LADIFEDSE!LU I • ANNO V· NUMERO 17 5 LUGLIO 1942-XX t:SCt: Il,~ 1:1 11. 20 01 OC/11'1 MllSI& UN NU.MllMO 8t:l'ÀIC,1,TO I.IKt: I .4,HISO, ..·,uu:NTO ANNUO LIME 20 AtlBONAMttNTO .~1-:.10.snu,u: • 12 1:1:!TKNO IL Oo1·r10 Oircttore: TELESIO INTERLANDI Comitato di redat.ione: 1 rof. dou. GUIDO L.ANDHA· prof. don. LIDlOCIPRIANI S"II turio di retluione: GIORGIO J.!,MlRANTt-: SCIENZ.l•DOCUUENT4ZION POLlìUIC• O.l UESTIONARIO LO SCOPO DI QUESTO FASCICOLO è quello di documentare • contro gli oppositori faciloni - che il Manifesto del razzismo fascista, cui massimamente si ispira questa rivista nella sua opera volgarizzatrice, è partito da premesse tutt'altro che antiscientifiche; ma, anzi, conformi ai dati e alle tendenze della più recente scienza italiana. D'altra parte, però, bisogna che sia ben chiaro che con questo fascicolo non si vuol concedere alla scienza italiana "in· blocco" un attestato di benemerenza razzista, poichè, chi più chi meno, tutti gli scienziati citati nelle pagine che seguono hanno subito l'influsso di vecchi preconcetti o sono stati timidi assertori delle nuove teorie antropologiche e biologiche; cosicchè in essi, oltre al buono che abbiamo citato noi, si può trovare il men buono e addirittura il cattivo. In sostanza, la scienza razzista italiana • la vera scienza, coerente, solida e matura • è tuttora in fieri. Ai giovani il grande compilo di accelerarne l'avvento •.. se i fumi spiritualistici consentiranno loro di dedicarsi anche in questo campo ad opere concrete e veramente salutari per la Patria
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