La Difesa della Razza - anno V - n. 5 - 5 gennaio 1942

IFESD!ELLA CIENZ4•DOCUMENT4ZIONE POLEUIC4 • OUESTIONAmo DIRETTORE ELESIO INTERLANDI 'NO V • n. 5 • 5 GENNAIO XX IIA • SPEOIZIONE IN ABBONAMENTO POSTAL& LIRUENA

2 ANNO V. N. 5 SOMMARIO 5 GENNAIO· XX SCIENZA Cl.AUDIO CALOSSC>.RELIQUIE DELLE CULTURE LI· TICHE IN SPAGNA: ADIANDO TOSTI: ANTROPOSO. CIOLOGIA; IJDIO anwa, DEFORMAZIONI CEr ALI, CHE DEGLI Al'RICANI. DOCUMENTAZIONE GUIDO LAIIDIIA, STUDI ITALIANI SULLE DIITERENZE RAZZJAU 0EUA FACCIA; MAlUO SnGUANI: L'EBREO NELLE NOVELLE DEL SACCHETTI. POLEMICA GIUUO COGNI, RAZZA E MUSICA; GIOBGIO MONTANDON, CARENZA DELLO SPIRITO; OTTOIINO GUBBIEJU: GU EBREI CONTRO LA SPAGNA NEL 'MEDIO EVO. AI.NANACCO DEL aAZZISTA: 1•.31DICEMBRE1941-XX IL L\ZZZSNO IN LDIIEIIIA: IL LAZIO NELLA PRE[STO. RIA o·rr ALIA, Df u. A. REWNI; RAZZAE AMBIENTE. DI V. MALACHlNI. QUESTIONARIO EURITMIAFEMMINILEB;ONlnCA DELLARAZZAP; RO E CONTRO LA STERIUZZAZIONE, I MANOSCRITTI ANCHE SE NON PUBBLICATI NON SI RESTITUISCONO GLIUFFICDI ELLA"DIFESADELLARAZZA"SI TROVANIONROMA·PIAZZACOLONNA !PORTICIDI VEI01 TELEFONO63731 • 6288C CREDITO ITALIANO BANCA DI INTERESSE NAZIONALE SOCIETÀ ANONIMA CAPITALEINTERAM.VERSATO L. soo.000.000 - RISERVA L. 123,394.040 Sede Sociale: GENOVA - MILANO Direzione Centrale OGNl OPERAZIONEE SERVlZlODI BANCA

BANC·A COMMERCIALE ITALIANA. CAPITALE L. 700.000.000 RISERVA L. 165.000.000 s·ANCA DI INTERESSE NAZIONALE 3

4 BANCO DI SICILIA ISTITUTO DI DIRITTO PUBBLICO . , L OLTRE MEZZO MILIARDO DI FONDI PATRIMONIALI . L'ISTITUTO RACCOGLIE DEPOSITI A RISPARMIO E I N C/C F R U T T I F E R O E COMPIE TUTIE hE OPERAZIONI DI BANCA · 123 SEDI E AGENZIE

Il ANNO V • NUME HO 5 5 1:.ENNAIO 19,12-xx t.~1,, ♦• Il. S E Il. 20 IJI Ol,i'/1 '11 ~• L' ~I MEMO ~Kl'AMATO I.IMI. I AIIIIU'\AMF.'\TU A'\,UO LIMI: 20 ARl'0'A-"t:l'o1°0 SOtt.STIUU:. 12 K li •r t. M 11 I I, Il U I' I' I I) Dircuorc: TELESIO INTEHLANDI C,;imi1a10 di redar.ione: prof. d<,tt. CUIOO LAi\DHA · prof. dou. LIDIOCIPRIANI Segrt_lario di r~duione, CI ORCIO A1..M I ltANTE SCIENZA•DOCUUENTJ.IZ POLEUIC4 • OUESTIONARI CANZONE MEDIEVALEANTIGIUDAICA .In un 111i:rnoscriltodel XIV secolo, eonservulo nella Bibliotecu dl!lln Scuoln di Medicinn di Mont1>ellier (Francin). è contenuta urm breve cm1wnc dcdìcatu agli Ebrei. L'epo<:H è quella nelln quule i F'runcesi ebbero muggior (.-Oscicnza del 1>ericolo ebraico. Gli }%rei, infatti. furono espulsi nel 1306, richi1:rnrn.ti nel 1315. ries1rnlsi nel J;t2"2,riammessi nel 13.59e finalmente cacciati 1>erdavvero nel 139-1.Eceo il testo della cnnzone, con la versione in ituliano. O 11atio nefandi generis! Cur gratino donii; al>Uteris'! Mulliplici realu laberis, dum litcram legis amolecteris et lilerae medullam doseris. Ge11s perfida, coecata, deperis; sed à-loyscn con:sideraveris nec faciem videre poteris; si mystice 11011 intellcxeris, in raciem oerrnutam falleris. Considera, misera, quare damnaberis quod literam properam interprctaveris. O 11azio11edi ne/mula sc/1ialta! l'erchè abusi <lei doni <lello grazia! Sei. guasta /)er 1110/teplici colpe e 1nenlre osser'd la lellera della legge, 1w l'ioH l'essenza. Geute perfida, cieca. perisci; anche·se ha.i votu.to conte·m,11/are Mosè. non ne hai però 1·eduto il 110/ to; se non ha.i intelletto 1nistico t'i1nbatti in uJ1 volto senza 1x,,rola.. Considera, o 1nisera, che sei stata condannata verchè ù, lei tera affrettatamente hai i11terpretato. 5

