Un• <:oppi• di tipici giudei pola«hi. tui:g1 l'rh;1n J.I ,t prl·~u1t;,r~, , hu l"-·r ~111stific.1rsi <l1 nuu :\\'Cr pa~.c1toal lt"..uriere ddla marca la p,cna di cc.:nto h,>rim ,l'oro loro comminata e quad non soh l'• r:rnt collutam si,·e suhscindinm tkhitum (l'n <lebit:un Cammcrc A1>0stolice pron111ie :'llarchic •• dichiara\'a che gli ebrei d1 Fanu non ·erano tenuti a pagare alcuna ;.:-ra\'t'Ua alla Camera .\1>0stolica per ,.,_ J.:'Orc dei privilegi e bolle pon1if1cic concesse ai ;\lalatesta. Era naturalissimo che a,·,·cmssc così: ~ il bisogno dei banchieri ebrei era sentito nei magg:ori centri economici d' Itali:,, esso do\'Cva essere tanto più vivo nel- \l. piccole cittadine della Marca. do\'e l'e• conomia era rimasta sempre vre,·alcntcmente agricola e non si era mai s,·ilu1..,. pato un celo veramente ricco di mercanti e d'industriali. Assai presto quindi incontriamo in quella città ebrei in co11dizio11c pri"ilegiata: una fiorente colonia ebraica esisteva a Montegiorgio fin dai primi decenni del secolo X111. e cola in un tempo in cui non erano estesi ntj piccoli comuni gli usi rcstritti\·i delle Corporazioni. cscrci[a\·ano liberamente l'indu· ,..tric del lino, della lana e della concia delll· pelli. Fin dagli s1cssi anni si conserrn.nu tracce di ebrei in J<cc;1n.ui <lme fiorì, uel secolo Xlii, il Rahhino '.\lenachcm, morto nel 12<)0. A Fano si tro\·ano già nel 1332 cd ,wc- ,·ano in mano tutto il p1cc,olo e grande commercio della cìtt:\. cd erano di\·entati tanto ricchi <la poter prestare milk ducati a Galeazzo '.\lalatcsta per racquisto di S. Sepolcro.: scpl)('ro anxi cauivarsi con c1uesto ed altri prestiti, la simpatia dd si- )!'llorc del lungo, tanto che nel IJbi '.\tesser Cortesia de Lambutazzi di Bologna ,·ic..rio di F.ino r,er G:1:leauo ;\lalatc~la, ordinando lo sfratto di tutti gli eretici. facc,·a eccexione per gli ebrei. La loro inOucnu crebbe 1anto che sul princip:o del '400 non si era comune delle ;\larche, 1,er quanto piccolo, che non ospitasse almeno uu paio di ehrci prestatori. 11 Lo?marzo 14.B la contessa Giovanna dei Brnncaleoni stipula,·a un contratto con alcuni chrci di S. Angelo in Vado, con una formula che vediamo ripetuta in molli dei capitoli contemporanei: e i1a quod ho· mines et persone dc dic1a terra Sancci . \nKeii in \'a<lo l't eius ";cariatus et districtus haber<,•possi111onum:: suscidium eis ne•
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