La Difesa della Razza - annno V - n. 12 - 20 aprile 1942

,. .., JQ .. A 13 e+ e e- D DOu•1le due !■belle riproducono i ,iu1lt1ti d•II• • prove di i"l11l19~r• • ueguile n.. gli St■tì Uniti 1u bi1nchl • IIOfflini di colOI'■ {negri • tMfi<ci). - A linidH 1-i v<Nlono i risull.atì ,1l1tivi ■i blu,c.hl, 1 d11lr1 quelli ,1l1tM ■gli uomini di colore. L 'idea che l'umani1à sia di\iHin rauc: di\Crw è molto antica. Si uò dire che N8a abbia !a t1iu1 origine dal momento in cui gen• ti diver&e vennero per là prima volta a contano le une delle allre. Agli albori de:la tloria qu~ta idea dell'esistenza di rane umane era gii chiaramente npreMa in documenti che ancora oggi possiamo conauhart. Con il corso del tempo e ~n il pro· grcaso delle .cimze la con09ttftl.a delle ruu umane è andata migliorando. rice- ,·endo particolare contributo dalle etip;o. razioni geografiche. In questo modo la antropologia. la ACltnu dell'Uomo. di cui già ci parla ArUitotele. è andata continua~te evoh-endosi. Ai nostri giorni l'1ntropologi.a ha il ,uo posto degnij• 11imo.aocanto alle altre scienze hiologiche. alla cui e,•oluzione è Nrettamenle legata. I problemi fondameniali dell'tntropologia sono due. 11 primo ri,çuarda l'origine dell'uomo e delle razze umane. Il 1CCOndo la ela.Mificat.ione delle raue umane attuali cd estinte. A questi due problemi 110noalate date rispoate diver&c dai divcr,i studiosi. In qumo modo è sorta nei riguardi della antropologia e qujndi dello studio delle razze umane una •pccie di diffidenza da parte del pubblico colto ed incollo. Di questa diffidenu hanno profiuato largamente coloro cl1e &\'~'ano dell'intett..,· ae a negare l'mistenu di rauc umane. In primo luogo. quindi. sono Jtati gli ebrei a buttare lo scredito .sulla scitnza rau.iale. Molti scienziati poi. per quanto non ebrei; hanno esagerato in quNIO au· LERAZZE UMANE ESISTONO di GUIDO LANDRA tocritici.!mo. Alcuni 110no poi giunti a delle vere forme di muochi.:m10 nei riguardi dell'antro1>0logia e delle sue con• qui.sic. Dov"è dunque la ,·crità? Sono ,·e- ~lle le razu umane una realtà cone...tla oppure una 11em1>licecreuionc c.ki 11i• 1--lematici? A queste due domande noi poiMiamo r~ponderc oggettivamente che le ra.u~ umane efiMono e che noi. atudiandole e descrinindole. non creiamo nulla di arLificia!e ma ci iimitiamo a illu&trare cìl, che ha crealo la Natura sleua, Può darsi che la nostra illustruione non sia .;empre Natia. Può darsi pure che noi non riu&eiamo a penetrare nelle profondità di questo fenomeno. razza, Questo non toglie l)f'rÒ che la razza sia 1111arealtà concreta. Poseiamo anzi aggiungere mol!o eettnan1tnte che, per quanto lo ,tudio delle rane umane 11ia l~n lungi dall'nscre prtti&o come lo ,tudio della matemali;!a. tuttavia esso ha la precisione. che gene· ralmmte è richiesta dallo 1tudio dei rcnomeni biologici in genere. In altri termini, noi poMiamo affer• mart' che lo !!tudio delle razze umane. quando è condouo con mrtodi moderni. permeue di giungere a risultati per lo meno allrettanto precisi che quelli olle· noti dalla fisiologia. dalla pllologia, dalla batteriologia. ccc. Lo atudioso den: perdò nere nei riguardi della moderna scitnz.a rauiale ~r lo meno la &INn fiducia che ha per le ahre scienz.e biologiche in generale. Ahbiamo già tcritto numerose· volte r.he per l\'Cre ben chiara l'ide. delle raz- ,.,. umane bisogna tenere prttenli due c»ncetti fondamentali che dominano tut· la la biologia: il conce.Ilo di \'ariabilità e qu•llo di ereditarietà. O«ni ra;;=a utnallO compurtde un ;,,. 1iem.e di indfridu, clt, hanno ulcuni co· ruUni in conu"'" clie ,:ariano entro limiti lx-n determinali e che si trt!dilano. In ogni individuo bi,ogna distinguere una parte fondamentale. che gli pr0,·ie• ne th:ll"e~itarittà, td una parte a,Ten· tizia che gli pro\'iene dall'ambiente. Sohanlo ciò cht' un indi,•iduo ha di ,. JQ ,. I O.I O.ç .A B t:+ C C'- D DL• p•rc.•nlu•I• d•U• quolHioni 4 I• , •• gu•nle: A • inl•llig•nH ottim•; B = buon.; C = mMli• (C+: ,up.l'tOf"• •Il• m• di•; C -: inl•rior• •Il• mMli•): O: debole; 0--: mollo d•bole. E' •vid•nf• I• ,u~rior11<• dei bi•nchi sugli uomini di colorf. f'rtllitario JmÒ co~tituire 1111 caratlert> ru• zìalc. Ciò cht" ~ in,tef' ha dairamhk'11te r~•• 5em1>reun carattere indh iduale. Natu.rolm~re,,. J~ ciò cltr i ra;;;;fu/,. i rrt!.tlitario 1104 ii pui, dtdurrt clt, lutlo quello clt,- è ,.,~dilllrio è atte/te ra;;;;ialr. Perchè un caralle-re t'reditario sia an· che un carattere rauiale è nCCH1Jario prima di 111110 che 11ia normale e 11011 patologico. Quindi l'emorilia o l"aracnodanilia. per quanto ereditarie. non fK>i· ~ono ~re con&iderale come dt"i carat• Ieri rauiali. , In stt0ndo luogo. è 11ect:11sari~che 11i11 ltr~nle in tuUi gli individui apparle• nenie a quel delerminato gruppo da noi prc90 in coMideruione. CMì. per ~mpio. la piega ottentotta è un carattere rauia:e pen::hè è normale ed è prtscnte pres..."Otutti gli ottentotti e solo tra gli nuentotti. a meno di incroci. I capelli roesi in,·ccc. per quanto siano un caral: lere ereditario normale. non pos50no es· &ere un caraltcre razziale. perchè uomini coi 'ca~lli roui si J)OMOnotrovare pret• so tutte le raue del mondo. In una raua pura i caratleri ,ariano t'ntro limiti l~n determinati.. Queste variazioni, che dipendono dal• l'influenza ambientale. AOno individuali t' quindi non ereditarie. Di importanz.a fondame:ntale è il pro· l,lema delle idionriazioni, cioè .di quelle \'ariazioni chr !i ereditano. perchè inte· re&&ano non ~lo il aoma ma anche il germe. E' fuori di dubbio che l'umanità ha ,ubito nel corso della tua. evoluzione tolta 1111a serie dì \'ariazioni t!.rtditarie. Oa 7

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==