La Difesa della Razza - anno V - n. 10 - 20 marzo 1942

questionario Il c•merata luigi Chl11rl, di Fiume, ci le• gnala uno ,c,illo di Umbulo Guala, pubblic•to iulta • Vedel1• d Italia•• nel quale viene ripresa la polemica che h.t dibattuta qualche anno la 1ulta ,tampa quotidiana a proposilo degli inlluni ebraici nell'arle conlampor•nea italiana. Umbarlo Guaio ,:corda gli 1crilli allora appani sul "Tevere• e il relerendum che fu indetto de ., Ouedri'lio • Ire gli •rlilli itelitmi. Citiamo volentieri dall'articolo di Guale i seguenll poui: • Con I alloolanarsi dolla tradizione - il che vuol di,e rinnegare le maggiori con• quisle dell'arle italiane - il lalso p11m111vi1mo ha genen!llo l'inlla1ioni,mo dei pittori non !Olo, me h,1 pervertilo autentici giovani valori. 1ullo tiO ha coinciso con l'avvento del l'archilelfu,a inlernationole che espulse i quadri delle sue lisce pe1eli. Di qui il di. minuilo ecquisto delle opere d'arte da perle dei privali i quali non pouono fare a meno delle macchina. Sommato: aumanlo di scadenti pittori, diminuzione di acquitli, cioè del desiderio di partecipare ai prodotti delrarle, quindi ancora confusione e posposi• zione di valori. Lti $fiducie, l'incerlena si à generaliuola nel pubblico col disinle,ene per l'etle in generale ltinto do fare 1!1lclomere all'accademico pillare Ferruccio Fenani quante segue: "Non sono usi ilolati, lo sa chi abbie I' tibilvdine di studiare continuamente nelle nostre mirabili coUetioni, che lo Staio mantiene con ogni cura (musei pinacoteche), deserte o quasi dtil nostro pubblico enc.he nei giorni lutivi...", E nelle uposizioni d'arte mode,no, il pubblico con qu.a,1e spirito ci vel Non cerio con quello che si addice el luogo. Accento all'opera buone, ile troppo spesi.o l'opera prive di contenuto, coricelura senu uricalvre, con delle intenzioni e scopi noti definiti e quondo elle volte sono de. Hnili il titolo, come gì.11dicemmo, sconcerta pitrchè non corriipotide affetto oll'inlen• iiotie. Alliore quindi lo derisione spotileneo dell'incollo o colto pubblico o le piet,li di chi he l'esperietize, lo conoscenre di cose debba enere l'erte. Il uilico e pittore Corr,li, anche lui, lomelo a suo lempo de Pe,igi, definito piotiiere delr a,le moderne, ,,.nato delle pitture luluridti • quella melolisice e inline e! primitivi. smo, cosi si esprime nel relerendum: " ... Si pouono prendere in consideretio- _ne •nche gli o,tisli che non e,rivetio ad une lorme soslaniiole delitiilivo, me nello storie dell'erlo evronno unicamente posto le ope- ,~ in cui è 11isibile l'inletizione e lo scopo". Me ,li coli che si tende e pe,pelu•re le conlu1ione e l'equivoco. Non bastano l'inletiiion• • lo scopo. L'll•lio laicisl• he biiogno di folli coticreti, he bisogno di poten1iere l',rte sue come h, poletitielo le !ecn1ce, I• 1c1en1ti e I• su• formidabile politica. He biiogno di opere concrete, con quell'allinimo poesie, coti quel polenle conJenuto di nerrezione e di e1ione che è forme • colore e vila e debbono euer degni del nostro tempo. iullo il rsulo è deformazione, tinr,ienlomento. la false ingenuil,li, il f•ho primitivismo queloro Ione possibile penarlo per 9,. nuino, tono con<:epibili iti un bimbo, in un ,e.lveggio e tion in uomitii e cui si ellribuisce il poneno o lo mela di une veste culture». 2!,e,O,Q,p1,0,li,w~2a'1-i1me Carlo Vauelll he letto sul n. 8 della .. Dife1e delle Renti" lo scritto del prol. D'Anr,o lulla "desep,olilinetione" e tiOn ne è rimaito ellelfo convitilo. Ecco qui le sue critiche: • Lo scritto del Prof. D'Atitie di Palermo •pperso sul Oueslionerio del "· 8 di quuia rivhle, è scoppiato come unti bomba Ire lo stuolo dei lettori, 1pellelorì ed allori, dello polemica intorno eU'inhodutiotie delle 11•- rilinezione in lltilia. E 1i capilce: che ditimme1 ~" era e portele di une scoperte scietilifice latito miracolosa e nenur,o tie upevo null,t Ma allora quelli che scrivotio - li penso - in nome di quale scienza scrivono? Oro io tion intendo far Iorio all'illustre prof. D'Atin• se mi permello teniere di calmore olquenlo l'egitnione causale del luo wno in piccionei•. Gli chiedo venie, perlatilo, ,e uio delle sp,egiudicet• ospitalità di queste colonne pe, esporre le seguenti onerveiioni. I) A mo' di premeuo: se egli si dichiaro d·eccordo con gli "1leriliuelori" qualora noti ci fossero veramente i metti edeguoti • rigenerore, reinlegr•re, ripritlino1e la forze orgenice dello libro vitale tielle 1ua itil