Gli artico. li pubblica.ti recentemente doli' Accademico d'Italia Silvestro Baghoni e dal Senatore Giovanni Morro su questa rivista meritano tutta l'attenzione dei razzisti italiani. E' stato molto significativo che al processo di chiarificazione dell'indirizzo del razzismo italiano. iniziato dallo «Difesa dello Razza.+. abbiano conlribuito due personalità cosl lamose -i.e! nostro mondo scientifico. Possiamo anzi aggiungere che, come l'articolo del Marro rappresento una netto presa di posizione nei riguardi della vecchia antropologia, cosl quello del Baglioni costituisce una non meno nella riaffermazione della necessità di un indirizzo biologico per il :,ostro razzismo. _E' molto importante che voci cosi autorevoli si siano unite olle nostre per lottare contro quelle due forme di antirazzismo larvato, che abbiamo rispettivamente battezzato con i ter• mini di deviazione di destro e di de• viu"'Zionedi sinistro. Da quanto è stato scritto finora su questa rivista e da quanto è :.;catu· rito in modo particolare dalle recenti discussioni, ci pare che si possa giun• gere alle seguenti affermazioni: 1) il problema de1la raua in Jtalia non puè euere impostato altrimenti che su una salda base scientifica e con un indirizzo biologico ben chiaro: 2) E' ne• ceuàrio che lo studio delle rane umane in Italia si rinnovi nello stesso modo di quello che è avvenuto in altri Paesi. Le due deviazioni di destra e di si• nistra, per quanto in apparenza diverse di origine, si devono in sostan• za ricondurre ad un principio unico. La vecchia scienza antropologicc non aveva potuto affrontare il problema della razza come lo allrontia· mo noi, soprattutto per diletto di metodo e di indirizzo. I dati da essa rac• colti potevano sembrare, specie al profano, contradittori o inutili. Questo stato di cose ha portato allo scetticismo nei riguardi dei risultati dell'antropologia e dello studio biologico delle razze umane. In tale modo, coloro che hanno vo. Iulo fare i razzisti della seconda ora, si sono trovati talmente ingarbugliati, pe, mancanza di preporat:ione e di 4 senso critico, da non avere che una via d'uscita: quella di saltare e piè pori qualsiasi dolo scientifico e lanciarsi tra le nuvole del razzismo spiritualista. Cosi, tra la deviazione scientificoburocratico di destra, che ostacolò la evoluzione del razzismo, soprattutto nei primi tempi, e lo deviazione :,pi• ritualista di sinistra, che si è latta particolarmente evidente in tempi più recenti, esistono dei legami strettissimi diremo quasi dei legami di causa ed effetto. Si..çomprende così come ls due deviazioni non tendano allatto ad oliminarsi a vicenda, bensl a sommarsi. Aggiungiamo ancora che all'opposizione~ scientifico-burocratica al razzismo è arrivala come una manna la comparsa del razzismo spiritualista. che in realtà mirava solo allo :.copo di liquidare definitivamente il vero razzismo. Ed è stato veramente umoristico vedere come la parola «spirito» fosse pronunciata da qualcuno che aveva in tempi non tanto lontani alzato alta• ri al positivis1ilo e come « le nuove linfe » nei loro attacchi abbiano ri~ spettato sempre religiosamente le vecchio posizioni e abbiano concE'\ntratc invece i loro s!on:i unicamenlf'I contro di noi. Bisogna poi ancora tenere presente c..:omele idee. alle quc.a sì abbarbicano « le nuove linfe», sono almeno cosl antiquate e sorpassate come quelle degli oppositori di destra. Deviazione di destra ,3 deviazione di sinistra, considerate dal punto di vista generale. non sono altro che conse.rvatorismo variamente camuffato. Molto interessante sarà a questo proposito l'esame di alcuni studi paralleli tra l'uomo e gli animali, compiuti ranno scorso dal professor Nachtsheim di Berlino. Prima di questo esame è necessario ricordare come presso l'Istituto di Antropologia di Berlino esista una :re· zione sperimentale, di cui il Nacht• sheim stesso è direttore. Una sezione cioè dove si compiono degli esperi· menti su animali, esperimenti che poi ..,engono riferiti all'uomo. Siamo certi che uno notizia di questo genere dete.rminerà un certo scandalo tra i nostri spiritualisti, che non AM'h• I• t•ii. unwin•. in tutto il compl•no d•i loro, r•ll•ri, pouono •n•r• studi•I• ~,im•nt•lm•nl•, fvc vogliono rassegnarsi od ammettere che le stesse leggi biologiche che dominano la vita degli animali possano dominare anche la vita degli uomini. Ma siamo ugualmente certi che una idea del genere non sarebbe mai venuta in mente a chi aveva concepito lo studio delle razze umane unicamente dal punto di vista descrittivo \? morfologico. Come salve il Nachtsheim, il me• todo sperimentale è di grande utilità per lo studio della biologia razziale perchà le leggi dell'ereditarietà sì comportanq presso l'uomo e presso gli animali nello stesso modo. Il metodo sperimentale dà poi risultati particolarmente interessanti per gli studi di patologia ereditaria, che devono costituire la base dell'igiene razziale. li migliore animale per que• ste ricerche é il coniglio, data la rapidità con cui si riproduce. Dal 1933 ad oggi il Nachtsheim ha potuto studiare in questo modo il compartamento ereditario di circo venti tra malattie e anomalie varie. Alcune di queste malattie si comportano esattamente nello stesso modo presso il coniglio e presso l'uomo: per es.so l'epilessia e lo cecità ereditaria e cosl pure alcune anomalie ere-
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