La Difesa della Razza - anno V - n. 8 - 20 febbraio 1942

• I• fin•liU, dell'ebraismo. AdopererO p•I Hlla,ismo ebraico-mouonico, che ha 01curato e pervertilo la nobile miuione del ,anit•rio, un riguardevole lrollomenlo. Con I• visito medio oppure col certiliulo medico comprovante I• sanità fisica del candidalo al matrimonio mi pare che non si rilucirà • c•v•re un ragno dal buco e per diverse ragioni. Prima di tutto nenun cerfifiuto medico prematrimoniale, enche quello rilucialo con le meuime scrupolositi, e con la pili allenta osservuione. ha le pouibililà scientifiu e lecniu di garenlire, apriorisliumente, la senità d'uM coppie. E' • lutti noto che molti moli, che si lr•- smellono eredil•ri•mente, non sempre si rivelino eH'eseme clinico. Speuo, possiamo dire, speuiuimo, sfuggono a tulle le ricerche gebinellisliche e labor•to,istiche. Non P41rli•mo poi degli individui che si presentino floridi, rosei, bene svilupp•li, ma che hanno intimamente, un male che li rode dentro (• uprolilismo endorganico • del Greg<>- reci) il quale esordisce, solemente, quando il dello inquinemenlo vengo e !rovere un ambiente propirio~ A conferm• di ciò vale ricordare quanto càpila agli sp<ni di app•rente buon• ulute' ma eh• honno lo sleuo inquinamento endorganito; omodolico, non diagnosticabile - ben s'intende ~ con gli attuali meni di cui di!pone la scienut medica condii•. I ggnilori che sono lulfi e due vittime dello stesso • iaprolitismo endorganico • non solo vanno incontro • infecondità, sterilità, aborli, falsi concepimenti, ecc.;. ma .quando per caso hanno qualche bambino, nel mag. gior numero dei ca1ì, il bambino ♦ sempre te,atilinato, depavper•to, deterioralo. D'altro c•nlo col divieto pseudoscientifico del m•lrimonio si •ndrO •d imporre un celib•lo foruto, ma non si potrà m•i riuscire ad impedire la creazione di famiglie il. legillime; n♦ si potrà evitore il concubinato con lutto il suo lrhle seguilo: figli naturali, individui baslordi, meticci. Non P41rliamo poi di quello che avviene, qu•ndo, pienamente convinti dello dura sorte, questi poveri di•voti, si abbandonino •Ile più slr•v•ganli imprese. Che dire delle oc slerilizzozione •? Se ciò flon cosliluine fondamentalmente un danno fisico e mor•le •ll'um•nilà; se ciò non Ione ceus• di dccremeflfo demografico e se, inve<:e, non vi !onero le •rmi per correggere e cur•re gli ,torpiamenti psico-fisici, non sentirei bisogno di parlare. Difotti, la, • slerilizurione,. - •rm• insi• diosa di de<:adenzo scienlific• - non i altro che una pratica che ... ogni giorno pr.lllica, sotto lormil' di ,cienza il giudoismo caltedr•• tico e profenionale. L• prova ce la clànno qvolidianomenle i ginecologi ebrei e i ginecologi giudoizuti, i quoti, con le scus• di intervenire per eslirp•re un m•le... ipolelelic•menle grave, i1.lereclomiu•no, indislinlemente, tutto le donne che càpilano nelle loro meni, facendole reslore pili amm•lole di prima, oltre che sterili ed infeconde per Iuli• la vile. Meglio di cosi non si potrebbe ,ervire Israele! In altri termini, applicando la oc ,terilinerione,. ,i finirebbe col favorire il grande piano di1frullivo del menioriismo ebraico il quale consiste nell'edinzione loh1le dei Nazzoreni. Un esempio eloquente ce lo dà il lamoio giudeo Teodoro K•ulmonn, il quale ha proposto re,centemenle di