La Difesa della Razza - anno V - n. 20 - 20 agosto 1942

malatlla anche immaginaria, Sembra però che curino con cUicacia i morsi dc-i scr• penta velenosi; che sappiano preparare po· tenti a.f1odisiaci, noncM talismani e amu, IC"tiu.n10 validi contro ogni malattia e ogni pericolo che, per avvan1aggiarscne. ,e ·c..)CCvoglia d1 la.rsi b:.tìla! I Balla pulano un linguaggio molto a,. mon1oso apparttncntc al gruppo bantu. Co. mc tutti i Bamu, classificano HSCri v1vcnu e cose- in un nu~ro fisso di cattgone. La divi,ionc avv1CO(non ,ulla bue del sesso, <Omt 11 mnchik, il rnnrninile o il neutro, ma a meno di prcfini. Altro u.so rilenntc. dei Balla ( di uumcctersi immaginosi pronrbt, indovlDclli e racconti. Questi pc-r• mettono di $0Rdare l"intimitl del carattere baìla e dinno luci al linguista pcrchè molti. inv.uiati da epoche, contengono e.sp~- sioni arciichc. e forme gra.mrmtioli scomp,uK dal linguauio ordinario. Fra i Balla l'ocxupazionc principale dcglt uomini è la caccia; delle donne l'agricol tura e la pesca. BcncM sprovvisti di umi da ruoco e muniti .solo di lancia, fa.nno non di rado carneficine, dato che la selvaggina abbonda incrcdibilmc:ntc nel JX'C se. Le diverx stagioni sono ~ si ruuau-: ptt la uccia.. Quando le piosgc div«lgoho abbondanti e le piane si trasformano in pantani, i Balla, riuniti a centinaia, sanno cOSlringtre la selvaggina in artt ~ note pct uccidervi gli ani.mali impigliati nel fango. In poche ore sterminano in tal mo• do branchi di iebre e di gnu, Contro le antilopi la campagna ( condotta accanita• mente, perseguitando le femmine più dc, muchi pcrchè: forniscono il ,·cst•lo alle donne. Nondimc-no la selvaggina ( lungi dal diminuire suUuogo. Con un'abbonda,na simile di cibo, i arnwo·ri sono numerosi ; al leone. anz.1, lo stesso bnliame balla paga con diec.inc di teste il suo tributo annuo. Siccome però i Baìla non amano farselo cosi dcrubuc, U· ~gono cora.ggioumcntc con la lancaa. il predone. Il fatto spiega pttch~ un gran n~m<'TOdi essi pr~ti cicatrici, spesso orribili. Cacciano con coraggio cstrcnx,, tanto che moti,·o di gnndi risa. sono i tu· conti relativi a quakhc europeo capitalo tra loro e rimU<O per intere giornate .sopra un albero in .attesa di salvatori, dopo aver gettato ,·ia le carabine K:lticate invano contro le fine, molto diminuendo il pre• stigio della r.n.z.abianca. • . Pochi viaggiatori hanno attraversato il paese dei Baìla e siccome non passano di li le grandi vie del commtKio, l'influsso dc-Ila cl\'iltà vi mana. I Balla, che credono ancon. fermamente di C$5Cre i discendenti di semidei che calarono dal ciclo e p0$tro pimt:,sulla terra nel luogo nve trovasi Namuàla, loro capita.le, prose~ono cosl, a.ll'incirca, nelle maniere seguite da tempi immemorabili. I l?ro racconti so.no intessuti di guerre e r:aptne, nu t-anto intcrut ebbero $Cmprc le lot1e con le tribù circonvtCinc, e talora tra vilJaggio e villaggio, che fin di recenrc la nuggior parte dc, Baìla noo conosceva il cc-rritQrio ptt più di una diecina di chilomNri di ,aggio dalla propria capanna. Escursioni più lunghe, se non fatte in ordine di guerra. c:nno pericolose. Assalitori il più delle ,-ohe. furono anche as,.aliti: perfino tribù del Congo e dcll'Uniamuai, nonchè gli Zulu ai tempi di .Ciata, ,·enncro • dCl>·asu.rc 11 Pat"IC. Ma sono specialmente le inv&SlC>,u dei Barotsc che agirono sulla storia de, Ba.ila. Una lunga serie di stragi vi si lega. L'odio fra i due popoli rimane ancora feroce per cui, nonostante J'apparen1c: pace, un B.uotsc non o,,cri ncmmcn oggi d1 entruc in .t0na baìla, o viCC\'crsa. Dei viag• giatori europei, il primo di cui si abbia noti.zia è Lh·ing)tone, il quale penetrò nella tona nel 1sn dalla pme d1 Monu. 01 altri, posteriori, si sa che non u.scirono v1v1 dal Paese. Spetta al boemo Holub l':iivcr dato, non molti decenni addietro, il cl•· mol'OIIO annuruio dc:ll'csistenu dei BaUa. Il wo viaggio, che: don!va ponarlo altrti· verso tutta l'Africa dal sud al nord, fini uagic.1mcn1e fra C$Si, con grave rischio di viu anche per l'1n1raprendcnte boemo. Ora i Balla possono usare riguardi "·erso 1 Bianchi a condizione che quati non infrang,1no cCnc norme di. ctichecta. Cosi, cn. trando in un vill:1ggt0, debbono presentarsi subilo al capo e largli un rcg.do. L'a. mìC:U:iasegue immancabile, suwllata da un'oUem di latte acido. In ogni villaggio esistono inohrc pa.rccchic cose ,·c:rso le qua. li bi.sogna stare attenti di non mancare. Fra esse $000 i tcmpiC'tti, sotto forma di piccole capanne, eretti in prossimità de:ll'abttu,onc: del capo e o,·c egli la oHcrtc agli antenati in circostanze quali l'andaree il tornare dalla caccia, il compc-ruc un.i nuova ffiOglic, il nuovo rxcoho, ecc.; il "· ri,utto, o porta degli spiriti, che dC\·e ,e. nirc apcru al mattino quando il bestiame v., al pascolo e chiu.sa quando esso ne ntorna; la sacra porta da cui il bcst1amt ~e e ritorna al villaggio; l'n4l"a, o boschetto s.acro, il quale tro,•;1.si nelle v1C1• nanzc di rutti i villaggi e nel quale a ncs• suno è peuncs.so entrare, meno ad una specie di sacerdote una ,·olta .all'anno. Gravi offese JOOO considerate le m,,ncam.e con. tro queste cose e, forse, viaggiatori 1gn1ri perdettero nel passato la vita per insuffi• cienli rigu.a.rdi in proposito. Per quel lhc mi concerne, rittvctti dai fieri 8:aìl:a, ovverosia « "eri uomini », molte aumz.ioni : talvolta squisite cortese. Studiandoli, mt convinsi dcll'impòrtanu scientifica che posseggono non foss'altro pct l'accennata situaz.tOnc: demografica: asa invoglia a un'indagine complC'ta, e che riustircbbc fruttu~. prima che sia troppo tardi. v.,.,r.r . .,,..,. ,4_,.., LIDIO CIPRIANI Il

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==