. ARMANDO TOSn

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