La Difesa della Razza - anno V - n. 6 - 20 gennaio 1942

Scen• di un,1 commedi,1 del : H,1blm• », Il teatro gludalc:o. c~sari11111>, {Lrhino, .\rch. Xul.). b,ptra1,t a questo principio. l'1hit11d1ue di n,.,nh:nere un hanco cbri:o 1>1.·r scn·iz o ;mb-- hlico si mantenut nelle città marchi1òane J>i,:r viii di tre secoli. >Jdla dc\"01111:ionc dello ~lato d'l;rhinu alla Chiesa. ira le altre grazie chc le cit1.à del ducato chiesero ad l.Jrhano \"lii. uua di esse, Cagli, domandò prim;1 di tutto il p.:-rn11.:sso che e nella eiuà i:i,otesl)Cro starc un chreo banchiere per so,·nnire i lJO,·cri della città nei loro bisogni. imprestando denari, dietro pegni di ogni natura>, Ma aJ)<'"rtoin apparenta J)('r i p0,·eri. il banco strvi\"a ai mercanti, ai nol>'li 1•roprictari, al comune e più di tutto al 1,rincipc stc!so: e mentre quelli "i attingc,ano modestamente nella forma 1>iùgra'"osa del prestito sul 1,cgno. questi ,·i ricorre,·ano per somme più forti che ~nh·ano il più delle \'olte per le loro losche im1>re-sc. ESOSI INTERESSI Gli imen.•ssi per J)O\•eri. sia 11d comune di Urbino che in quello di Fano, erano nienle P'>' po" di meno che del 37 per tento, ed a\'C\'ano prt'SO il monopolio del wcstito in città, ed erano riusciti a carpire al signore del luogo il permesso di abitare in qualunque parte di essa. Per questa condizione pri\'ilegia,a, attorno al banchiere, cht face\'a quasi Jc parti dtl cpatrooo », si anda,·ano racc~ glicndo a poco a J)OCO ahre famiglie di chrei c si formarono rosì le prime comu-- 11ità marchi(6<me: quella di Fano a\'e\'3 ~•à ra~~11111t11 1 1 1111el h mpo Ll,\!-, :mim\'. c,ira pm\111::-tor1ll·1antc, e ll1 y,.').i qu\ll.1 tli Lrhino. e numero~ do1·(•1·:t_no già essere in quell'evoca le comuu;tà di .\ncoua, di Sinigallia e di Pesan1. ~la ne1,purc quegli :111111 furono J'eti dell'oro l)l'r ,1tli ebrei m:trchigiani : l"odio popolare, per quanto co111pn'sSO,era sc:n~ pre \'i, 0 COlllro di l(iru e d1 (IUando in quando scoppia\'a in a1~rte sommosse che fini\·an() col s.-iccheggio delle loro case e tic; loro banchi, e rdath·a fuga tl:a una località di\'enuta ormai poco sicura; lii una di quelle cacciate agli ebrei, an-enuta nel 1295, si conser\'ano i documenti in :\lon1egiorgio; nè dO\'C1tero essere immuni da tale pericolo nei secoli 1><>steriorjle comun·tà di Ancona, Urbino, Pesaro e Fano; ad Ancona nel 1427 il popolo cd il Senato infen·orati dalle prediche di Fra Ja• CO))() di ).lontcgrandonc - San G;aet1mo delle ).!arche - ne seguinno il consiglio di scostarsi dagli israeliti e li obbligarono ad ahitar tuUi nella Via dei Giudei. Qualche sommossa popolare contro di loro era a,•\'enuta negli stessi anni ad Urhino cd a Pesaro da do,·c partirono uri 1433 alcune famiglie di ebrei, -o: per cag:onc di robamcnti e mali portamenti fatti in quel tempo contro i giudei nella città >. Nè valsero le garanzie che il co-- munc faceva ai banchieri giudei, e le sommosse popolari si ripeterono nel 1452 obbligando alcune famiglie ebree ad abbandonare la città t' vendere i pochi beni Sia• bili rimastigli e per le 110\'ità seguile in quella !erra>. ROTELLA E BERRETTOGIALLO ~chhene nella maggior JMrtc della littà le ahitazionj degli cbn·i fossero ancora spars(• 1:,crtulle le contrade, pure il distacco tra loro e gli altri Rbitanti andava facendosi sempre 1)iì1 manifesto tanto che qualche comune cominciò fin dalla seconda metà tlel secolo X V a.d im1M>rrcagli ebrei maschi il segno famoso della rorclla, o, come quello di Urbino, il berretto giallo. :\la gli ebrei marchigiani per tttt• to il corso dei secoli XIV e XV non do-- ,·ettero lottare contro le persecuz.ioni po1:,olari e politiche, ma vissero per lo piìi nella posizione di gente infc-riore, tollerati per il loro piccolo numero e per la protezione assicurata dall'ehrco prestatore, del quale quasi ,·i,·e,·ano all'ombra. Fu soltalllo \'erso la fine del •~oo. <lopo le famose cacciate <lallRSpagna e dal Portogallo, quando cominciò in tutta ltafa la grande immigrazione degli ebrei fuggitivi e si mohiplicò pur nelle ~larchc. che si iniziò anche J)Cr gli ebrei marchiriiani l"èra dcli\' leggi proibiti,•e ed il loro bando dalla \·ita pubblica. A ,·ohe chiamati ad assoh·erc uua importante funzione sociale, a ,·ohe solo tollerati, mai seppero attirarsi la simpatia della città in cui \':vc,·ano: ostinatamente trincerati entro il loro feroce razz;smo cercarono solo il loro guadagno, a qualunque costo; e le immancabili reazioni se · le sono tutte mcrilatamente guadagnate_ UMBERTO SORITI

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