IIE .IN SPAG~ ------ Arie 111..-1..-...ia, W1onte (rlprodu1loM di una piHura della <•· v.ru cli Allaalre, 111 SNgnaf. T re tulle le regioni del Mediterraneo la penisola iberica in genere (le Spagna in particolare) è singolarmente fortunale per le notevoli hecce del mondo preistorico che le popol6 da quindici II ventimila anni or sono. Tutti gli speciali tipi di civiltà dell'epoca litica hanno l.uciato adeguati ricordi che, soprevvinuli al tempo loro, lestimonieno ìn quella ione l'umano fervore di molteplici società contemporaneamente attive iui lìdi dell'Africa settentrionale, su quelli italici e, forse, sugli ellenici. Invero, la po,izione geografie. dell'lberie rispecchia 14 sleua srtuezione di cui gode l'Anatolia ell'eslremilà orientale del grande mare interno, che separa ed unisce Ire continenti: le Spagna è un ponte il cui transito à obbli~lorio, ape,. lo a tulle le vie oceaniche e hmei1ri, bacino collettore di popoli e ad un tempo cimitero di rane. la sua ubicuione perileric.a anociata con le comuni credenze scientifiche che vedono nel ma, di levante l'origine della civiltà, ha determinalo una delicien.r:a di considMa.r:iO.:, ne a suo ,iguudo; quend'invece è pacifico, anche per conoscitori superficiali, come questo morto punto geografico abbia dovuto neceueriamenle soltometleui alle influenie civili non solo di Ire dei quattro punii cardinali, me abbia saputo elaborare un tipo indigeno di cultura più lardi diffuso in lutto il .Mediterraneo, Si traile quindi di un mo. vimenlo progreuivo, allaccialo ~on eltre me• nifesla.r:ioni coeve situate oltre i Pirenei ed olhe lo stretto di Gibilterra. che investe dapprima le Baleari, poi il sistema sardo-<ouo fino ad imJMidronini di lutto il bacino occidenta)e del grande mere; al primo strato di paleolitici dolicocefali di cui avvertiamo l'esìslen.r:a del litorale delle Catalogna a quello ligure, succede quello neolitico, ed inline l'eneolitico brechi-dolicocefelo, che 6 si propaga con ripercunioni lento più empie, quanto più è lontano il centro di origine nel tempo e nello spa.r:io. In hpegna, i reliquati umani delle epoche antichiuime sono numerosi, alcuni enu fondamentali nelle 1loria della craniologia; al tipo neanderthaliano sono allribuibili sie il cranio di Gibralter (Gibilterra), 1.ie la mandibole di Ba1'olu ed il cranio infantile trett: da depositi musterieni (fine del paleolitico medio) delta stessa località. Pure nelle grolle di PernerH (Murcie} e lungo il Manunares nei preni di Madrid alcuni ritrovali so. no venuti in luce a dimostrare la presen.r:a dell'uomo in quella età arcaica, ed indi1i più concreti, ubicali nelle provinc!e di San• tender, sono certi prodotti dell'industria li• lica, allora limitale ella huformaiione ed alla lavora:ione delle schegge; giacimenti fossili, convenientemente esplorali, hanno of. lerto resti dell' .. elephei anliquus,. e del ti.