questionario 1.11,o. e, co,11,ll.ota ue,,,i,~ ~~auone, Ospifi•mo un ·altro iCrillo del camerata V•uenf sulla ileriliuazione. "Non interverrei ancora une volte - scrive Vauelli - nella polemica da me ,leno originale sull introduzione della ,teritinazione in Italia, bastandomi l'aver buttato il seme d un problema di si allo interesse, ,e il camerata Claudio Dei Bo non avene dichiaralo di euere giunto, con I euiilio di ,uoi personali studi, a quei "risullal, ,. (cioè constatazioni do presumere per lui delinilive) sui quali credo doveroso, app1mlo perchè lui io ad originare tante dn• ie1tazioni sull'argomento, tue !eh.me riserv• cd av•nHre taluni dubbi; allinchè molt, lellori non corr•no il rischio di enere luorvi,llli da certa tendenza, qua e là allioran1e. d, mostrare le scienzo, p11.1speuo d1 quello ch'ene non meriti, come incerte, re1alivi11, lentennenlo ,u dati cosi londomonfali dellà lis,ologia umana. Dò forma schematica alle mie onervuioni perchè tiranneggialo del• I esiguità dello spazio. 1) D'accordo col Del 80 che da noi mo.lo cammino resti da tare so1lo 1·upello pohhco e sociale del problema; e gli dò anche allo circa la diflicollil che nello Chiesa incori• lrerobbe un eventuale impedimento al ma• irimon10 dalla legge elevalo sollo I obbh• galo11elil della stenouazione, Inietti. è luo: u, questione l oppos111one canonica ao ogn, torma limitot11ce del diritto naturale imp,,..,. scr1lhblle all unione dei seu1, a• quale 1ull1 111d1s11nlamente per la Chiesa hanno uguo,e occeuo. Su ciò, per altro, e do notare, che, •n pratico, lo legge lo quello che repulo gwslo ed utile ne11inlereue della collel11vil6, come già nel novembre 38, anche contro 1 conon1 della Chiese slessa. Che ciò s,a bene o mate non 11enlra nello di1,cuuione dirò cos, lecmca deli argomento. F,n qui 1.occo,do. l>ove 1,orge 11d1nid10 i sul ler• reno scienlitico. nel quale non esislono, ne p,enda olio il camerata Del Bo, nu:ionot.1111 pod1color1 da dare a questo o quel problema. la sterili.uozione non può ouu• mere alcun aspello " italiano», pe1chè tulli 911 uomini, ilahani o non, hanno ugu.sle di• ritto alla vila ed alle sue esigenze, o uguali rilultanze, se megho si vuo1e, di uon1e a cerle loro limiloz1oni. Nè eniro in questione 11 c•rallere mediterraneo-romeno della no• stra genie, ecc., perch• se questa denuncia, come d~nuncia, delle tare che non perdonono, lal quale come la gente germanica, o sauone, o celtica, ecc., mediterranea o non, deve enere 1leriliu:ala se si giunge a uconoscere la necessità . fisiologico di loie p1ovved1mento. 2) Che l'eu1ditarietà in patologia sio un proolemo tull'altro che risolto e convincente non è esatto. E le leggi di Mendelr E l'eu• genico1 E la comprovolo lrasmintbi1ilà di 1are ereditarie o degenerative oflroverso i cromosomi1 E la pure comprovala lrosmiui• bililà dei carotieri, e quindi delle loro psi• chiche. grozie allo correlozione ho psiche e sistemo nervoso ed endocrinor E gli ultimi 30 dali sui gruppi sanguigna Che più si vuole per atle,more che /°ereditarietà esistei Che ena pona subire da parie deff ambiente ed incroci, variai.ioni, modilicazioni, perfino risanamenti, non ci outorizza od escludere la immanenio di una verità, che • una delle conquiste più fulgide della scienzo medico contemporanea. lo non sono un feticcio di questa scienza per ciò che riguarda certa sua efficacia terapeutica; ma lo sono per la sintomologio ed in genere per il progreuo ,n allo netla ricerca delle cause. Se è vero che in medicolog1a lo terapia è in nello svantaggio sulla smlomologia, è anche vero che se mai questo è un motivo di più, forse 11 più drammolicomenle decisivo, per spin• ge,ci a certi provvedimenti drocon1ani. len. go I ricordare al Del Bo e quindi ai lettori del Questionario che le leggi noziste sulle ta,e e1edilorie e degenerative poggiano su doli ed elementi controllali da quella scienze che, lroppo spesso ed a torlo, si svaluta collt1 mania dello relolivilà. Non sono quindi quelle leggi dettale dal puro lonalismo politico o ,a.uiole e varale magari senza il nulla osto scientifico. 