volere slerilinare lutti i cilladinì tedeschi, •ffid•ndo le barbara pratica, per la immediata e sicura esecuzione, o ventimila medici ebrei. la • sferilinazione • - neomallhu,ieoismo ... ipeucienlifico - Sarebbe un rimedio peggiore del male, perchè, mentre dreconianamanle ed ... arbihariamante dlihuggerebbe gli organi della riproduzione, deturP41ndo il fisico ed il morale delle genie, flon debellerebbe le vere cause dell• morbilità e l•nfo meno avrebbe la ponibiliti, e lo focollà di coriservare e perfezionare la razzo. CiO avverrebbe per I• Utmplice rogione, che le malattie, quelle che ,i perpelu.sno nelle gener•zioni, r•pptesenlendo I• fase conciu,iva di un inquinamento interno (oc ,aprofilismo endorgonico » del Gregoroci) ereditario, congenito od acquisito, 110n re,terebbero dislrulle dalla •rliliciosa pr•tica slerilirrolrice, 1., quale all'incontro finirebbe col pregiudicare la crocialo raniste, arrecando un danno non insignificante all"avvenire e allo sviluppo demogrolico del popolo. Allenli oi p.,ui obliqui dello così del!• scienu ebraico, che ormai d• più di meno secolo delurp• gl'inHgn•menli colledrelici. Finanche l'abuso dall'e,tirpozione delle tonsille . - r•ccom•nd•to pure nel congresso del 1938 di So1somaggiore, congreuo diretto del Prof. Pende - •Itero gh orga"i della riproduzione I Solemoflle con la des•profilinozione, divino!• e p,e•nnunria!a dal rioslro ilalionislimo G,egor•ci. fin dt1lla fine del secolo P41nolo, m• len•cemenle combollula con la congiur• del ,ilenzìo d41 .iell•rismo ebraicomHsonico, sempre con lo scopo di danneg• giare i gentili, sar.\ possibile 1aggiung•re un ispiralo risullolo che J., scienza imperante, massa,!'ica ed ebraica, non vuole apriorislicomenle n,i conoscere nè ommellere nonostante miglioia e migliaio di casi dimostrativi. l'org•nismo ammolato, sia ereditariamenle che per congenesi o per ecquisizion•, medit1nte l'innocuo procedimento dellt1 deHprolilinozione, ciCHI nolurale eliminozione dell'inquinamento saprofilario, e quindi reirilegroiione dello funzione della cellula, allroverso. I• purificHione del plasmo s•nguigrio, si libererebbe senz'altro dello inquinamento microlouico e ri•cquisterebbe, come I• trentennale prova he dimostralo, la st1lule, supremo ideale dell'umaniti,, e con eua la sonilà degli individui, delle lomiglie, della slitpe e della rauo, e quindi poi I• procreazione di figli sani"· .Muuca Il fante Lorenzo falange ci invia, da Ha• poli, uno scritto sull• polemica che in molti giornoli e sellimonali si si• dibattendo sul!• musica rediodiffu10. Pubblichiamo volentieri la lelleu, di Falanga, poiche riteniamo ·eh• lullo quanto si •lliene all'il•li•nilà delle m;,- nilestazioni cultur•li e spìrilualì dell• Nazione, riguardi anche direll•menle la dife:1.,1 dello rona: · • Se si vo1eue fare il punlo ,ulla polemica in materio di music• e di r<tdio, credo che si polrebbero stabilire egevolmenle, senza leme di venir conh•ddello, alcuni dati che esporrò, illustr•ndoli: I) Non si puO negare che enche la musict1 leggera abbie una sue funzione, e le conservi •nche in tempo di guerro, come afferma il Doti. Go•bbels, allo speltacola d1 tale musica ollerla ai combattenti. 