-:. noceronle, fauna abituale dell'Europa del 1ud l"lel momento musteriano. IL POPOLO DELLE CIIYERNE Ma proprio nelle regioni nordiche e nordorientali della peni1ola noi troviamo i resti più curiosi ed anche più brillanti di civiltà scomparse che, anche se troppo remote da noi, meritano lrella.r:ione. Il popolo, en.r:i i popoli autori di teli culture, dovevano ene• re fortissimi e feroci. temperale però le crudeltà dei costumi delle religione dei morii da una parte e ravvivata dell'altra de prati• che magiche e de riti orrendi; lavoravan la pietre con tecnica superiore, ricavandone coltelli e lame • foglia di lauro; cono1ceveno l'uso dell'arco e si cimentavano in lotte diurne e notturne con beh1e gigantesche e cui toglievano le carne e la vile; sviluppalo era poi in loro il senso arfotico documentalo de pleiadi di sculture e pitture ove domine un vigile sen10 realistico; ed infine abileveno le caverne profonde situate sulle rive sassose del mare ondoso, o Ire le gole di monti impervi. Re.r:.r:apaleolitica, quindi, già però dissimile del bruto di Neanderthal per molti elleggfamenti e cerio accostabile ell' .. homo 1epiens ... Delle cultura eurignazial"le che altrove (Au• slrie, Venere di Willendorf • Francia, Venere di letpugne • Italia, Venere di Savigneno), ha lucieto notevoli reliquie di s6, specie per la scultura, nella regione cantabrice annoveriamo qualche !taccia: degne di note le .. pillure,. delle grolle del Ciutillo, dete da impronte di mani accompagnale da incerti contorni .r:oomorli. li Breuil, che ha con rara peri.r:ia studialo queste manife1.la.r:ioni paleolitiche, tanto .di qua quanto di lè dei Pirenei, riconosce che le forme pittoriche lurono dettale da ragioni megistiche. Ma i do. cumenti più completi ed impressionanti del- , l'epoca lontaniuime, che non trovano pere• gone nelle upreuioni delle culture coevo delle altre regioni mediterranee, risalgono al periodo maddaleniano; sono 1.empre pii. Iure dei sollerrenei ricoveri; in alcuni punii è raggiunto il 11111d!0ella policromia. le reppresenle.r:ioni si polariuano sui bovidi (lori, bi1.onli) e, più raramente, sopra cervi, cinghiali e cavalli; il chiaroscuro e le sluma. Iure cromatiche sono ltellali con rara peri1ie, i particolari diuigneli con vigile denso di ellentione e con vivo realismo. le ra.r:.r:a1pente non ci parie più attraverso i freddi ed inesprenivi manufatti litici, ma vive e comunica con noi per me.r:.r:odel linguaggio immortale dell'arte; con l'aiuto delle fantasia sarebbe facile compiere un viaggio a rilro10 nel tempo e vedere, improv. visemenle animale. le belv• mo1t,uo1e, pri• me dipinte, destarsi dal sdnno plurimillenario e guardare con sguardo fosco l'immutolo ambiente sepolcrale in cui l'uomo primitivo cercava rifugio e difese; sarebbe facile

ricostruire quel mondo ucaico, seminoto di ignoti pericoli e di 0110,i in agguato, disputanti !o vita dell'uomo vestito di pelli di besti• e coMlucente egli steuo esistenza ferin•. Le coverne di Allamira sono famose • questo proposito; si è rinvenuta, od esempio, lo pittura di un bisonte ronigno, rilrollo in piedi, di profilo: benchè okuni particolari;" come le corno, presentino ince,teue, il complesso è finemente curalo e le propouioni sono onervale con esollezu. Il bisonte di Atlomiro è consideralo come esempio tipico dell'•rte m•ddaleniona, lo quale 11pp11re,anche sollo formo di incisioni e di sculture, nelle grotte dei Pirenei (c:.averno di Lorlhel ecc.), dello Guucogno e del 8e1un (coveme di Lourdes). Come abbiamo già detto, le ouervazioni, speciolmente