3) Il Del Bo ho lutto I' oria, se bene iolerprelo il suo pano che dice: • escludo le pochinime malattie ereditarie che si comportano con carotiere receuivo • di ere• de,e c:he lo receuività sia un corollere de• tinili,..omente regrenivo delle lare receuive ... No. Gli richiamo l'atlenzione, e con lui la rithiomo ai lettori, sul follo che lt1 receuività • una qualità per lo quale un coraUe,e, in presenza di un altro dominenle, cede per cosi dire, il pano e si nasconde. Non ado-- pero questi termini poco scientilici a co~o, mo per rendere più immediato, con ìmms• gini comuni, l'intendimento della vera na• Iure della ,eceuivilà. Cioè, il carattere re• cenivo • pronto a riapparire allo prima o:- cosione, e magori con novella forzo e vitai• lità, per cui divento col fallo del riapparire, domìnanle in quel cuo. Solta insomma uni. o più generai.ioni (scmprochè in presenu d1 corolleri dominanti, nell'incrocio) per ri• comparire nei discendeoli più o meoo lon• Ioni. E questa sua natura, dirò cosi limido e sollerrooea, è più inlido perch• sfugge alla lotta medico sia per la dillicollà dell-_ ouervazioni su lorga ed unilorme scala. sia per l'imponibilità lalvolto di colpirlo. Co• munque, recenivo o dominante, un carattere (e quindi un morbo} è pur sempre ere• dilario. Ciò beste a non discriminarli Ira loro ed o non farci pascere d'illusione sullo re• ceuività. 4) Il Del Bo occenno, Ira i mt1li sociali, alla tubercolosi. Non è questa. ormai, che desio le maggiori preoccupozioni per la scienze medica, perchè molti studi hanno potlalo alla conclusione che questo morbo, già così terribile, non sio nemmeno più ere-- dil.,rio. Egli ovrebbe invece dovuto preoccuparsi della sifilide, che ò lo modre dei più gravi e ..cf.illicili morbi, dal c•nc,o alle atrofie, dalle paresi alle paralisi, dallo po.uia ai molteplici casi neuropsichiolrici, di fronte ai quali la medicologio è prenocch• impo-- lenle. Quindi, quando il Der Bo conclude: • come per la tubercolosi così per le t1lhe molattie sociali ... dimostro biasimevole leg• gereua n (mi perdoni lo franchena do lui stesso provocala, e che l'importanza del pro• bleme mi spinge od avere) impreparazione, controslonle con la maturità altrove nel suo scritto dimoslrota. Gli richiamo, pertanto, la ellcnziooe anche sul fallo che, ad esempio, sifilide e lue sono tonti di moli 1oocia1iben più gravi ed inguaribili della tubercolosi d.s lui preso a modello di questo cotegori.s d1 morbi. S) l'ambiente non è la .. causo determi• nante,. dello svilupparsi di ge,mi eredilori. E' follore concomitante e non determinante. E' inlalli concomitanle con gli incroci, con il compòrlamenlo dei caralleri receuivi e dominonti e con le naturali possibilità coshlu• zionali. Nello stesso ambiente non si comportano lutti ad un modo quei germi eredi• i,ari, come avverrebbe indubbiamente se esso ambiente Ione dello sviluppo di quelli ., de• terminante 11, Rendo, per alho, giu,tizia al camerata Del Bo. quaodo egli, affermondo non poter ooi disgiungere il concetto di rozzo do quello di ambiente, auspica una politica anche quolitotiva operoote sul costume, sull'educazione fisica, morale e spor• liva, e concretantesi in un compleno di prov• videnze alle e "creare un ambiente eugenico tale da elimioare o almeno limilore lare ritenute eredilorie ». Con queste chiorificazioni ritengo d'over sgomberalo ,1 lerreno do quolche pericolo,o equivoco teientifico, e spero che il came. raia Del Bo non me ne voglio se ho creduto raddrizuue qualche sua conclusione. lo spirito che lutti ci anima i quello di apportare quolcoia allo divulgazione dei problemi rOI• ziali che in Italia hanno ancor tanto bisogoo di euere volgarinoti ... L.s ca,,'.,e,alo Eleonora Vill•nl scrive una nolo di risposto olla lelleta di Calugi su • euritmie femminile•: ,. Sorei gtala - ello dice - al cemerale Calugi, ,·egli volesse chiorire, spiegondole concretomenle ed esaurieolemenle, alcune ,ue idee sul sesso femminile; le quali mi son parse di colore 01cuto. Essendo parie in causa, come donna, cr,;do di everne pieno diritto. 1) In che cosa quella mor.slità che linoro ha retto lo 1ocieldl ed in gran parie ancora forlunetamenle la regge è sciocca e v!tcuo? E perchè sono auurdi i boluordi da ena op• posti .stia libertà dei costumi e dei senlimenlit (Poichè sa,emo almeno d'accordo sul coocetto che ogni moralità lende a questa limilozione). 2) Perchè dov,emo ando,e ammirando lo anliquolo seno debo!e sol!o le com~oe di vetro nei musei d'anolomia a,tislicaf Che significar 3) Che significa vilo ìniensa t. cosciente. meote vinut<1 minuto per minutof 4) Ou-,le elica. quale pedagogia, quale eugeoelica indico allo donna la vita dei mu-
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