dicanti professionali, possono essere adoperate a utilità loro medesima: devono mangiare se non ,•ogliono morire di fame, devono essere pos1i al riparo, a dormire, se non vogliono buuarsi come i cani 1x:1 gii angoli delle vie. Ebbene si costringano a lavorare per guadagnarsi il pane che mangi.i.no e il letto che si offre loro: non si piegheranno lasciati in liberti a sim'lc condizione, si costringano rinchiudendoli, o si deportino jn isole deserte ove, se non vogliono p,trire, saranno costretti dai bisogni naturali a procacciarsi il vino cd costruirsi il teno. I bisogni naturali, che portano con loro una sanzione terribile. costringono .:.I lavoro uomini e bts(e. qualunque sia la natura e il ,·alore di que- . sto lavoro. Od rrsto questi fannulloni sono nature inferiori, e si trattino secondo b. loro natura, si costringano come il bue e il canllo al carro o all'aratro, poichè usi non hanno 1•il1i scntimemi della propria personalità e della propria dignità, i sentimenti della. loro natura umana. Non· è la società di chi Ja,,ora e di chi lon.:. per l'esiste-nza che sia costreua a proteggere coloro che sono buoni a nu'la. volomariamente, per loro natura infcr;ore che non si piega a guadagnare il pane: se vogliooo continuare a ,·i,·erc, se la guadagnino la vita, e poichè volontari::.- mente non sono ani, si costringano, poichè hanno muscoli buoni, si comandino i loro muscoli, come si comandano i muscoli degli animali domestici. La filantropia non OO·'essere cicca, no11 deve trall.:.re indifferentemente gl'inabili al lavoro ed i fannulloni con muscoli capaci al larnro: la filantropia de,··essere -oculata, se mole essere utile alla convivenza cd agfindividui che la compongo· no. Se per eccesso di sentimentalismo si d"·ono proteggere i poltroni, i vagabondi che all'occasione divemano delinquenti, i mendicanti professionali, criminali quando occorre, i mali sociali non avranno limiti: e pare che ci sia quC"S!atcndeiu:a dannosa, perchè spesso si vede più protetto chi è degenerato, l'inferiore, che il ,ano, l'abilc, che è l'elemento costitucntc la società con tuni i suoi attributi d1 atti,·it:I e di cooperazione. E" l'elcmemo sano, invece. che bisogna proteggere e sostenere, perchè non dcgt'neri, perchè non cada ncll'infcriorit:ì.. e proteggerlo anche contro gl'infcriori che l'infC'Stano e lo di• sturbano. Non è il male che bisogna 1)roteggerc, ma il bene, ciò che è sano: il male bisogna eliminarlo risolutamente, quando si può, dimi1111irlocon ogni sforzo, anche coll'apJ),'!rCmta di crudeltà. E' inutile sperare dalle pene che \'Ì sia correzione nei ladri professionali. nei vagabondi e nei mendicanti abili al larnro; è un·illusione di coloro che credono ancora all'efficacia delle pene su gl'indivi• dui che hanno perduto ogni semimcnto dt personale dignità, e disfallo il caraucre. com·è un'illusione la speranza di riabilitazione di siffaui degenerati. :\'on è per pena che s'inculca la ,,iolcnza e la costrizione al lavoro verso i degenerati fammiIoni, null'affa110: ma come un trallamento necessario per ot1encre dai lorQ me<!c· simi muscoli il pane che devono mangian:. La pena, secondo il concetto dt'I de• linqutnte e del dcgener.:.to di ogni specie, come ho esp0sto, non ha alcun significato; io vorrei che venisse cancellata ques,a espressione che ha perduto il suo va!oro; primitivo; non è 1>erpena che io \'Orre· rinchiuso il dclinqueutc, o condannato ai lavori, ma pcrchè sia tolto alla società-a sìcurcua degli altri, e pcrchè guadagni quel che lo alimenta, sgra,•ando la sociei:&. Ma con altra misura, forse dura, si do· ncbbe impedire il matrimonio ai degenerati, cd e\·itare ogni pericolo di discendenza illcginima. per non perpetuare la degenerazione e aumentarla con una di• scendenza che ne accumulerebbe i cara(- teri in estensio,,c' ed intensità, secondo que:lo che ho notato parlando dei criminali. Qui il !cuore troverà che io ecceda ndle m;sure 1x:r diminuire la degenerazione, e non ha certamente errato. lo, insomma, invoco, per una serie di anni. una repressione ,·H>lenta dei degent'rati, quali sono i criminali. i ,•agabondi, i mendicanti pro• fossio1fali, i parassiti, insomma, abili al lavoro, ma perniciosi e pericolosi alla SO· cictà; 1>erciò: cmtrizionc al la\'oro, o a\. rapcrto, liberamente, o in luoghi appositi, come di rinchiusi, di obbligati al lal'oro, da cui dovrebbero ripetere la loro sussistenza e le loro vestimenta; possibilmeme deportazione in isole <lesene per obbliga• rt i deportati a lavorare, se vogliono vivere; impedimento, finchè questi dcgenc• rati restino in µa.tria, a dare discendenza, affinchè i mali muf)ìano con loro e- 11011 Ed ecco un altro ar,.cor piU ,;. gnificalivo rllppresentanle della civiltà brilanniu in armi passino pcr trista erediti ai loro 11:ati. Nel tempo stesso che si mettessero i11 pratr<:a misure cosi violente, si dovrebbe procedere ad applicare il sistcn1a educa• t!vo superiormente accennato, educatione al lavoro e della condotta. e con pari energia cd alacriti. Così da un 1.:to vi sarebbe una diminuzione reale dei degenerati pe. rico~osi, dall'altro la nuova generazione rict,•:rebbe una direzione per la quale il numero degrinferiori d(wrà scemare, Questa sarebbe una scluionc artificia• le, la quale, in gran parte. completerebbe la selezione naturale. Per questa, come mostrai. ci sono i sopra\'vivcnti deboli, con caratteri d'inferiorità e con adattamento anche inferiore. !)('I qna!e ,·i,·ono e sopra\'vivo1X>: per la selezione artificiale si avrebbe la massima eliminazione degl'inferiori e la minima sopravvi\·cnza dei deboli nella lou:i. J)\!r l'esistenza. Tutta la storia sociale umana. nelle sue \'arie epoche mosrra chiaramente che ,,i è stata una selezione artificiale, più o meno i11comple1amcnre: senza di essa il numero degl'infertori sarebbe enormemente maggiore di quello che esiste; ma è $lata uni• la1erale. pcrchè si è manifestata principaln1ente nelle forme reprcssi,·e. Se "i è staio in ogni popolo civile un sistema ed11ca1ivo, questn non ha avuto lo scopo diret10 di migliorare la razza nei suoi cle• menti più deboli, ma qu~llo di pcrfczion~re ccloro che già erano forti. Oggi noi dobbiamo tendere con lutee le forze a compiere la selezione artificiale coi due mezzi energici, repressione ed educazione, senza di essa non riusciremo a 111i_gliorarc la raua. La scle7.Ì')lle artificiale è la rigenerazione. (da G. Su11i · Le degenerazioni umane)
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