eseguile sui.rilrovoti coevi francesi (grolle di Montesquieu Avol"llés) tendono ad ollribuire II scopi magistici lo pruenu delle pitture e delle sculture; continuano, iniomm11, gli alleggi.omenti dell• civiltò aurigno.r:iono debitomente perfezionati. E' dunque ponibile ricostruire in porle il mondo religioso dell'epoc:a dei lrammenti in nostro poueuo, squarciare lo ,peno velo del misle10 ed indogo,e con occhio avido le ghiotte novità che ci si offrono: non è semplice curiosità che ci ,guido, mo lo specie di morboso piacere II cui ci abbandoniamo qu•ndo f•nlosie surrealistiche ci conducono in terreni proibiti. lo magia, intesa come il meno di occollivoui le ton.e delta nature ed i poteri sovronnotur•li, si realinavo in quei tempi nell• su• formo • imitotlvo,. attorno II riti propiziatori della fecondità: poichè le fonti della vita ed il motivo dello morie hanno sempre avuto sommo potere sull'impressionabile mente dell'uomo ed hanno comunque determinalo i $Uoi olleggiomenli spirituali. Il •doppio•, oggetto esteriore indispensabile del ri1o mogico, era dato d•gli animali dipinti, inci,i o ,colpili, Il Begouen, nello gi.li citala ce0@~~ (]) Cl)) ()) ((fi]Jlb {))f)ali) \ (I[D (fl) 6) ~~m jG)(!) Ciottoli dipinti anzlllani (metà della grandena natur•le). Donne In otto di duure: pitturo dello grolla di Cogul, preuo Lerld•. In Spagna. vem• di Monte$quieu, ha notalo I• presenu di roppresentazioni vulvari e falliche, culminanti in due statuette orgillose di bisonti tendenti oll'ompleno: è do escludersi, dopo quanto obbi•mo detto, che teli pr•liche avenero semplicemente lo scopo di ottenere uno m11ggioruione della fecondil.li di es- ,; onimali; il rito dovevo poggiare su elementi più compleni, quantunque ci manchino le prove per accreditare scientificamente l'ipotesi, e potrebbe onche d•rsi che okune delle orcoiche credenze m_e~tr11nee (ed esempio il culto del7oro) •bbiano lo loro origine sconosci-..Ja in queste "poche spente. Pure le danze riluoli trovano lo loro parle e ci so110 testimoniote do strane pitture di eneri teriomorfi: ad Allemire sono ritratti inlalli uomini con lo tesi• di cervo e di camoscio. Anche 11ella Spogno orientale, do lérido od Albacete, lioriKono monifestozioni 110n meno intereuenli, sempre riferibili ol p41leoMico superiore; il loro sviluppo è però meno empio di quello dell'o,le contobrico, mo presenta cuolteri particolari: olle pitture prf"- volenlemente zoomorfe si sosliluiscono quelle antropomorfe, sebbene gli onimoli non sieno del tutto esclusi. C'è dunque une rappresento.r:ione dell'umanità del tempo, anzi, uno interpretazione d'euo; allo sloticilà delle figure di Allamiro si oppone il dinamismo, olla curoto perfezione un senso lr•volgente di impreuionismo e di slilino.r:ione, alle ritrazione isoiete, quella collettiva. l'orlista del mOlldo alllichis• simo è, questo volle, un • narratore 1t e descrive c;on facilità scene grandiose di caccio e di guerr•: uomini erm•ti d"arco si affollano nei primi piani COlllro la preda luggen• le; altri si dònno a denze segrete ogitondo copricapi curio$i, altri cedono trolilli: donne rivestile di gonne •mpliuime, nudo il torso, ci oppaiono in confusione dinomiu in urlii pitturo dello grolla di Cogul: lo caverna di • Cueva de los c;oballos,. cl ollre