La Difesa della Razza - anno V - n. 5 - 5 gennaio 1942

questionario Acconlo olla polemiu pio e conlro lo siermn.i1u:1one, che continua ad appau1ona- ,e i coH<1bora1ori Oe• no,ho .. Ouestionorio .., se ne sia accendendo un ailta, non meno inle1en;,n1e, provocau, da una noia del come,au1 W'aoreoo "-•lugi ~•ppa,u, H11 "· •• deu Anno 1VJ c,,ca ., 1e1.1.,. m,., 1emmin11e ... Ecco quel che scw,e ,n prvp<h1,v ,. c.,,,_ raia VuseUI: • 11problema dell'educai.ione della donna non è cose tanto semplice de rbolvers, o inquadrarsi in una frase più o meno rispondente a perlicoleri inclinazioni di questi e di quegli. Voglio dire che un allenta enervazione sui molteplici aspetti dell'animo femminile è le premen• tondemenlale a qualsiasi ìmposl.uione del problema. E per quello che le donna reppruenta nella vile dell'uomo e nello sviluppo della società; per la parie ch'ena prende 1111 evoluzione delle forme di vita e aegli ideati nostri, merita un·attenzione, una considerazione, uno studio che non si può cerio riconoscere in certe atlermoz:ioni, diciamo pure alquanto superficiali, che di quando m quando si leggono or qui or là sulla donna e la sua personalità. Qui giova auai pili buttare la m~nchera, sia eue di inutile adulaiione verso il bei seno, sie di troppa soggettività nei suoi riguardi. Quando il camerale Walfre-do Calugi allerma: a noi piace la donna moderna (sia pure con le riserve formulate di non confondere questo termine con l'immorale e l'osceno; e ci mancherebbe anche questo; ni bisogna pauare dal moderno all'osceno con lenta disinvolture}; e pi\! oltre precise che per moderno va inteso « vile intensa coscientemente viuule minuto per minuto•• e .. vile dei muscoli che si tendono virilmente ei pili disparati sforz:i •; quando egli afferma lutto ciò, io non pono a,tenum1 dall'avvertirlo di andar adagio su queste via. Ha egli veramente avuto· agio di studiare allenlamenle l'animo femminile? E lo ha coscienziosamente studialo nei molteplici suoi atteggiamenti? Voglio ougurarmi ch'egli abbia affermalo quei concetti solo per soverchio ottimismo sul problema. In realtà non c'è une • evolu1ione della donne che corra verso i pili alti ideali •• pel semplice motivo che le nostre donne, le donne di questa nostra grande, nobile, adorabile Italia, hanno sempre coUivalo ed insegnato i più elfi ideali. Che cosa furono le madri del nostro Risorgimento? Le eroiche, mule portatrici di dolori acerbi per le nostra unità e la nostra re,urreiioner Quali sarebbero, poi, gli « auurdi boluardi di uno sciocca quanto vacua moralità" che la donna moderna avrebbe abballulir Insomma, scrutiamoci un po' al fondo; raschiamo le nostre coscien1e per bene, confeniamo II noi stessi, o omerale Calugi, che in verità gli uomini (ma non i padri) se guardano la donna moderna con particolare simpatfa è perchè troppo speno altri stimoli li sospingono nel loro infimo a questa ammiraiione. A me pare, e non solo a me, che siamo troppo so."ente portali all'e,ageraiione in un cam30 po tanto delicato. Se i bello a veder5i una 1quad1a di ginnaste non e dello che sia aderente all'animo femminile, di cui noi dobbiamo preoccuparci se vogliamo migliorare la rau:a nel suo tisico e nel suo morale, • la vita dei muscoli che si tendono virilmente ai piU disparati sfor,i ... Vita di muscoli? Oi1puali 1forz:i1 e perciò non c'è più elisia? E perciò te donne moderne sarebbero pronte o subire con stoicismo qualsiasi dolore? E prime di noi non hanno subito con stoicismo crudi dolori le nostre mamme. le nostre nonne, le nostre ave? E' lo spirito, è il co,tume, è l'animo femminile che deve euere la cura fondamentale d'ogni nostro sforzo rivolto all'educazione delle donna; non disgiunta questa da una saggia, dosale, opportuna educaiione fisica. Ecco la ve1ilà, o camerata, a mio avviso. Guardiamoci dal cadere in certi luoghi ~~:~~~i ~u~~~P~,~~~~~ ~~~:i:ia:i~~=;ia7e~ A meno che noi non ci prefiggiamo di ollevare une rana di amauoni. Credi pure, o camerale, che queste mie noie sono dettate da mille piccole onervaiioni sull'animo della donna, e sono lungi dal voler avere un carallere di conlraddi1ione. Se, del reslo, aveni a mia volte sbaglialo od esagerato, la polemica è aperta II chiunque, ed un dibattilo in materia risulterebbe anai proficuo ... &~ della, ,.a~a, Il camerata Glunl Stu1nletl, di Parma, del 9uate abbiamo pubblicalo già uno scritto, rnponde alla lunga noia di Mlgotto sulla bonifica della ,aua. Ecco quel che ,crive Stranieri: u Mi euocio al camerate Migollo, ., Questionario• del S dic., per deplorore i malanni eh.