2) la co,iddetle musica lincopele, con I~ introduzione del qu,1rlo di lono, ha portalo una novità nelle tecnic• musicale, che potrebbe essere variamente slrullala. Non so• ,ebbe, pertanto, da consigliare l'abolizione di l•le musica soltanto per olcune esibi1ioni, di pessimo gusto, di imporlozione b.rbar•. l) Anche la musica, leggera o non, ligia alla sana hadizione italiona, p.uò degenerere, Per ferm•rci alle canzoni, se ne vedono, anzi se ne sentono tante, purtroppo, cosi cr• line, d• far dubilore dello proverbiele inlelligenra dal noslro popolo. 4) Il compilo dell'E.I.A.R. nori è quello soll•nlo di dilettore il pubblico, ma di lormere anche, nei limiti del ponibi1e e del conveniente, o di ingerilitire ed educare, quando già esislo, una coscienie music•le. E ciò non si ottiene cerl•menle sollonlo con i progremmi di canzonette e di ballabili. Premeno che, se riconosco l'opportunil! che la music• leggera seguili e prosperar•, non mi ii può dare la taccia di catoncello in sedicuimo, vengo el pufllO cruci•le della polemica, cioè all• mu,ica siflcop•I•. E' chiaro che se essa r•ppre,enl• un apporlo di novit!, dal punto di vista ht<nico, l'introduzione del quorlo di tono potrebbe trovare •pplicazione, per fare un esempio, nel1• musica militare, in quella di fabbrica, in quella sportive e cioè quondo si vuol carallerinate okuni momenti di es.ltarione e di inlen,mcato ritmo dell• vita, speci•lmenle collelliv;,. E' un dolo, invece, che l•le novità è sl•la slrullala come eHIIHione di un erotismo es•geralo, che ii •lleglie perfettamente all• mentolilà ed •Ilo staio di besse civiltà dei negri che ce l'hanno imposta allroveuo gli anglo-americani, dimostratisi in qvula occasione pili che mai di slom•co du,o. M• c·è un altro latlo, che forse è il più importante, e senza del qu•le quelle musico non si s•rebbe imposi•. Ed è che ,.,1, musico ha hovolo f•cile •ccoglienu nell, nostre sociel!, lino • permeare •nche le mu• sica di inlonarione tradizionale, solo in quanto esse sono od erono organinote su besi inlernarionelistiche, borghesi capit•lisliche, •ntifecondelive ed t1morali. In questo senso ,i puO, quindi, esellomente parlare di mu1ica di importazione internuion•le e di tr•viemenlo della nostra music• tradizionale; e ,i può invocore la polilic• rozziale lascisi•. Perchè lutti gli •llribuli delle società ìnlerneiionalirzanli, ebraicizranli e demo-lib• r•liuanti sono anlirauiali e neome11husianì. Benvenuto, quindi, •I provvedimento che vie!• le fr•~miuione dello music• negroide, m• •<:<:orli che essa, ,cacciala dall• porl•, non enhi dollo linesho ollraverso la conzone italian• che non sempre con1e,v• l'isp1• razione nostrano. Credo, infine, che m•lgrodo il referendum, onzi proprio in conseguenze di eno, lenuto conto dei v•lori educativi delle musica, alfermali già dai Gre<i, l'E.I.A.R. non debba indulgere e chi vorrebbe ridune i progrommi • 101a lra,minione di musico leggero, Sarebbe, piuttosto, da auspicar• che i programmi !onero, si, trosformali, ma nel ,en,o di slrullare a pieno, da un punto di visi• tecnico-ortistico, e senza pregiudizio di quello morale, le innumerevoli e spe<iliche po,- sibililio di questo nuovo meno di espressione che è le radio•· Diranore re•ponaa.bila: TELES_I_O_I_NTE_R_L_•N_D_I __ __ _ Stompalori: Societò Ano:,.lmo lr.tituto Romano di Arti Groliehe -:ii Tummir:.tlh & C. Città Universitaria • R-orr:a

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==