un tipo somatic;o dot corpo sottile e dalle gambe grouiuime, quelle di ., Cuevo del Civil '" ci p,esenla invece tipi nematomorfi: il corpo lutto e gli orli iono limitoti • linee appena ingrosHle, I• testo od un cerchietto: e tele umanità fantastica, quale le più spinte correnti di pittura modernistico o fotic'a concepirebbero, è colla in otto di perpetuo movimento, lrucinala in ridda vorticoso che non conosce p41uui o freno. C'è Ione uno differenH di rane e di tempo Ire il popolo dell'oriente e quello del nord iberico! Gli storici ed i p41lelnologi 1p11gnoli lo credono; co,l, Releel Altamiro e il Bo,ch Gimpere, che sulle civili.li Btiche di S~gna ha 1erillo un'opera fondamentale. le ouervazioni compiute suffragano tali supposizioni. lll tulle l'Africa, dall'Algeria alla Cirenaico, del Feuan alla regione dei grandi laghi, doll'Etiopio oi territori dei Boschimoni si sono rinvénule pitture che vantano simiglionze non ,oUonto superficiali c;on quelle della Sp41gna orientale; alcuni pensano od una civiltà indigen• alricena pau•ta in momenti diversi nelle terre mediterranee (Sergi), •Itri od ond•le culturali che, mooe do luoghi intermedi, abbiano roggiunlo !e op7

Arte p•rlel•le p•leolitiu. della Spagfta: in allo, Mfta ffgura um.na del tip~ rletlo • pachlpodo • da MH plllura della • Ct.1n■ de los CU,eUos •: in beuo, flgu,a d■l ,1p,:, • Hm•to• morfo• ftella • Cuewa del Ciwll •· poste sponde del conlin&nle antico (Brouil), •Itri ancor• ed invuioni di popoli provenienti dal nord e tendenti •d occu~re l'Africa attraverso le Ire penisole dell'Europa meridion•le. Non è il caso di discutere la bonlè di queste teorie; noferemo soltanto che dovrebbe essere tenuto in debito conio anche il fattore inerente •ll'evolu1ione spirih.1•le e culturale per cui popoli diveni, seper•li nel tempo e nello spazio, possono pau•re, indipendentemente de influui reciproci, per determinali ,tedi. D'altra parie, data la deboleu:a dei meni, sarebbe vano argomenlore su epoche tanto remote; del resto, noi inlerpreli•mo la lun1ione del bocino mediterraneo come rampoll•nte da un·unilà geopolitica chiuso la quale, ,e può n•luralmenle essere influenze!• d• •llre unità storiche contigue, è però alla ed originare un tipo indigeno di civiltà, non legal• agli inlluni esterni più o meno profondi. la fine della civiltà maddaleniana reca seco 1• scomparsa del popolo paleolitico, quantunque tale mancanu non debba intender~i in senso assoluto; solo ouervazioni superficiali determinate dalla present• dei momenti più splendenti di una cultura e d•ll'anenza dei trapani intermedi, pouono f&r • supporre, in paletnologia, un• nelle divisione tra un·epoce e l"eltra. lo sleno passaggio dal paleo al neolilico non è, in Spagna come in altre regioni, ben chiaro. l'epoca di transizione vien dell• epipaleolilica e pare dominala dall'affermarsi lentissimo di une nuova ran• br•chicelala, la cui gene,i è discussa:· si suppone che ess• sia già stai• conglobata fin d•1l'ini1io nelle precedenti genti, mo è meglio credere ad un• differenzi.uione interna della etni• primigeni•. Ouesli nuovi uomini, piccoli di dalur•, dalla faccia larga e bassa, poco ,i. levato il naso, plalicefalo il cranio, inizieranno a suo tempo un tipo di civiltà che troverà dilfusione in gran palle del