• affliggono lo nostra società, me sono convmlo che eua non ,ia peggiore delle ~nate, onde non me ne allliggo: in cambio cc,co di spiegarmi il fenomeno della parlicolare immoralità della società contemporaneo con i latti particolari che ne condi1ionano le vile. . Il Migotto inietti, splendidamente rienu• me i doveri dell'individuo, della famiglia e delle n111ione; ma alla fine esplicitamente 11nuncia ad indicare i meui pratici. Senu far torlo a lui, voglio dire che di censori son piene la storia e la vita; ma di riforma. lori è avara la provvidenza. La causa sia, secondo me, nel fallo che i censori sono individui, i quali coltivando entro di sè un ideale di virtù, vorrebbero ad un cerio punto, estrollellendosi, investirne violentemente la società in cui vivono (senta con ena comunicare}, solo perchè le di lei pratica appare inferiore all'idea. Il riformatore invece è una lor111, che agendo in comunione con le società, dall'interno la modifica .con evoluzione continua • naturare, non ideale ma elfellive, I• quale solo apparentemente è disordinata, giacché tende allo scopo che n'ella mente del riformatore è preci,o. La logica e la storia ci dicono che i censori puri, i grandi solitari che 1ì potentemente colpirono la nostra anima di fanciulli, i censori puri hanno sempre mancalo la mela, mentre i riformatori l'hamio superale, trasformando la loro volontà in istmlo per le loro rane. Parlendo da questa mia convin1iono, dico che il camerale Migollo ha un concetto, direi, troppo collegiale, tipo casa di correzione per. minorenni, della 1ocieta. Egli parte dall'ind1viduo, lo unisce a mani come i ravonelli imparlendo opportuni ammonimenti sulla lamiglia, e termina con incisivi biasimi nel campo sociale. Ma io dico che non esislono individui distinti dalle famiglie e dalle società; nè fa. miglie distinte d!igli individui e delle società; nà società distinta dagli individui e dalle lamiglie. La ran•, caro Migoilo, è una macchina che non si 1,monla! le leggi, anche le pi\! sapienti, de sole non ponono - nè mai hanno polulo - operare un miglioramento della rana. Inletti tutte le grandi legisluioni della storio non furono già compiute per suscitare energie, me per normaliuarle; non per istituire un buon costume, ma per conservarlo: le leggi - nel senso generale - erano dettale non do\111prudente sapienza di un solitario, ma dalla volontà di potenza manifestatasi spontanea nella CO$cicn111 di uno rauo, dopo un periodo sempre lungo di asceso e di conquiste in cerio semo disordinale. Prima che poua ini1iare un periodo legislativo o carattere e a finalità nuovi, occorre che le condizioni del popolo e quindi il popolo ,tesso siano rinnovali; ciò maggiormente se le nuove leggi vogliono imporre una maggiore austerità di costumi e invitare i cittadini a piU gravi sacrifici. Ogni mu• tamento comporla delle perdite finanziarie almeno temporanee; i mutamenti radicali necena,i ad una efficace bonifica della raz111, quale Migotlo, io e mollissimi giovani desiderano, comporterebbero ,pese enormi da parie dello Staio. Data la siluuione del bilancio, soprallullo in questo periodo, neppure da pensarvi. E' per questo, ed anche perchi erodo che la legge non pone imporre il costume, ma questo quello, per questo io penso che soltanto alhaverso un forte sviluppo economico e una ampia espansione territoriale si possono elluare le condi1ioni, che permetteranno la integrale bonifico della rozza italiana. Tutti siamo convinti che in Italia siamo in troppi (le bonifiche sono necessarie, ma costose e insullicienli}: che in Italia il lavoro non rende il giusto e il desideralo: che in Italia una soluiione s'impone: stringere la cintola, camminare a norma del galateo e degl'innumerevoli codici, tener d'occhio le indiculoni ,tredeli e lare i bravi ragoui oppure rompere il cerchio ed evadere • vivere un pò di libertà, dove ci sia piU suolo da colpestare e più aria de respirare. Per conio mio la prima solu1ione è un, ripiego che può diventare definitivo· solo per organismi (nazioni o persone) di salute cagionevole, non per noi: Neppure i capponi, che è tutto dire, ponono andare d' accordo in una stia troppo stretta: e noi ila-

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