« La Difesa della. lluzza ». Dunque, alla data 5 agosto J.938-XVI. il razzifmw JJrofitte,iole al paese è queUo che lii « Difesa della Razza » 1;olgarizza ai stw·i duecentomila lettori. Non diremo quante e quali obiezioni contro ., quel » razzismo sorsero allora dall'irrequieto gregge del meticciato intellettuale; è polemica non ancora dimenticata e sen,,µre istrutti1,a. Forse la revivi• :scen.ia.di quest-i giorni non è che il ritardato fennento di quelle stroncate 1:elleità. In ogni niodo, come lutti ricordiamo, /'una11i1nità fu presto fatta, precisamente sullfl base di quella prima - ed 11nica - fornrnlaz-io11edottrinaria. Del lem,po è 1,assato. Sarebbe. in pu:ra ipotesi. più. che JX>ssibileche le JXJSiziou·i. d·f allora si. rivelassero superate. Dice1)atno in principio che non si.mno noi gli uomini. d'un solo libro e d'una sola idea. Quel risentilo anonimo articolista che dalle JHlgined'un settinuwale dei Guf. i11 101 m,aldestro Jentativo ·"moristico. ci. definisce « rirista tecnica » - <Jtwsiche la tecnica (oh giornate della tecnfoa! oh dolente per sempre colui • che da /unge. dal labbro d'altrui . c.·omeun uonw straniero le udrà!) non sia una necessità as.~oluta per ogni fai.I.odell'agire e del pensare - quell'art-icolisla alferm .a. che « nulla vieta. a niatu.razioue m11,enufa (sic) degl-i studi e delle opinioni in nwteria, che si possa giungere ad un su.o perfezionmnento; e /Jeggio per chi si fos&ecristallizzato su JJOSizioniche. giustificate iu un pr·imo lernpo da ragioni più o ,neuo ,ml'ide (resic!), &i di,nostrasRer.o valesemente superate». J?ossevero, egli non a1,rebbe a·,,ulo ·il tempo ii farnia.lare - secondo la rudi-mentale tecnica del Hn• .quaggio che dhn.ostra di JJOssedere - le sue circon/ocutorie riser,ie: egl·i arrebbe sfondalo delle porte <iperte. Ma non è rero: non già perchè le disord'i11alee contradditt.oT'ie elucubrazioni su un razzismo « spiritual-ista », e sini-Ui,lasciano p-ro/011darne11tpeerples,fJo -il lettore su/In el/etti,·a coscienza che certa gente ha del vroblema razzfole e, in genere, d'ogni concreto problema italimio; ma perchè un ·nuovo gi1,dizio sull'opera di questa rirista. (« crista/1-izzc,ta », « morta del tutto». da « non di.,tur• bare oltre nella sua onorata sepoltura•• « sterilmente immobile». e ria d1 seguilo) è stalQ or ora Jor,n'll-latodall'unica autorità che possa far l.esto in mater-io. · Ripetia,molo ancoro una volta: è buono ciò che giova al 1xiese. E chi-può giudicare .c;;geiara tuttora -0/ paese lo dottrina razziale formulata nei 10 punti del Ma1tifetilO?Noi. o ,,oi o quegli altri.f Vogliamo concedere alla r-um.orosa JJresunzione dei no&tri detratiori che la pofil-ica ra;ziale è 11wteria opinabUe; se non ieri, ogg·i; nè pi.ù 11è ,neno del moto della terra JJrima di. Galileo. Oggi, intendiamo <dla vigilia della n·uova, forse ·inattesa. certo meditata, precisazione uffìc-iale. Gente dal fiuto fini.,. simo avverte odor di cadavere. crede che il cada,;ere ci. sia e. in conseguenz<,, una ereditd: mmHti! E se l'indirizzo del Manifesto fosse su1Jeratof E se la terra non gi.ras.~e1Tutto JJUÒ essere; non c'è offesa per alcww. Ma il giorno dOJ)(),ahimè, si apprende che l'indirizzo della riv-ista «tecnica• è a,,~ provato; e lo appro·11a il solo che ab.b. io i.n materia il diritto di farlo. la responsabilità d-i.farlo, il fine di farlo. la conseguenza del fatto, al lume d'uua bene i1'tesa subordùwzione della incontinenza di giudizio (<1uandogiudizio vi sia) alla unicità di giudizio, sarebbe (Juesta: che le ricerche, i referend1un di saJJOT democratico, i dubbi, le crisi, gU sbandamenti confessionoli e le storture magiche, tutto cessa di cwer corso, specie sulla carta che nn Guf ha in assegnazione per lestim,oniare settimanalmente la proJJrfo dedizione «spirituale• al Capo di tutti noii e, almeuo per qualche tempo, fino a un fatto mt01·0. si comprhne l'ostinata vocazione alla /a,'.i/e crit.foa. si ri1111ucia l ,nediocre gusto della ,naldicenza. si rimauda ad altra migliore occasione la soddi.sfazione d'una emn11licala necrofilia. Si, perchè noi saremmo, ·ins'ieme, alfossati e alfossatori, JJer t)i.adella « tecnica ». d'una teor·i<rei al/os• sati, dalle « nuo1;e Un/e » che non si degucwo nemmeno cli disturbarci uell<t nostra « anorata sepoltura». Ora. se il.. nostro Razzism.o - cioè l'unico_ finora ammel'JSO - fu .,.,i,ro 11el1938, se lo è tuttora, come siamo alfossati e che cosa abb'iamo alfossato1 Forse delle piccole aspirazioni, dei comprensibili t,pµeliti, delle irrequiete velleitàf Così fosse! ma non 11relendiam.oa tanto. Non ne siamo nè C<iJXICni,è ·t·ogliosi. Asl)i:nu-ioni. appetiti - anche sm.odali -, relleilà - a11cheridicole - fanno porte di quel lievi.lo della llita che ne .<Jarantiscel'incessante /lui.re. Non <:i di.spia.ce che altri larori nel cam./'JO che no-i dissodiamo~ nè abbiamo bre•relti. d'esclusil'ità su/ uwdo di larorare. Soltanto vorrenmw che 111-lti si la,,orasse per l'Italia; e nessuno per il re di Prus,11iao, per altri monarchi«< S/>irituali..-e._ •i:·.-. 4
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