Mediterraneo. IL POPOLO DEI DOLMEN I resti di quella che si crede una delle piU antiche civiltà neolitiche sono stati rinvenuti sulle code.,della Galizia e delle Aslu,ie: le genti del tempo non erano più cacciatrici, ma pescalrici ed avevano, • quanlo pare, abbandonalo l'u5o delle caverne. la loro attività atli1.liu non ci è testimoniala, rindu,tria litica produce groue selci 5cheggi111te, zeppe e picconi l• cui form• prelude •ll'•ccetl•. Di tale popolo, la cui ubic•11one cronologica è tutt'altro che sicura, conosc.111mo pochiuimo; semb,111che il cibo londomenlale per eno Ione costituito d•i molluschi racchiusi in conchiglie, di cui si sono hov•le vere colline sulla ,ogli• delle grolle uturiane. Tracce analoghe sono 1.lale lesciale da una cultura coeva d•nese, onde il nome della civiltà dato da .. Kjoekkenmoedinger •• univen•lmenle adottato. Negli strali superiori si trovarono pure alcuni tipi di ceramiche, che si ponono avvicinare • quelle rediluile dal giacimenti di Argecilla (Guodolaja,a}. Dal!• G•liiia •ll'And•lusia, •ltr•veno il leon e l'Edremadur•, h• lucioto, in tempi più vicini • noi, grandi ,eliquie una genie puramente neolitica erigitrke di sepolcri •ll'•perto (dolmen), e •lhove di pietre colossali (menhir), il cui esallo scopo si ignor•; anche la Murci•, od Alic•nte, e più a nord, Almeria, hanno doto ceramiche di tipo evoluto. Orm•i gli uomini h•nno piegalo la ferocia degli anin,•li, alcuni di eui hanno eletto comp•gni. primo fra lulli il cane, conoscono l'arte di coltiv•re la \erra e di doma,e • pi•cimenlo il fuoco; seppelliscono i loro morii, con un ,ilo comune a tutte le genti coeve del Mediterraneo, in sepolcri 111 cupola e credono nell'esislenz• dell'animismo. Preuochè contemporaneamente s0 iniziano tipi di civiltà similàri nel Mediterraneo occidentale (Baleari, Sardegna) nel Suditalia (Puglie, Sicilia) e nel Me,e Egeo (Cicl•di, Creta). IL POPOLO DEL BICCHIERE In epoca ancora più recente, agli inizi del pe,iodo eneolitico, i br•chicefalì si •lferm•- no qu•nlunque in mino••nza, nell'interno dello penisola: sono di quest'età infatti o poco più tardi i reliquali umani di Ciempozuelos associati con un tipo caratteristico di ceramica a cui s'è dato il nome di oc bicchiere III campana "· le compana di tale nuove cullu,a, che ri,•le nel lempo a circa qua,antacinque secoli le, operò una modificazione profonda nell'ambiente litico ,ulla portala de/I• quale gli studiosi non sono d0accordo. Sono f•tti constatali la presenze dei brachicefali e delle ceramiche loro tipiche, in Sardegna (necropoli di Anghelu Ruju), nelle prealpi centrali (Remedello), in stazioni archeologiche deU-allo Reno, dell'•llo Danubio, dell'alto Vistola (Sadomir) e finalmenle in Danimarca, ove il famoso cranio di Borreby si avvicina singola,menle a quello di Ciempo1uelos, ,ebbene vanti una maggiore robustena ossea. Questo dilague defft.lnia non è per6 unilorme, ma investe in epoche succenive le regioni su elencate con un movimento da sud a nord, anegnando le epoche più antiche alla Spagna ed ai sistemi insulari del Mediterraneo occidenlale, e via via quelle più recenti alle ione alpine, ed inline alle isole danesi. Nell'a,cipelego b,itannKo, il popolo del btCchiere, come s·è convenuto di chiamarlo, •pre sen1'alho il periodo dei metalli, mentre i ritrovali simili in Italia (Monle Argenl1111ieo l.uio) appartengono ancor• ,111 pieno eneolitico; lt.ggermenle più lordi sono quelli della F1anci• centrale e del Celgio. l 0origine di tale rana ve rivendicala pertanlo dalla Spagno. Ma un altro importante fallo merita la nostra onervozione: con il "popolo del bicchiere i. si iniziano gli sposlamenti elnici, p,ima dall'ovest ver1.o e1.I e quindi d•I Mediterraneo verso il centro Europa; non si lr•lla di immensi eserciti di