ma enetiza, vuol dire che ha senale e priori l'eccuu1 più eventi rivolle e coloro, di "tieomellhusionismo ipe,scienlilico, rimedio peggiore del mole, ecc. ecc". dato che gli sie, 111,uolori, se hen propugnelo il loro rimedio, è slelo appunto perchè lti lCietize non offre (o loro avviso, Hcondo le cotio,cenu di11ul9ele, secondo la pratico quotidiane, e quindi iti buone lede) i meni adegu•li e11crrigenerazione, alla reinlegroziotie, ecc. 2) Ouondo si perle di scienze ii deve e può solemetile intendere quelle corrente, prelicele, auerite, sperimenlolo, divulgale, del Prol. D'Atitie prime chiomate "medicine tcolaslice " e poi riconosciute " scietito medico predominenle ". Non ci ,i può ovviomente rilerire ad altro lcietiza, e quellti, tid eHmpio, che. conoscerebbe rimedi e scoperte. Ionio pili se le une e gli ellri più o meno loumtiturgici, igtioroli delle comuni, divulgole, effermete cono,cetize mediche modertie, perchè ti rischierebbe dì cedere in uno lcienza occulta per enere lento igtiole e discotiosciula! 3) e· certo che l'accui• di giudaiueziotie rivolle ollti scienze medica predominante è di quelle accuse che seducono perlicolermetit• gli onervelori di quesle polemic,, Direttore , .. poraobile : TELESJO INTERLANDI .dato il cl,me enligiudoico che p,op1·0 de queste riviste si cerca coti ogni mcuo, /Tle 1empre opportunamente e ,alule,men1e di cretire nell'opinione degli ilelietii onco, !top po "pietisti·•. Per cui io, premettendo che • quelle scienza mc.dice predominante, dtil nostro COtilr•ddiltore duramente etielemele, opperlengotio lullore ed hanno appartenuto luminari e scienziati di purinima ed iniospellobile ileliatiità oltre che di edtimetilina tede scienlilica, mi permetto opintire che si dovrebbe edope,a,e tilmeno miglior gorbo po- :emico tiel lanciere certe lieriuime, inlrtiMi• getili scomuniche, eltreltanlo generiche quanto <.elegoriche; noti Ione altro che per lo cotiSider•zione che quelle iperscienza locelislica ~'tilomo!ogiu evveler,eh:c, del prof. D'Antie detiuticieto nor, he do vedere coti lti chiare lomo di studiotì e di scienziati, che fonli decenni di tetiche e di fede ho richiesti ad uomir,i lull'ellro che cepe,bi, anfibi ed ir,limomenle eb,eiuoti. 4) Ouendo si propugno la sleriliuozione r,on s'intende debellare lo vero ceu10 della morbilit.11 nè perfezionare la reue. Si sa betie che le malattie che si perpetuano nelle getiernioni r•ppre,enletio le faie conclu1ive di un ir,quinometilo interno o soprolilismo endorgenico che dir ,i voglie, e che pc.rlonto le lore tiene cotigenile od ecqui1ite non restano di1lrulle delle pratico slerilirzalrice. Nenuno he mai sogtielo Ionio. Cor, le ,terilizuzione noti si colpisce il mole, d'accordo, me gli ,1 loglie il meno di lr111mluione ereditari• de padre e llglio, e queste è notiotie semplice ed inoppugnabile 5) Dicendo, come s'è detto, che le sterilizzazione errec, datino ella ,viluppo demo. grefico del popolo, si dice utie verità solo e m11l.li,e pe11etilo con poco setiso di onesl.11.Infatti, quole sviluppo demografico eue danneggio, se non quello dello parie lorelo del popolol Me in ttil caso, meglio tiH1un noto che tieli lereli. 6) lnline, e questo è il punto cruciele delle mie ouerveiior,i, se queste desoproliliueziotic (come dire: di1itilouicometilo, disinquinometilo, purilicetiotie, deuntezione delle linfe vitele che scorre r,elle vene dei tortili) ha r.,ia di essere come l'uovo di Colombo per le semplicil,li con cui ne parlo l'esimio Prof. D'Ann.i, perchè, ci dometidiemo uti po· lutti, clitiiche, unelori, ospedeli non lti pre• !icono effollo, rinuntiendo a salvare lo dolorante umanili ,icover,lal Che sian:> anche quelli lutti ebroiuelir lti lei coso seremmo greti el Prof. D'Anna H egli voleste svolere le segrete coH di quell• congiure del iilentio de lui denuncialo; e gli assicuriamo. noi ilerilinelori ell'evanguerdie, di bullo, vie lo nollro lancio, focendo timmende onorevole dei tioslri peccali, ed invocendo e grer, 11oce, meg,ri della slcne legge, l'edo1ione universale da perle delle scietiie medice tulle di latito laumdlturgicti scoperro. • N•l prtc.d•nt• foackclo per •rror• d 1mpog1no ~on•. il pnmo ..._mpio 111111\QC-J. con,..n,.,to n•II orli~lo e Rouo • mu■ico • ♦ 11010 di•IMI In d'-• i:;o:li - - --- ------- --- - Stampatori: Societè: Ano:,imo li,lituto Romo:-io di Atli Gra!ic:he di Tummlnelh & C.Città Universitor1a. Romo 2J

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