La Difesa della Razza - anno V - n. 5 - 5 gennaio 1942

liani, t,a i quali spero non ci sia ancora alcun castralo, noi 1tahan1 dovremmo sollecit•re e loll,mue un complesso di mor111,- cuioni lot•lita,io, imposloc1 dalle nostr• povellà e dalla nostra mancanu, d-in111•l1va1 la riccheu• oppa,e quindi condizione es1enzfale per la grandeua di una n&1ione, per lo svuuppo d1 une rana civ11e, Non m1 si venga a dtre che le razze più profiliche sono speuo le più povere (giapponese, nasa, ecc.), perchè ogni razza Cl un organismo a sè con speciali esigenze ~d esenzioni: i contadini giapponesi vestono ancora, quando si vestono, con tegumenti d, rad1c1 e di toglie: lo nostra rozza già hecenfanni prima del Cristo vestivo con liloti-tessuticolorati di lana; il giapponese mangia pesce e ,tso, noi mangiamo pane e beviamo vino da !temila anni. Scienziati sorti doUo nostra roua, artisti sorti dalla nostre r,uu hanno immensamente arricchilo il nostro pahimonio spiriluole, moltiplicando le no,tre esigenze lpirituali e meleriali; hanno modificalo la nostra rane Che gill in essi esprimeva i! suo bisogno di miglioramE.nlo e d1 rinnovamen10 in gene,e. Siccome per6 ,e condizioni non hanno pe1meuo d1 soddis1are ta11 bisogni, cioè di vivera sanamente, la roua si e, per co,ì dire, ammalala e della ma1ollio vea,omo i sintomi nei disordini lamentali dal Migollo. Il buon medico cerca si di alleviara i sinlorni prescrivendo diete particolari e rigorose, mo ,aggiunge il iuo scopo solo togliendo lo causo dello molottt.,, 1., qu.,le poi «:ornpore do sè (più o meno completamente). Nel presente caso i sintomi sono quelli del poco omore ollo fomiglio, che si monileslano in quasi lulle le categorie. Ora io dico, e penso a me: qu.,ndo un uomo normale si sposo e, in genere, quando compie 1,1t'I .allo ,mporl&nt~ aella v110, guarda al tuluro. Il motrimonio è il f&llo che determin& il futuro di un individuo, non solo perchè lo lega per tulle la vita alla persone ornalo (fr•se cara ai conferenzieri e trequen1t;1 sui giornali delle Donne d1 A. C.) mo specialmente perchè gli promette i figli che sono il futuro dello sua come e un'allivilà educativa che costituirà il luluro dell'anima iU&. Il matrimonio è un alto di orgogliosa fiducia in u\ (primo che nella provvidenza), perchè l'uomo riconosce ,n se la copocito C11 reggere in tutli i modi una femigtio e si tilìene degno di avere nei suoi tigli delle copie di se (ogni padre non vede che sè sleuo nei suoi 119li. Oro, in una società ben p&llinale come I& vagheggio il Migollo, in cui il fuluro non presento oi n,uciluri che dei doveri (il nostro camerata non porlo che di doveri), i quali ognoro l'accompagne- ,onno come in un immane convE.nlo, dove ogni uomo dovrebbe andar d'accordo con gti altri, quole sogno deve nutrire per i figli un uomo che vede già per sè ogni sogno reso imponibile! Come molli altri problemi secondori, anche quello lotole della bonifico dell& rou:a polrà risolversi soltanto medionle e dopo la villoria, Tutti gl'itolioni devono convinceui, che per la,e dell'Italia una potenze imperiale, occotre non solo vincere la guerre m. anche lo sforzo (in parte contemporaneo, in parie succeuivo) per l'altreuomenlo induslriole dello madrepahio, cioè bisogna guodognare miliardi, molli miliardi con il lavoro e l'illuminalo risparmio. Ricordiamo ciò che dine un patriolo dell'llalia riunito: oc Un uomo povero pu6 enere gronde: un popolo povero mai», Nella polemica pro e contro lo slerilinozione interviene Manlmlll,no Uda, di Ca• gllarl, con lo scritto che qui oppresso riporliemo: oc Voglio intervenire nello inlereuante polemica condotto dal oc Questionario» pro e contro la sterilizuizione, Il camerata Vouelli, ho posto il quesito H non Ione opportuno introdurre l'obbligo delle sterilizzazione su gli individui taroli che. p,oc,eando, compromellerebbero lo senità dello rozza. Risponde il camerata Fo- , longo che un simile provvedimento, in cont,,u10 con le vedute cristiane, potrebbe sollevare lo <1isopprove11one ae11a chiesa, e propone quindi una so1uz1one d, compromcuo. Non consento innonzilutlo col cameralo Folango quendo questi dice, o proposito delle attribuzioni dello Staio e dello Chiesa, che preoccupa1ione dello Staio è quello di lulelore i suoi fini sociali: sanità dello rana, soldeuo dell'istituto matrimoniale, ecc., intendendo nel senso che allo Staio· spella soltanto il compilo di far osservare lo legge, di imporre cioè oll'uomo un CO• ilume di vito con lo costrizione, Oueslo è vero per qualunque altro Stelo che non sio il nostro: lo Stolo Foscisla è Staio etico ed ho fini ideali. Ci6 che distingue il Fucismc da tulle le teorie o olluolità politiche, ci6 che rappresenta lo suo vera originalità è q.ueslo: la suo eticità. Non potrebbe perciò questo Slolo accettare, sollo il pretesto spirituale, nenun treno o con,iglio al proprio agire da qualunque parie vengo: la ragion d'enere e le giustilicozionè morale di ogni suo otto la trovo in sè steno quale giure e quale elica. Non credo perciò s'abbia a temere uno levota di scudi ecde• siaslice contro un provvedimento, sia