,coli che ,i tendono virilmente ei plU diipar•li ifor:ril (Poichè ,pero che soremo d' eccordo •nche sul concetto che nell'educatione fi,ic• delle donn• si riverber•no rifleui di etko1, di pedo1gogie di eugenetio, e che pertanto bisogna essere mollo co1uti nel propugnoB1recerte id-, vagliandole prima co1den:rios•mente ,otto lutti quegli e,pelti). 5) Non ,uone come suonerebbe in un •1levemento rationale di ., pllro sangue • quel donarci veri esemplari di roue erianar Non spingiamo la nostra ,pregiudicate:ru fino all'oKuramento di certe umane sensibilità. 6) Poichè nè voi nè io conosciamo l'etnia romana di 15-16 se<.oli or sono, sarè lecito raffigurarcela sollo il saggio romano dello "mens sana in corpore sono»: ciò premeuo, mi permetto chiedervi, camerale, Hl per avventura non abbi•le mutilato quel dello riducendolo •I ,econdo suo ~lemento, come pare denunci le vosh• diuerfa-- . .r:ione sull• donn•. Ed ora, voglio rassicurarvi, camer.ila, che dopo tutto non •bbi•le eccessivamente e turbarvi nel timore che apostrofando le donna seno debole rischiate di inimicarvele per tulle la vii•. Non è poi un co,i enorme paradono come " voi sembra, quel dello; dite, tutt'al più, e non suoni offesa, che esso e sleto rivolto per secoli alla donn• de uomini che erano generalmente piU cortesi di quelli moderni, e dò a « corlue,. il suo significato piU completo. la donna. checchè poniate pen,arne, rlm•- ne pur sempre fragile perchè è questa le Jue natura e perchè i suoi compiti di compagna amorose e fedele dell'uonio non ,oroo co" le sue fragilità incomp•libili. Se le donna fosse forte in lulla l'estensione della pe,ola, come l'uomo, eu• no" sorebbe dov'è od inlegrare,. • completare, e soccorrere il suo compagno coro le sue caratteristiche doti di dokeua, amorevoleua, serosibililà che pur v•lgono a lenire tanto speno i dolo,i di lui ed • lergerne le lacrima. Aggiungete pu,e, ie volete, i! bello a quel debole: Ve ne ringr,1.r:iomo perchè solleticate I• no,lro ro•lurale varoità, ma ,ico,dele che sbagli•, completamente sb,1glio colui o colei che vuole alfe,more enere le donn• lorle, pote,e le donna vivere bene da so!• ed ,1tlre simili cose. 8ost• vederlo min•cciala da un pe,icolo en,::he lieve, per rendeni conto della sua lregililà e del suo bisogno as1.olulo del conip•gno, dal quale attingere confo,to, co,•ggio e protezione. E' una dof'lna che vi dice ciò e ve lo dice dopo molte osservazioni lette su di lei e su l•nte olhe, in divena contingenze quotidiane della vite, e rccerotenief'lle durante le lunghe to,nienlate o,e f'IOllurroe d'incursione auee nemic• su Napoli. E se non è una dof'lno moderro• roel significalo d• voi inteso, lo è nel significalo che in pratica si conferisce • quu!o te,mine: donna emancipai•, dof'lf'la ese,cilante un• prolessiof'le, donna spregiudicate per quanto bosti a coniprendere certe silueziof'li dello ipirito umono. Nè giova dirmi: ma oppuf'lto perchà la donroe è lullor• co,i che rooi vogli•mo renderla dive,sa con une diversa educatione litica: no! l• donn• ,arà ,empre quella che • è e che è 1t,1t,1pe, millenni "• voi potete mul•rne la natu,.,, perchè l'animo femminile, il ve,o, il suo, quello dal quale pare che voi ,iale un po' lonlaf'IO, c,1me,ata, è conie io ve lo eddito. E non è poi veramente male che sia co,i •- Il cen,er•te Mario Cuccl1rl cosi ci scrive da PoS.: ., Nel ro. 2-4 del 20-10--41-XIX Claudio Ca:, lono afferma, in un articolo dal titolo "le civiltà peleoserde •• che le G•llur• è totalmente sprovvista di nu,eghi. Che il numero dei nuraghi o degli avan.r:i di eui sie mollo inferiore • quello di ellre parti o ,egioni dello Sardegna si, me che ne ,ia sprovvista del tutto roon corrisporode a verità. E,cludendone uf'IO, degli altri ve n'è tracci• penino nella cerlino elleg,1la al volumeUo « le Sardegna II della CoMoc. Turislica Italiano - Milono, 1929 (VII). Chi per une ragione qu•hiHi doveue percorrere I• sfrada Olbia Pelau. un paio di kn,. prima dell'abitato di Arzachena sulla sinistra ne vede uno. Al di là di tale puse a ciro 3 km. ve n'è un altro. D•I secondo, sia dello di sluggite, h• preso nome uno ., stano"• dove Goribaldi durante i suoi periodi dì riposo a Caprera, andava a caccia. Pochi mesi prime dello scoppio dell'ellu,1le guerra, f'lelle vicinanze di questo nuraghe (in g•llurese: narecu) dal maestro ·Michele Ruuillu i ,t•I• ,cope,t• uf'la roecropoli dove sono sleli rinvenuti o,ce ed altri utensili in pietre. Mentre il nu,aghe che lrovasi prim• dell'abitato di Anacheno è, rispetto el Golfo onionimo ed uf'I paio di km., un altro 11uraghe dista dol mare S00 m. circ• in loc!llilà Case Nuove. Questo è roel punto di miglior •pprodo sia per il fondale che per cof'ldizioni climatiche, poichè l'unico vento che nel golfo poue infillrllrsi è la hamonl•na, mef'llre il vento predominante nelle zon• e il ponente. Il nuraghe do cui p,ende il nome lo .,sleuo lo N,1recu" e cioè quello el di là dell'abil•lo di Aruchena è nel punto di panaggio per le Gallura occidentale fra il M. Ruiu (m. 260) e M. Tudulu (m. 196) • nord e IL 5 FEBBRAIO19'tZ-XX IN TUTIAITALIA uscIBA UN NUMERO SPECIALE DELLA "DIFESA DELLA RAZZA" SUGLI STATI UNITI DOCUMENTAZIONSEI NSAZIONALI RIVELAZIONIIMPRESSIONANTI ILLUSTRAZIONI NEDITE E RARE Direttore reaponaabil• : TELESIO JNTEHLANDI Punt• Candela (m. 185) a ,ud. Detto ponto di passaggio 4Ì l'unico esistente in quesl• .r:one, escludendo l'ellro passeggio ai piedi del M. lo S.rritte (m. 2S9) guerdato dal nuraghe ., la Prigioroe "· Ore che boscaioli e pa,lori hanno distrutti tutti i boschi, questi per i pa,coli gli altri per carbone, le zona è pr•licabile, m• non era co,i sino • 70 anni f,1, • Gli even,:i di uro altro rouraghe sono in località Montì di Molo, zone di Cepo Ferro, a c•v•llo di una 1.e,ie di monti che dal golfo di Cugnana si stende sino o P•lau, inhmolla solo d•I già citato go!fo di Auache"•· Questo oltre ed abbr•cciare tutta la :ono di mJre ivi ediacenle. nel retrolene abbraccia full" I• zone che de Olbia s,eg.uendo la già menzionala str•d• coniprende i lerrilo,i di S. Pantaleo, Ar.r:achena e ·in parte anche quelli di Luogo,anlo e unilo egli ellri qu•llro pu0 controll•re completamente lull• la Gallur" o,iant•le . Quello che la cari• chian,a nuraghe di AlbUccio (prim• dell'abitalo di Aruchena) è in posi.r:ione centrale ri,pello agli altri quellro che S0f'IOdisposti in modo da con- ·lrollare due I• .r:ona di mere e segnal•re all'interno l'evvicinersi di quelsiui pericolo • due controllano i p.,naggi obbligali per quelle che noi galluresi chiamia,mo "Alta Gallura •· Mentre i nuraghi periferici f'IOn sono divi,ibili l'uno e l'altro lo sono però tutti quall,o • quello centrale di Albuccio. le scersena di nuraghi nella regione in quesliof'le può af'lche allribuiui ella relativa facilità di controllo di tutte I• regione in niauima parte montuosa, con un roumero limitalo di paueggi obbligali facilmerote dilensibili. A conferni• di ci0 si può dimostrare che volendo penue dolla .r:on• di Olbia a quel~ le di A,.r:achena ci sono solo tre penaggi di cui quello centrale (Murua1de) vicininimo ell'ebileto di S. Panteleo, slrelliuimo. Il resto della .r:one è sbarralo, de M. di Pinu (ni. 734) e Capo fer,o, de uroe catena d1 mof'lli e roccie f'luda che prendono nome nel gruppo centrate dalla veli• più •ll<t (M. Cugnano m. 649). Albuccio benchè ,n pianura e però alto ,bocco delle Ire v11"ll1 corrispondenti ai Ire pau•ggi. Il nuraghe di monti di Mol•. non è ~egnelo sulla carliroa benchè se ne vedano ancora gli avaf'l.r:i. Conosco poco I• Gallura nord-occidentale, so per0 di sicuro eh, ovon.r:i di nuraghi esl- ~lono nelle vicinanze di S. Tereu, come pu,e ne esiste un •11,o vicif'I0 • Cala Pischiroa (Naracu Nieddu). Nel corso dei secoti Olo sa quaroli poi roe ,arenno andati dislrulli da p,1,te dei pastori, che li awenno molle volte uliliuati per ovili o per ricavarne ni,- leriale da coslrurione. Chiedo scuse se roon m1 sono limilolo od indicafe resistenza dei n,,,aghi in Gallura, me ho anche espresso ,m giudi.r:io sull• uliliu1.r:ione di en1, giudi:io che roo" pole110 ne dovevo e,p,imere per lo mancanza di studi in quello ed iM altri c•mpi. Tutti i p•~to,i golluresi nei loro racconti ne pulano con1e dr co,truzioni dilen,ive, noro specificando di piU. la foru della tradizione è tale che di olcuroi •llacchi borba,eschi ol litorale •vvenuli un paio di secoli fo, se ne par!n erocora oggi con tale riccheua di p•rlicolari d• quasi poter credere cho siano invece ovvenoli un me\e fa"· Sto~palori: Socie1à Anonima lstitu10 Romano di Arti Grafiche di.Tumminelh & C.Ciuo Univ~r:,•c-:- J - ?c-,r.o 31
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