La Difesa della Razza - anno V - n. 5 - 5 gennaio 1942

Una Infanta • Dipinto di VelHquez. semplicemente Gebel. Gli ebrei hanno così compiuto la loro '"endetta. e la monarchia ,•isigota comincia a cedere il teneno. abbandonando pro, 1incia per provincia dHanti alle orde mu• sulmane. Dal 711 al 1492, epoca in cui l'ultimo re moro, Boahdil. consegnerà nelle mani di Isabella di Castiglia e di Ferdinando le chiavi del regno di Granata, sono M:tlecentottanlun anni di dominio ~emita dovuto in gran 1>arte all'opera nef.uta degli ebrei che a,·evano preparato il terreno per :'invasione. Con questo non \'ogliamo affermare che la domina• zione araba in Spagna non abhia segnato epoche di splendore nella penisola; periodi luminosi di grandezza vi sono stati, ma questi dimostrano che nelle stesse razze semite sono soltanto gli ebrei a rimanere moralmente nell'ombra. Gli arabi natu• ralmen1e reintegrano gli ebrei nei loro diritti. e con Abd ar• Hahaman lii nel secolo X li vediamo a\·ere libero accesso alle più alte cariche dello Staio, ed ottenere piena libertà di culto e di coscienza. In quell"epoca fra i ministri del califfalo di Cordo,•a è un potentissimo e ricchissimo ebreo. La riconquista cristiana della Spagna porta necessariamente ad una lolla contro gli ebrei che ave,•ano fraternizzaloln pieno con gli arabi e con i berberi. Possiamo aggiungere che gran parte della finanza era caduta a poco a poco nelle mani delle comunità giudaiche. J musulmani si preoccuJ>avano di andare in guerra, di incrementare le arti e le scienze di far sorgere le meravigliose architetture nelle città iberiche, di avere harem ben provvisti di odalische; e lasciavano agli ebrei il compito di amministrare, di riscuotere anche con. meni esosi le lasse e di raccogliere i tributi. Le genti cristiane furono oggetto di non poche persecuzioni dagli arabi. persecuzioni in cui i cronisti dell'epoca intendono trovare la mano giudaica che continua\'8 le sue vendette infierendo contro i vinti dell'ora. 26 Il 21 maggio 1085 A'folso VI di Castiglia occu1>aMe.drid. Talavera e Toledo. La città che fu capitale del regno visigoto cadeva nelle sue mani dopo che Tarik 372 anni prima vi a\'e\'.'.l piantato la bandiera verde del profeta. Agli occhi del conqui· statore cauolico 1!:PParveuno spettacolo pietoso. La ciltà era popolata di musulmani, di crisliani rinnegati, di mozarabi e soprallutto di ebrei. Gli ebrei avevano allanagliato le popolazioni rima.sie dopo la fuga dei guerrieri arabi, e inherh•ano e50!-llmentecontro di que:le. Alfonso VI volle a\•ere nella cilli una' popolazione in maggioranza cattolica e con un edi110 fece accorrere numerosi elementi cristiani. Cli ebrei ebbero un loro ordinamento. detto Ju:ro, furono relegati in \lii quartiere della ciuà e alla loro comunità furono preposti magistrati appo!!ili che ne ,•igilavano i costumì e !e leggi. L3 riconquista segna così il necessario periodo di reazione. I gìudei debbono mor• dere il freno, assoggettarsi ai provvedimenti e alle punizioni. scontare l'operato di tanti secoli di aiuto e di favoreggiamento del dominio musulmano. Il quale se ave"a avuto utilità dalla politica giudaica, ed aveva J>otulo affrellare l'1l\ 1\e1110in Spa• gna per opera degli ebrei d'Africa collegatisi con quel'i della penisola iberica non era nemmeno tanto tenero. spirilualmentr parlando. con gli stessi israeli1i. Il celebre cordo,•ese 1bn-Ho~d1 chiamato più comunemen1e A"erroè. nato a Cordo,,a nd 1126 e morto nel Marocco il I 198, Ira le sue mig,iorj opere filoso• fiche annovera quel trattato sulle re~igioni che gli anirò J"ir..1 di tulti. Il libro intitolato e Dislr11:ione delle clislru.:.ioni > definisce il giudaismo una religione da raga:.:.i. I giudei lo considerarono allora come uno tra i loro più terribili nemici, tani::, che riuscirono ad onta d;lla sua alta posizione d.i cadì di Cordova e la fama del'.e sue opere, a procurargli per mt.-iio deì musulmani (non affrontavano mai direllamente gli inaeli!i!J. dei grandi fastidi. E 1>oichè la rinascita intellettuale era eridente e i re cristiani si dimostravano particolarmente amanti delle :euere, delle arti e delle scienze, e tuua la riconquista avveniva non soltanto come una es11ansione politica ma anche come una rifioritura de!le migliori energie in1elleuiv,- clei cal· tolici (si pensi alla benefica diffusione culturale nella penisola dei monaci cluniacensi che erano alla tesla del movimenlo let• terario di tutta Europa e dei circestensi e benedettini!). gli ebrei cercarono .di in61trarsi nelle Corti dei re spa,gnoli non più sollo <la veste di usurai, di mercaltlnti e fin1:1nzieriquanto in quella di eruditi e di sapienti. A,•erroè che fu dagli ebrei lanto odiato ebbe un disceJ)olo di rana ebraica, Maimonide. il quale fuggito dalla Spagna per le reazioni antiebraiche non ebbe scrupolo ad istruirsi pres!o il diffamatore de:la sua stessa razza. Al Cairo insegnò come rabbino nella sinagoga. scrisse di medicina, filoso6a. teologia. dirillo ed astronomia e sa,,e,,a il caldeo, il greco. l'arabo e l'ebraico antico. J giudei lo riten· nero il genio più poderoso dopo Mosè... L'adattancnto ebraico alla cultura cristiana è un'ahra prov.::i della loro invadenza. E dire che le peNecuzioni non cessa\'8no contro di loro. e raggiunsero una forte levatura con re Alfon so X! Ma con queste reazioni intese precipuamente a cercare di coslringere gli ebrei ad abbandonare per sempre la Spagna es:,;i rimanevano tenacemente allaccati come ostriche allo scoglio. Ed alcuno riusciva a salire ad incarichi di 6ducia. tanto eh(' vediamo re Sancho IV &\"ereper medico un giudeo! E lavoravano, si affannavano. intrigavano. congiuravano an• cora come a\•evano fatto per il passato. Ora era l'intento di ostacolare la formazione dell'unità nazionale che a\•rebbe por· tato ad una definitiva revisione de:Ja loro posizione nel ricostituito ceppo razzìale iberico. La loro lolla si svolge\•a tutta per evitare l'inevrtabile Ediuo del '31 marzo 1492 con cui vennero espulsi dalla S1>agna. Ma di questo parleremo in altro articolo. OTTORINO GURRIER!

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