pure coercitivo, che foue ritenuto neceno110 a salvaguordore l'integrità della razze. E del reslo tale disapprovorione non potrebbe muovere dalle gerarchie della Chiesa chè, con l'Accordo del laterano, le relazioni tre lo Staio Fasciste e lo Chiesa Cattolico, sono quelle di due Steli sovrani rispettosi ognuno della politica interna dell'altro. Dopo questo necessarie p,emeno, peno ad esaminare la soluzione suggerila do! camerolo Folanga. Egli dice di 1oscior le scel• la al promesso sposo torolo Ira la sterilizzazione od il divieto di contrarre matrimonio: se lo sposando rifiutane di farsi sleriliuare non potrebbe sposare, Sia bene: ma resto il fallo che con unioni illegittime, polrel:,be egualmente mettere el mondo dei 11gli tara• li, Se invece ti promeno sposo acconsente ad enere sieri/inalo può andare senlamen. te all'ollare. Ed a quale scopoJ Ci sembra cne II cuo d1 due individui che si sposano per capriccio o lussuria, sonio Il line vero del matrimonio: la procreazione, sie condannabile della Chiesa non meno di qualunque ollra t.venluolilà. Perchè la moderno tecnica delle sterilizzazione creo soltanto degli inlecondi, mentre l'istinto e le potenza senuali vengono conservali intatti, e quin• di, camerata Vanelli, le possibilità erotiche degli irw;iividui sarebbero abbostonzo bene custodite. E l'immoralità degli individui che, resi statili, verrebbero proprio per questo loro qualità, ricercali doll'oltro seno, è uno dei lati negativi dello sleriliuazione. Perchè sono anche contro la lesi del cemerolo Vosselli. DiJ:ettore rHpo~bile : TELESIO lNTEBLANDI Mo ammettiamo per un i!tante che la slerilinozione obbligolorie si realini. « Secon• do il computo del Fischer - oggi torse il più gronde ranista e studioso ai eugenie& - do 2 o 3 mila anni occorrerebebro per ridurre lo proporzione dei delic1enti do 1 per 1000 o 1 per 10.000, mediante 1· arresto della toro rip,odulione •· (Vedi G. Me,. chiori nallo oc Difese della Razzo• del 20 luglio XVIII), Non si costruisce per il presenle, mo per t avvenire: giusto. Si consenta perO di credere eh"' nello stesso lasso di tempo v1 sie staia uno discreto percentuale di degene,eu; perchCI come un individuo miglioro pu6 anche peggiorare. E poi le tare non s1 propagano so11onlo per 11li&1ione o per allo seuuo1e. Bisognerebbe sopprimere del tullo gii individui la,eli; ma resterebbe la degenerazione. ~ pa,che gli ind1v1dui non degE.nerauero si dovrebbe controllore shel• lamente non solo lo loro nascilo, ma soproftutto 1a loro vite materiate (ahmenlo11one, lavoro tisico, ecc}, ed anche quello spirituale (studi, etfalli, ecc.), chè uno tara fisico può ben derivare do uno taro spi,iluale. Ma questo controllo è un'utopia. Ed orriviomo pure, con la più gronde buono volontà, allo stato in cui tulh siano sani. E con ci6l crederemmo d'aver migliorala lo razzer d'averlo falla degna delle sue lradizionil d'averle doto lo tona creolrice per !"avvenire? Rane, secondo il concetto loscislo, non è soltanto corpo: è anche spirito. Ed, ambe• due vanno contemporaneamente polenziali. Di Ironie ai mediocri risulloh che 11 otterrebbero con 1., costrizione, cerlomenfe maggiori quelli che dorà le penuaiione. Occorre nel campo deh eugenica, come in ogni oltre o!livilll loscisla, educere il popolo al sentimento dei suoi doveri verso 10 comuni• là. Non è chi onistendo ad un seggio sportivo in uno stod,o o ed una eserciloz1one in pieno darmi, non risconhi i grandi progr~n1 tolti in veni anni d1 Fascismo, dolla r.izo italiana. Con uno buono propagando eugenico si otlerr6 ancora di p1U e 11 evite,a di menomare la libertà individuale per un peccato che potrebbe anche non user commeno, e non che e già stato commes- ,o com'è per la sanzione legale. Nè vole un paragone con !"obbligo del serv,zio milil•re: questo non ha c&rattere di santione, e tiene impegnato il cillodino per un tempo limilalo, a servitio del supremo bene delta Patria che è lo spirito eterno dello r&ua; mentre la slerilinotione lo priverabbe per lutto lo vilo di uno dei suoi più sacri dirati in viste di un sicuro miglioramento esclusivamente fisico della rozza. Agiamo dunque con tulle le nostre forze sul sentimento del popolo, che è ben grande, e potremo domani coniare in ogni coso su tulle le energie coscienti dello noslro re:ua, che lo Staio Fa~cista non vuole essere uno macchina composta di automi; mo un organismo vitale crealo e sostenuto da uomini, da coscienze capaci di immolarsi per l'Ideo. Il sano e il malato, il buono e il coltivo. il bene e il mole non sono qualcosa di aslrollo, me vengono de noi sleni creoli ed è fatate che esistono perch6 altrimenti cesserebbe il dramma della vile. Si lolla per non lasciarsi opprimere del mole e per vincerlo, ed ener pronti a lottare ancora od un suo nuovc,..enolto, Chè il ricorso del mole e le lolla contro di lui sono eterni; e sono più vivi negli uomini di genio e nelle ,due supenori ». ~:i:::!'tpalori: Società Anonima Istituto Romano di Arti Grafiche di Tumminelh & C. Citt6 Universitaria • Roano:

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