La Difesa della Razza - anno V - n. 18 - 20 luglio 1942

,1 po,Hia popolare e la po,hia pope:,• L br~ggiantc- ci ~anno. con~rva1".' un.i serie di compomm(11ti. net quali possiamo vNkre quale ·mnugine si sia fo11nata il p0polo (o. comunque sia giun1a ad f'UO) intorno agli Ebeti. Sella porsi• popoluc- b. figura dc-Jl'c-brc-o qu.i.si Sffllpre, ~ apptna toCcata come, 1trmine di ~,agone:. pec quanto in un canto popoluc- siciliano gli Ebrei ve-ng.t;l'IO,kflù,lt,o, identif1, aui con gli logle.si. In qun10 camo, raccoho ad Aci da Le-onardo Vigo ne-Ila sua R~r,;11., .,,,., p/111i11U1 d; (111ft} j,<,j,<,la,i Jùilù111i, l'amante ne: cant.ue- la bdlau de-Ila sua donna d1«: H,1j11,;,.,,,, /,1 Sf"I"" r /., M.agn:1 L'Af,it", LJ mii.i d, l" T11,rb,., Vitti li 'ngli.si mutati in giudei La Chin11 " /,a '"Ma"" r /., ~"" Villi ,_,, brl/,i ,\'i11f,1 j,.,11; Ori Piaa1,a1• ,,,,,, ',u bt/1,i 11&i,11,ù1 Q11<1/flll /Hllì b.,,111111 ,,;,,,, 1(()uh1 ,,,,, Cthii, r1111i,i'1111 hi .,iJ,11 di 1<()JJ1.1. • Quegli Ebrei che furooo tanto odiati e- poi così mise-rafl'M'nte banditi d.11lla Sicilia, o.sse-1v;,1 inolue- il Pitrl f'IC'llalunp prd:uiOOf' che- p1ec«le la SU.li ,accolta da e,,,,,; po,olini 1itilhm, quando vengono sulla scena rigur:1.no di ,•ili e_ da cri~i che più non v'd>bf'ro sulla tc-rra. ldtl, 1111111 thiM ,,i!; di fElwti, cantasi con disdegna dille cauive doonc: Chim,. '1111I li11ì _.,, ,,,,_ fEbbrt.', ~ de-tto d'un.11 legge- ~pie-t11a; P,w I,, Dùi ,,,;., •,,,,,,,,.,lii fEbb,t;, viene pia:igendv uno sfortunato giovane-•· I can1a.s1orie, COn'l'ì: nolo, alle- vohe, creavano mi stessi k loro lunshe rimcrie. Ed ~ dalla folla di ques1i cantu1orie che- es<e-.nel Cinque• cen10. un.a delle 6sure più 1ipi<he e più up, prtsfflta1ive: Giulio Cesare- Croce-; un bologne• se di S,,o Pe-r.siceto che con Bt•toldo ci h:1 I.li· Kiato una dc:lle- pagine più in1eres!an11 di que-1la che poUC'ffimo chiamare l'epopea popolare-. Autore di ,,,,.;e : di UIIWlltllt - pare che ne abbia scriuo più di 600 - il CrOCC'c, ha l•.Ki:lro allChc una luap caniooe che si intitoli; Riu ,re,,,,11dt1 J,,a M«dtH.,; , &,J,,,,,,; 1011 il /ntillo, to1.,ziow , 11111sir• / li" d,, lo,o ;,, 1,- I"" li ,.,u, Mardoai e Badanai sono due luridi ebrc:i. i quali litigmo. attraven,o un centinaio di veni. per un papero. Il primo di essi chiam.11, .11llou. in aiu10 gli amici • suoi ,. : T,.,11,,ril lltlJJtr Ab,""' A;,,,.,,,,,, &,w,,, No11 ,,,,,,uh,#,U.Ju, E/i., Socto,il mtutr Tobi., Do.,,,;, Bt1'i11,wNI! No,r /1111ili Nep,.,fi,, Vt11ir J'Ut """" l1..- C111"it f"" "'""' SiJ,~ (;,..,;,,,, '" Abulo• No11 u,,,;, s"'"""°" GLI EBREI NELLA POESIA POPOLARE I\' o• ,;,,, m,u,, &,11,h Ai11t<11111,i Ab11oth (r,lffÌ•tt m11u, /fmos, !h11tkt/ '1011 Sili IO/O>, Cht t,ndrt "'""' N.,,JHL,,,,? Sttl ;,, J,,, mtur, N,111,J,n v,.,,, .;,, mtJJtr Noi Sn,,,,,.,, ,.;,, >1Jtlitr 1\to1i. h:1. le canwneue, che più hanno contribuilo :a me-uc-re in ridicolo la figura ddl' ebreo, dobbi:;mc., però rirordare quelle- che poui;,imo ch!a• mare di Buucabà. Di queslt canzonette- abbia, mo. $0pratutto. qu.11ttro 1ipi, Il primo si inli• 1ola; Sµ>Nlr::io J,/f,, si1,110,,1 l.1111..1 t &lr11rr,1b.i, u 111iw 111IJ<"1",; Ji Fir1,;u il 10. s,,,,,,,,,, ,,,r lt,,,fo dtllt C#,,_,,,,,,,. 1op,a f.,,,,, dt/ ,,,;. 