fraternit.i e dell'uguagliauui iunan:r.i • Dio, è opportuno ricordare che la Chi~, con metodi e scopi divtNi, ba in fondo un atteggiamento affine -.I raz:iismo sia dll uo 11unto di vieta generale, eugenetico, col predicare 1'11more per la famiglia, il dovere di allevare la prole $8na è robu!lta, la salute del cor1l0 come dovere welale dOJ)O quella· dell'1rnin1a: sia da un J1unto di vista particolare come quando condanna uel 1:1uicidio una mttlint&1:1a libertà u111111111, Con elò uon pretendhuuo di aver colwato il divario tra eattoli«simt, e rauismo. costituito da due he11 note teei fondamentali: a} nel nome dell'uni\'e~Klilà umana e del dog111a. tutte le auime sono uguali; b} nel u~me della sicurezza e della potenza dello Stato. gli uomini ,sono dh•ersi anche M! battczznti. All'individualismo 1u·otestaote, ~niitico. massoneg,ria11te sulla scorta dei J)rincipi dell' '89, ha11110dato una mano rcli M~rtori dì un raz:r.ismo spiritualistico. E 11011 c"è da mcra\'hCliarseue llOichè tanto l'uno che l'11Hro concetto 80110 fiori 1lalu,;tri della ftlosofto. Col loro arbitrio dialellico gli splritualititi esaltano un lndivi• dualismo fuori te1n1,o. }:; fonre non se ne accor,go110. Dii!C011011Cendo oome 1,ri11cipale obiettivo l'Omogeneità fisica degli italiani. lagcia• no etiJlOKl.aridea di rat.t.a a ll(lriçoloee influem:e libcrltlrie; negando la rau.a quale re11llà materiale. negano la nazione e lo Stato. due reitltà 1tt1ch'eiil8e le quali tendono per virh'i i11tri11sec11 11 identift. C8J8i COJL la rau.a. I• fllOt!Ofta ha cOl:ltituito 1111 Oi'.ltacolo 11er il raggiungimento del• l'hle11tHA trft fenomeni in ap11nren:r..1tdiveri!.i e invece tauto affini quali 110110la raua, la 118"ione, e Ìo $toto. l,"800 ha fatto iuconM:iarnente della na:r.ione una idea destinata a mulftre di si,tniflcnto sino A slaCCANli dall'idea di Stato ap1lunto 1►erehè le dot1rl11e politiche taccivano ta1)(1 a correnM fU01JOftchc. Qg,ri 1di sterili 810- 'l!Ofi cacelati dalla 110rta rientrano dalla. ftne;ilrft 11er negare alla rana il llO'flo di J)rimo 11iano che le comi~(() In treno alla dottrhu1 fueisla e cioè dottri1111 di uno Stato au\orit,.rìo. di uno Stato che non ammette indetermi11ateue di 1>rei1uJ)l>Oiltei di fini. I Olosofl lavorano 1>er la ,8CònfiUa del raulilnlO, pilaiJtro della Rh,olu• iione, giacchè un ra-uil!,mO rondalo sulh1 fllOt'.!Ofh1non può a,·ere che valoN contingente e tra11sitorio. J,'orMJ gran J)arte della J)Ole111ica 1:111irituali8lica è vrovoeata dal• la 1)Crce:ilone di queata verità: il rau.ismo biologico. af>1>licato. ~- gnert\ la deftniliva sconfitta dell'indh•ldualismo che 11111111ene11d0.<1i indipendente dal 11110oua-enetico, ancora 111 illude di sopravvivere nello Stato fasciata. Del resto, già efaaaU 1,0\iticamenle iu un 11.iodo affatto propi:r.io alle mene misure, l CO!ll detti 811irit11aliali si rivelano <Jfasatl anche fll0800camente. In fondo le loro idee ma.I al conciliano con l'idealismo moderno il quale. tran11e manit~taiioni orm,d del tutto tecondarie, non esalta l'indh·itluo. ma guarda ad esso nella 11ua u11iven11tlità umana come una \'ita che è singolare a11punto perehè accoglie in sè ~altre \'Ile (De Jtuggiero): perchè 80110 in an\itei,i con Il 1>enalero maturatO!li in que11t'ultimo quarto· di secolo che intende rivendicare all'eliperienu vi,.uta u11 g-iuJIIO llOllto nel mondo della realtà iii coufronto ngll aillratli iJCheml concettuali. Il rauhm10 italiano è in prima linea contro la democra~iR che ru cla118iata o attraverllO la borghe11i.a o attraveN0/1 proletnrialo e (luh1di "°'5ta11zialmente indlvldulllista. Affenn11re una dalllJ.6 "i• gnUlcll metterf! A\'8011 diritti e allft ftne affenuftf'e l'individuo. J11vecie il rauiamo J)arla di diritti aolo iu Qua11to ~i dii.cendano dall'adempimento ili parlicolari doveri nei riguar1li della fun:r.ione qualitativa e quautitath•a che s~Ua allo $tal.o. La nostra, che ~ una rivoluzione tli po11olo 11011,li ela88i come furono inv(l(;c la rivolu:r.iooe rrancese e quella russa, ha col raz:r.hmo 1111inton110 11lle eslreme coni;eauen:r.e 11 suo Rmore 1>er il l)01lOlo. 11e111..t1 parti• colarhl1uì. Se il f'aQCiiJinO r08f!:e 1!11aht uua rìvolu:r.ione di classi avN!bbe forile generato un ra:r.:iiMno particolarh1tico, a/oll!erlore tlel• la jj:uprf'mazl11 rauia\e delle gerarchie rivolu:iio11arie. Mt, il f'11, scisn10 è rivoluzione di r,0110lo nel 881180 Jlh) pr•lico della 1rnrolt1, che tende a tutto il \lOJ)olo per fArne un11 ,:renuitui e~f)reAAio11e dello Stillo. Un rai:r.h11no 1>0Sith·Q è. il meuo migliore 8u,:gerito dalla es11e• rlenua 1>0111\ca1>er 111rorma:r.ione di una (!()il.Cienza colletth•n ehe non tend• 1111'astratto. 11eguendo vecchie finzioni fllo~ftCO-l!,O(:i11li (umanità come fon.a operante, volontà 1l0polare come realtà effettiva, origine atomi~tica e contrattualhotic11 dello Slalo), ma che tendo al concreto (carattere esse.11:r.ìalmente organico dello Stato che è un assoluio, come affernHIIO da Mussolini. tlnv,rnti al Quale lndi\•ldui e a,cru1)1lisono il relativo). f:· con lo 11,,1Jup11nr"i di 11uesla coscienza che l"individuo di\'ienf' il cemento dello Stato. nltrimenti c,rll $llrll effimero o rnnte,·olc. UBALDO NIEDDU L'ing,evo •• ghetto di Cr•covi•. Un muro inv•lic.bile divide gli ebrei dal ,e,to della ciii.\. la vettura hamvi•ri• non può euere occup•la dagli ebrei, eua •llre11eru1 il ghetto ,enu le,m,r,i.
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