La Difesa della Razza - anno V - n. 6 - 20 gennaio 1942

~11l•llo. è ii pardo ~ian-rà in· ,ieme al <·apretto: il , itello. il leone e la J>ttorella saranno unili. l' un r,iccolo fanciullo :-a• r:'t loro pa~tore. Il \Ìte:10 e l'or~o anderanno ai medesimi 1,ascoli; i loro parli ~taranno inèieme a gia«re: e come il bur mangerà paglia il leont'. t ,-dlt'rzerà il fanciul:o di lalle alla bue~ di un aspide. e a1>pe. na divezzalo mdleri Ja mano nrlla 1ana del hasilisco. Egli• 110 non faranno male. nè ucci• deranno il mio monte santo: perchè la giustizia del Signore riempie la terra come le acque riempiono il mare> (Capo Xl. , . i.9t D'altra parte. 1-saia crede alla prossima reali:u:a1.ione di tutte le riforme mo• mli e ,;ociali alle a salvare Israele e a stabilirne l'egen1011ia !u tuni i popoli della ter• ra: secondo il suo concetto pro. fetico lo .scopo di lah,,eh è l'e• ducazione morale d'Israele per formarne un popolo santo, adatto a rar trionrare la giusti• zia 11elmondo. E se t'Ontro l'av H•ulv 1ldla ~iu•ti,t:ia in..;orgonu è si oppongono i ricchi. i ,:ran. (li proprietari. i mondani; il proft'la grida con1ro di essi 111 nome del Signore degli eserdti IJalHeh Sabaoll1): e: Guai a \OÌ che aggiungete cai'a a Ca.58.. e podere a podere. finchC luogo rimanga: abi1erele forse \Oi soli in mezzo alla terra? e: Guai a voi. che vi alzate di buon mattino a ubbriacar- \"i e a sbevazzare ìnsino a sera. che mischiale celra e lira e timballo e tromba e vino nei vostri conviti ... > tCapo V, ,·eu. 8. 11. 121. e Guai a coloro che formano leggi inique. e scrh•ono a tutla pO$Sa leggi iniql•e. e Affin di opprimere in giu• dizio i poveri e di soverchiare i piccoli del popol mio, per far lor preda :e ,·eclove. e sac· cheggiare i pupilli> (Capo X. V. l, 2). Naturalmente anche i disce• poli giudaizzanti di Crislo cOrl• dividevano le speran:r.e terrene clu- in Giude-a gj ripone, anu nella rholuzio11t' me,-.iauie.1: 11t•I Vangelo di S. Luca. :-i le~- ie al C-a1>0V. ,e~t'llo 69. In prorezia di Zaccaria. i11 cui Ge,.U è coui'ideralu come eolui che <n rehbe redenlO il popolo daJ;a -.en illl politica degli èlrttnìeri.J: a, rebht> fonduto m1 rt>gno ,cnza fin('. \la al ca,,. I. \e~euo <1 degli <\ui degli •\· 1>0-.toli. i'i h·i1t.e che. a,endn i di~poli <lomandato a Ge,ll ,e era \·enuto per ren,lert· il re~110 ad l.;.rat•le. Egli :-i limira a ri;;pondt'rc e, a,;i, amenh•: e: l\on :-i appartiene a ,oi di ~111,erei 1empi t' i momenti. i quali il Padre ha ritenuto in poter -"li" >. NC.del resto. man. cano moti, i ;i;ufficil'nli per ri• tenere che Gesù non accol~e nel ~uo 1,iano me,;i;ianiro l"e• lt:men10 po;i,ico; haMerà cìla• re a qut-510 propo,,ito il Sermone :-olla Montagna, in cui il Cristo dà 1111 ~ignificato per• fe111111u'11le e rigidame11te mistico al regno di Dio, e la noia mii'-tica , i vibra 1anlo potente da smenlire coloro che a,,reb• hero J>olulo accusare Gesl1 di tendenze politiche. storpiando, ne l'in,,egnamenlo spiritualisla con interprelazioni rirnluzio. narie e terrene. L'anima di Ce- ,.u. spaziandosi in ideali \"&· stissimi. tro,•a greuo il programma deì cospiratori poi iiici: al capitolo V del suo notissimo ,·olume e Il µroces.so di Gesù>. il Hosadi afferma f.!;iui'tamente che il Cristo non •·ompeteva per il potere poli• :1co. e che quindi tulla l'origi• nalità di Gesù in relazione 3ll0 Stato. consiste nel renderé gli uni indìfferenti a subire. gli ahri a esercitare la po1es1à ci• \•ile. Pertanlo Giuda di Herioth che potrebbe eMere magari Giuda di Gamala deuo il Gau• lonita, o qualche altro giudeo insorto contro la dominazione romana, rappresenta l'eterna opposizione dello spirito pura. mentemenle ebraico. auaccato alla terra, imprigionalo dentro le istituzioni sue e le sue tra• dizioni. contro il misticismo trascendentale del martire ga• lileo e dei suoi insegnamenti religiosi e morali, che staccano l'umanilà dalla terra. dal di qua di Giuda e ripongono il destino umano nella visione del mondo del di là. E' d1111cp1f1u:ori dul ►hio chr la t·u111;e1.ioru- ,-pirihmli;;ta dd \le:i."i.J t' di•I me=iani..;mo non era condi, i~a dalla ma,;..sa inie• ra rl'l,rarll', ma re:-ta,a la ere• cle11zailellt· pili elette intt·lli• ge111.c: il popolo dtt\ft un .,i~ni. /iculQ 11wrrrit1l1• allt> :-1,er,rn1e me,i<ianiche. E que5to mi-.<""u• ~lio dì Crt'd(•111.e rcliiio::e t' di intere,:;:lòipoli1ici t• :-ociali fht' ,a sollo il ,,ome di mt"',,i,111i· :-mo. affa~cina ancora ai no• ,-1ri giorni rebraìi-1vo: hai'terll citure. come e..-;.emµio. i ~emiti dt'll,1 Hu.-,-ia zarista. l.'immi~razione degli [hrt"Ì i11 l{u&!in ri,,ale ai tempi ddlu caduta de1;·1m1H.-ro Homano: iu quell'e11oca. t.'"3~i èi spar~l'T0 1.cr la Grrmania. e (li là 1u-ll.1 Polonia. Quundo. nèl 1761. i-0110 l'impero di Caterina 11. la Polonia ,emH' unila alla Hus~i11. ~li Ebrt:"i paS.!larono (la <1uella in quesla. n1a furono ratti <:egno 3 per.secu:tioni da parte del J>Opo:o minuto. e an• che alloro. dovettero fu~gire per aH•r .saha la ,ita. Succr" !'i\'ame111e Alessandro I che li proteggt'\8. ten!O di mrltere al sicuro i giudei. limitando il b. ro permesso di residenza alle Provincie meridionali ed :1 quelle di ponenle. do\e l':,.si diedero incrt'mento. iteeondo il solito. al commt:rcio delle grandi citlà come Ode!>sa e l\i• colaieff. Le cose mutarono 1>trò d'indirizzo con >\le,;i,sar1• dro lii: ai suoi tempi si ini· ziò quella inutile e- diirnmana serie di peN!ecuzioni e di $!fil• ,.-;-i. che produt1:,ero i fatti cli Kiscinf'ff. di YomcL di Gito• mir. Allora. le stragi di Ebrei

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