11111110 dtl R1 di SP,,t""- Il s«ondo; 1\fo,tt dt/. I,, So,,. '-""• ,,,,.,;,,, ,,, Fire,ru. Il iena: li irroi,do ,,01.Jizio di 8.a11rt#bJ to/1., Sit,r(),,a Di<J11s«,;,,,;ui6. E il quuto: U/Ji,,,,, ,-.,,r.zo11t1111 di &,11tt11b,J 11tll" '""'' si "'"'" 1w /•&" J,/111 Juo,.J,, S/>()st1Di.r,r11, fu Dù,,.,.a:imu " Mo,1, d,I dmo &,,11rr<1bJ ,d il R,,,bl,i,,o tlu 1111111 d,J/, m1d11imi ltlWO 111/ /i11mt; 111/i'cni,1 10• i;,.,, Queste canzOMlte, che furono f'ditc a Lucn nella Stt(lnda me1ii de-! s.ec. XIX, C()(M llliC'rva il G1;,1n.niniche- le ba :1mpiamente descriHe nella sua pre-ziosa bibliografia su 1A />()t1ù1;o· µAlrt ., ,,,,,,,113 111{ Jff. XIX, • sono tulle in de-ri)ione degli Ebrti, dì cui si descmono satir1an1"He i nti e si te-nu anche- di ri(>fo>durreil gergo. Nella prirm s1 narra 11 matnmonio di 8aru<cabl con. I• signora Luna. funestato da una gr:1.ve nduta fana dalla ~posa duun1e la fesia Ji ballo che tic:o dietro alle noue; nella se, ronda, la morte di Luna in st-guito all'accidw1e O(:corwle mtnlrc Nllav.11: nell.11terz.a lo s~alizio di Baru«abà con Diana; ne-11:aqua ria, CO' me dice il 1iiolo, I• fuga di Diana con due me-rcanti, t.11dispe-raiioo, di BanKob!. che ~1 uccide spacnn&»i la tt"Sla a uni colonna e f1, n.11lmm1t l.11mone dd rabbino che viene bo.J1. mo nel fiume, Wllo iio di Diana e da 111111 congiurati ptrcM avcv:a voluta dar qucs.ta in isposa a &ru«abl •· . _ . Il tipo di Baruccabà, qu,lle c1 v1c:oe de,i~ato in quf'Slc- canione-tle, in fon.do si riauaca cJ ~. anzi. un upcuo di q~Ua nu.schcn. gilldiia che- troviamo nel No1~/li1#J e nel DttiUlltr011t. 8arucc-abl ~ l'esempio tipico de-ll"eb1to avaro cJmbroglione. A dare- vita e consis1e-nu a qocs.ia ma:s<:hera pire si.11stato un giovane che- a Fi, re-nu s1 uovava in prigi0ne per debi1i ronu.11ui (Otl un. tbrt0. Sta di fatto, ad ogni modo, qual"' che sia l'autore-, cht le canz0ntt1t del &,11,"· bJ si diffusero un po' dovunque ridestando odi antigiudaici e susci1.11ndo i rancori de-gli stm, Eb,e-i che si vedcvaoo ritn111i in quelle- canzn. nette, le- quali diedero luogo .11dive-rsi tumulti a Mantova, a Bologna., a Ferrara . .11d Alcssandri.11. 8iwgna aggiungere- che se-, di una parte, le canzone-ne- de-I Signor BaruccaW. si diffuSC'1'o, in halia, un pu· dovunque. dall'altra fornirono k, spunto a numerose commf'die, nelle quali vcnin svilur,paodosi qudla satira contro gli F.btti che. nel 1ea1ro• .11vcvagi.i avuto un ampio volgarizzameruo soptatlutto coi comici dell'aue, (indaS,ine, quesla, già compiuta da Bruno Bian· cini) (•). Abbiamo. infani. ad es., un.1. com,l)(di.11 del bologne-s,c Andrea Ne-lvi, mti1ol.111a Lo ,p.,1:1/i. iio dtllis Sipo,111 u,,,.,, la quale, come- osse-rva il Bortoli nel suo be-I libro sui Co,,,;,; IMi1111i, • auirò .11ite-atri dove fu rapprcsc:otata molhssimo c:oncoBO•· 1an10 più che il Mclvi. nel rappresentare la sua commedia • 'l'i esprimt"va sì be-ne- la parre di un ebrto che n.ell'aspe-t.10 e: ne-I lingwiggio noo potevasi meglio nl- al più vivo rappresen1ut" ». Il Giannini ricorda inohre che nel 1806 fu rapprt'S('Otata e proibita pe:r le- im1Mdi.111ep-ro. 1cste df'gli cbre-i di livCH"no un.11commedia che a\eva il titolo: L' 11l1i,n() 1io,110 di c,,,,,,.,J" lt1li Eb,,.i. 011i11il ~1,i,,,011io dt/1111 r;,,,, L11u rol I""' s.,.,.,111,,ì, , che con ruu:a prON.· bilità, non e-ra aluo che Il M11,,i,.011ioth~111to rapproese-mato a Ferrara nel 1798 dalla con,µ:,i. gnia CoUeoni. A pres<indere- dille 1i11di11lt (che me:man1• una illu:Mraaione a pane-) qun1i sono gli aspctt1 più note-voli di quella satira popolare o popo. bref(8i.11nte- coouo gli Ebrei che ~. in.dubb1i• mente, se non una pagina di poe,ia certo una pagina di storia !Xl costume. GIUSEPPE COCCHIARA ( •) La Difrs11 ddla R.zz,,,, anno 11, n, 21 (, }('tt. XVII). :li

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