La Difesa della Razza - anno V - n. 13 - 5 maggio 1942

REALTÀ BIOLOGI DELLA RAZZA L <' vicende storiche, dalle epoche più r<'motc all'età conl<'mporanu, ddin<'ano s«ondo un orientamento t> un condizionamento cos1an1i il proMema razziale e tutti i fattori ad esso con, nessi. Grossomodo, dall'esame dti ftnomcni più lontani nel tempo e ntllo spazio, meno ltgati nell'articolarsi della dialt'ttica storica, è possibilt isolare due opposti <"lcmcnti che in <kfinitin. riassumono le innum<'rc,,oli sottocorrtnti, •e tante ta>dcnu-. i tanti impulsi che comunqut intcrfui- ,cono. dall'esterno e dall'interno, sul piano della rauiaJ;1à. L'~mplì.fi<:azionc esorbiterebbe cl.ai limiti di questo esame, che ha lini più dintti; ma ad cua sarà. m ogni modo opportuno riferirsi, se vcramtntc si intenda fissare un contauo cffctrivo con la realtà, di cui la storia ~ appunto la proit:zionc più palpabik e più ooncreta Da un bto, o~ra quella che può essere dttta la groti/à biologica delle rau:e, in aspetti e forme che costantemente sfuggono al controllo degli apriorismi e delle ge-- ncrali:uazioni, che si tlaborano secondo un processo in profondità i cui nuclei sono .ittinti attravuso un'evoluzione o un'inv& luzione estremamente graduali. Dall'altro 1.uo, si ha l'aziont'. di. forze estu~e che, partendo da eoncez1on1 connesse a tntnes. si trorici t razionali, tcndereblxro a far prna su u11asosta.nza vitale interna e au• 1onoma: doè a creare un condizionamento tra entità diverk e non riducibili. Ci ri• fcrWTlo soprattutto alle formule e alle amplifK:azioni filosofiche, alle deduzioni -rdi(105C, alle accentuazioni e agli str~cturalismi sistematici: aspd.ti di una raz10+ nalità comm:sur~ta sulla propria cecntCa. la quale, mentre allontana qualsiasi solu• ::iionc intcgrak nel stnso della compenc. trazione, non può sboccare se non in pseu• do sintcsi, da cui è ine,•itabilmente falsato ~ termine fonda.mentale del problema, costretto al subordinamento di altre leggi e ad altra natura d1 ohiettivi e di ìmercssi. Dalla collusione <ki due clementi sorg1:, ~nza poss,hili alten1ath-c, il cir<:olo vizioso dei filosofismi; eh<, in quanto si dirigono non ,·crso una realtà vi,·encc e I.apiellt'zza della sua complessità, ma ,·erso una simbolizzazione riflessa di quella, si precludono il punto effettivo di tangenza. de. viano nella capillarilà di involuzioni gra• datammlc più lon<ane dal nodo dd pro-- blema. Si verifica cioè una coJlusiOn<' di estrcmi: le dosat<' uattezzc del tecnicismo razionale fin;,cono pcr opeure su una ma. ttria cht, souracta all'autonomìa della propria dinamica, si disgrega in aspetti par• ziali, :n frammenti amorfi, J>erduta la con• cretcu:a del rapporto funzionale: e appunto su questa disgregazione e su quc~ta òcformazionc è calcolato il nuovo ordmc di rapporti, <'ioè sulla tipica genericità im. plicita ncl frammentario e nell'amorfo. Allo stato di sviluppo degli Sludi rai• ziali, può essere escluso un vero inqu.adramcnto della questione chc non tenda a un.i e compenetrazione nella cosa ,, cioè a una sorta d'immersione nella realtà biologica in cui vive l'essc::nza di una razza. Anche J'esemplificaz:onc:: storica. a quesco punto, muta il senso del suo valore=. Proprio l'cc• cc::zionak infittirsi delle esperienze e delle interfcrenze, gli innumerevoli moti reatti-- \'i dcterminatisi nei secoli nel fondo biologko. "engono a formare ulla tr;,n":' pres,ochè inestricabile di dati parziali. Anzi. entro qutsti limiti, la situuione s:a· rebbc particoJarmeme consentanea allt illazioni dei filosofismi di qualsiasi natura: che 1ro,·cn:bbcro già una materia s.ckzionata pcr le costruzioni, e le in,,oluzioni, della gcneri<:ità. . Eppu~, in 1111 ahro scnso, prccisamcntc questa densità biologica finisce per agev& lare le direnrici di rMrca e di compcnc. trazione. La molteplicità stessa degli ck• menti accresce i punti di presa per la co. stituzione o il pcrfezionamcnto di serie di rapporti, offrendo maggiori possibilità per la delimitazione dci nuclei di un'idcntificazione razziale-biok>gù:a in profondità. Ciò vale tanto più pcr la razza italiana, la cui riccheu.a di esperienza storica, connessa a vicende interne singolarmenl4: mosse, a un tempo tangcnti e isolate nei confronti di altre esperieru.e, ha soctopos10 ìl fondo b:ologico a una straordinaria pressione di fattori positivi e negativi. Non a caso il punto V,JI della Dichiara• zionc del 19,38 pone nel modo p;ù deciso I~ necessità di un razzismo trattato in senso puramente:: biologico. La razza italiana ha ac.quisito la sua fisionomia soslanz;.ak precisamente attraverso l'uno di questi fattori in corl\'crgenza e in elisione: in una posizione implicitamen1e sclczionatri- «, proìezione e riflesso della tipica \'Ìlalìtà biologica. 11sangue della razza ha accolto, aggre• gato, respinto secondo una dinami~ arti• colata su una tipologia in e,·oluz1onc. 11 sangue è in definitiva la risultante estrema dì una realtà intcriort intesa nella su.i. 21

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