La Difesa della Razza - annno V - n. 12 - 20 aprile 1942

F, 1,.~..... ~,1,;•;'~··: .. ":;', ·, . "' ~ \/ ,,-, il- . ! dJ.nno, talvolta, caratttri nuovi, non eioistcnti nè nei genitori, n~ negli antenati. Anche Dc Vrin, facendo incrociare polli bianchi con polli tl<'ri ouenne polli andalusi, cioè polli che hanno piuma.ggio di colou grigio-ardesia. colore che ri,ulta dall"incrocio dei polli bianchi con neri. Che valott ha St con le gtncn.- zioni suc«ssive ritornano i caratteri :fi1::\~r~~ta::: d:;~e ,~!:: ti ereditari cht tono conl<'nuti n,el nuovo organismo in tfllme, il quale, a sua volta, ha la fa.colli di ira• nundatt alle gtnc1uioni vtnture, per s«oli e KColi, i caraueri <'«'· ditari non solo dti gtnitori ma an• che q~lli dtgli avi e dtgli ante• nati. Poi, basti citare il caso tanto disC1mo da molli .utori, per farsi una idea dC'll'importanu che ha il fc-- nomcno ercditariu nell'imbastardirncnto dti caralteri. Qutsti autori. infaui, rivtlaoo il caso di un.t giu. menta, la quale dopo avttt avuto. con 11naccoppiamento con iebn., un ibl-ido zcbn.to. Ml succmivo incrocio, con un cavallo di puro sangue. ne ebbe un figlio 1tbrato. lo steuo fenomeno si ripete nell'accoppia.. mento della siumenta con rasino, 1 in q11an10nei slJCcmivi incroci con cavilli si h&MO prodotti simili al mulo (A· llvento). Incrocio di du• ..,.,i•lè di UYi•, l'un• • ptilo liscio e ne,~. l',1Ura ,1 pelo bi,1nco • ,1.1vido(F 1, prim,1 gener,u_ione; F 2, Hcond• gene~ rezione. coi numeri proporzion,1li) (d• R. Biuulti) Tutto ciò ch"i la risultante- della mescolanza di s.angue di dut indi. vidui antagonisti, spiega che nclla cvmpaginc dei tmuti ocsanici del· produ11ot1< .kl H'fr- di pianu .i fiore ros.so.. un'altn dd Z,(fo di piante a fiore bianco c il rnlu. il )O'/(, di piante che non hanno i rolori dei genitori, n<' bianchi n~ roJ. ti, ma brnsì hanno un altro colo-. rt, il colore rosa, derivante dalla comparsa di noovi caratteri. A controllo di 1alc e1perimcn1aziooc è ricorso ad un'shu npcritnu. smiprc sulla pianta dd pi§Cllo. Può, stavolta, inv«c di pigliart in cumr pistlli a fiore rosso c pi~lli a fiore bianco, ha dirt'11o le sue e- ~pr,ritt1u· !ul pisello a pianta all:1 e • pianta nana. Dai risultati di questa s«onda t-- spericm:a ha visto confcrma1c le-riccr<hc pr«edfflti, ris<oocnndo nella prima gencruionc i ciuaueri dominanti della pianta.a'ta. Il signi~ato di quntc riccrch<', mette.in evidenza: I). eh<' il Kmt della prima gcnera:r.ionc, sd>btnt prQcfoca apparentemente integri i catallet'Ì dei gcniw,i « dominanti •: pis.clli a fiore r0$$0 nella prima <'· sperifflU. e piSt-lli a pianta alta nella seconda esperienza di controllo. conteneva anche le- proprietà del gcrffl<' dc-I fiore- bian<o <' dcli, pianla nana, candidate a riapparire nella successiva generazione; 2) che nella figliolanu. degli ibridi il ~ non aveva akun carattere patc-mo M matttn0. e si erano origimiti pisdli diversi, con caratteri nuovi, diff<'ffflti da quelli dei genitori. Su«cssivall'IC'l\tt-1g-li' autori Babcock e Oausm lwmo CQntrolb.to le ~,.:r~~;z:n d~:!~~~I, ): ~~:,n;~o :~!ft~~!:~i W::r:::::c:.:::'i:i~ a pcfo liscio con un aluo bianco riorc o diverso per cui, nei succ<'ScJ a pelo irsuto. Ntlla prinu. se,- sivi inc1oéi. i nascituri poneu.nno ner.uione $4.lno nate C'lvie nere- 1 imprHsi i caratteri dtll'ibridismo. pelo irsuto. cosiccht si sono avuti ibridi portanti i caratttti del padre e ddla madre. La KConda gmcaiionc- ha dato caYie nere • pelo irsuto, nttt a pelo liscio. bianche a pelo irsuto e bianche a pelo liKio. Una vtra mescolanza, Da qutsti risulU1ti, \IC'U.mcnte un po' differrnti da quelli ottmu1i dii Mtndel sulle piante dtl piStllo, non si può idt'llti6carc il genitore che ha i cariutcri domin•nii. tranne' eh, se si ron,idc-rano « dominanti • il pelo n-tro d'un gtnilOtC' t il pelo irsuto dtU-aluo ~nilofC'. po~_~::6ci=.tl;~~~ 6~ di logica e 11 lume della scienu, I, leggi biologiche dell'incrocio e della ertditarictì, affermiamo che qunta esptti<'flll, di'è fatta sugli animali, i quali hanno una composizione isto-chimica e morfologica divttsa dallC' piantt, dl, per IC'(!.8<' n.aturalt biologia, risultati non i. dtntici a qudli ottenuti sulle piante. Con l'incrocio di quc,ti anim•li abbiamo ottet1uto unà"·rnescolanu di tutti gli e1Cffl<'llti;e la somma dei canueri dei genitori ha gcnerah.1 nuove varietà di cavie. Ciò dimostra che,la riproduzi()fl(' dei caratttri n'1 discendenti non ~ a.hm che il risultato del miscugliCI ·«11, sostanze p,arrntcr:ali. le quali Q11este lt88i crtdiur·i, valgono pure per quelle raue um"" in cui i caratteri delle n.ue inferiori. o divcrsc. pr~altndo sulle nue supc-riormie-nteevolute-, danno Sotmpre M6Colanz< deleterie, creando meticci che portano i cu111cri dtlla raz. za infet'iorie che ha inquinato il SC'I· tor, g<'flttico. St non .fosSt così non si potrebbe spiegare la legislazione n:n.iale, nè si po1rdibero spicgatt i prone. din•eiti «i ,govtmi nuiOlllli per i proprii popoli ariani, contro la oefas11 infiltra:zionc del popolo ebraico, la quale in6ltruiOM, tskodo .idctc-ria sia biologicamente che- spi. ri1ualmtntt, non può fare altro clx: dtitriorarc e danneggiare la razz.a ariana tanto nel fisico, quanto nel• la psiche. Da quanio è stato esposto. si vt• dc chiaramente che gli incroci mi. sti sono din.strosi. spc-cialmmtc per le raue superiori che perdooo immcdiat:amcntC' le loro cccn.ion.ali • qualit,l psichico-fisiche e le doci intellettuali. L'11nionc ckll"ariano con l'cbtta o vi«vtrsa ~ non 50lo dcpr«abilt dal punto di vista morale. ma ~ anche deleteria dal lato bio1ogicv e spirituale. R. D'ANNA BOTTA Dizettore , .. po11Hbile: TEL&SIO llfTEllLANDI ij~f~TW~ 1~1 GkHglo PerNa ci scrive d• ColkglllO I• seguente lell•r•, che riportiemo con pi•c•r•, perchè dimostra che I• noslr• esegesi del Manifulo del ran.ismo fa• scisla he colto nel segno: • Mollo opportuno l'erlicolo di Guido lendr• "Raiu e biologia" comper,o nel numero del S m•r• zo delle voslr• rìvisl•. In ll•li• d•I giorno del famoso M•niluto si è discuno a lun• go sul significato teorico • filosofico del r•nìsmo, m• si è f•tlo mollo poco nel umpo pratico, si• nel settore antigiudaico, sia in quello più generale dalt• bonifice um•n•. Il conlronto con quello che henno reeli1ulo 1111!,piae,i, che il l111ndr11h111visit•lo, gli h• l•tto risaltare 111ncorpiù evidenti" te no,tre deficienze. D'altronde il F•schmo, che non • nalo come milo n• com• lilo-- wfi111(per quenlo si pone lilo10f•rci sop,•) ha f•llo del r•ni- ,mo, consapevol ... ~ .,te o no, e con ottimi risul Mhe prima del nolo Mllloile~ 11 qu111le h. st111bililodi proposito, •I lino di non urlore ,u,cetlibilitò ,pi,iluoli • conlession•li, che il r•ni,mo, in Itali•, deve esu,re h•llato do un punto di visto biologico, ,enza inten1ioni lilo,oficha e religtose. (punto r). Cos111 ,i è letto da noi rigu111rdo •i problemi biologici? Non molto. Gli ebrei honno 111ncor1t1ro1ppa inlluen1111neUa vii• dello popopolaiione ilali•n•, mentre il ooto Mlllnifculo e lo prH111di posizione rauisl• dell'lleli111 eronP sloli mofivoti, ìn modo evìdentissìmo, doll111necenità inderog•bi1• di u,pa,are, moralmente ed economic111mente, gli ebrei dallo vii• il•liana. lii per qu•nfo inl111ressale bonilic• umono, intese in senso gener•I• (provvedimenti contro il meticciato, lolla contro mol•tlie che possono minare lo sanità dell111dirpe, inlonicaiioni, inl.. zioni, t•r• ereditarie, ecc.) non f• bhogno di riferirsi • mitì speciali per 111veme completo co-- Kieni• • riconoscerne l'impor1.nia nel campo legbl111livo e soci•I•: basta ricordare, come giu!,!_amenle •ueri,ce il Londra, che la ron• • una re111ltàoggetliv• dell• nafur•, Ecco perchè Guido l•ndra he tutte le r•gioni qu•ndo sostiene che bisogna ogir• nel compo r.,ralic:o • far•nno bene quegli uomini di scieni. che porteciper•nno ali• discussione dei pro-- blemi ch'egli ,i propone di lr•I• lore. Oue,ta • 1111vere difeM1 della r•nal Philosophari ,equilur •n••· S1ampalori· Societb Anonimo. lr.lituto Romano di Arti Grafiche di Tummlnelll & C.Cittb Uniwersitaria. Roma

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