um•nilà più o meno o,ganiuato che muove •Il• conqui,te di albi teuilori (in realtà lo • ,nvuioni •• cosi come ci ,ono siate pro1pellole dalle teorie delle scuole o"• secolo XIX non sono moi avvenute}, me di moduli gruppi rouiali, i cui movimenti so-- no originali da cause per ora ignote, che s'incuneano nelle gr•nckil marea della popolazione dolicocelale. Ritornando ella penisole iberica in parlicolere, noleremo la comparsa, accanto alle cer,m1che, agli ogget1i d avo110 e o ono, agli 01mai perfe11onaliuim1 mar1ulalli litici, degli oggetti di rame ed anche dello stesso oro. Ad Almeri• è onervabile une cultura di lipo inlormedio ha quell• dolmenica e quella della ceramica a c11mpan11,ma senze altro più avvicinabile alla puma; 1 g1ac1manli Nlr1no restituito sepolcri dati de fosse rivestite di lastroni, punte di fr~ccie loglimorie ed idolelli lil1ci mollo simiglianti alle slaluetle cicladiche. lmpreuionanli sono poi gli accoslamenti d usa col neolitico africano. A quest'epoca •pparlengono pure i segni lineari e 5emicircolori trovali ir1ci1i sulle necropoli e numerose pietre con iscrizioni, certo ideograhche, 1eslituite dai dolmen deffEslremadura e dd Portogallo (Villo Pouca de Aguiar), in cui molli studiosi vedono un preannuncio di tulle le arcaiche scritture medileuonee, la c,elue compresa. Una valutazione sinoltica di quanto abbiamo uposlo è teo,iumenle imponibile, ma, comunque alcune considoruioni di ordine pratico pouono aver luogo. Dal seno delle civiltà pal•olitiche, qualunque ne sia ll•I• l'origine, e delle rene che le crearono deve, •d un cerio momento, eueni dilferenziata uno rana nuovo brachicefale la quale, 1en111costituire una vera e propria aristocuuia, determinò un indiriuo culturale indubbiamente più evoluto e foriero di ben maggiori sviluppi; loie popolo trovo le sue documentazioni più enliche nella peni,ol• iberica e tutto la credere che quest'ultima li• slela la sua culla, o almeno il luogo in cui, per quanto ne ,appiamo, il popolo slesso apparve. Il predominio dell'etnia brachicelela si ha con l'avvento dell'età dei metalli che, per cuo, coincide con qualche modico spostamento dei centri culh.nali del • bicchiere a campana,. dallo Rus,ie meridionale e dall'Europa cenlrale verso il sud, ciò che ha originato lutto le grandioso teo-- rio delle .. invuioni indoeurope~ •• calate dal nord o dal nordut nelle Ire penìsole del Medilerroneo e sommergil,ici della primivo popolazione neolitica. A tali •rgomenli, boHli sulle • ondate etniche•. noi opponiamo quelli delle "ondulazioni etniche,. per cui tipi diffe,en,iali di un• rana che fondamentalmente è la steua, si affermano allernalamenle, oscurando, anche nel campo somatico, i rimanenti; così fu de.ll'umanilò del paleolitico superiore e del neolitico, essenzialmente dolicocefala, quantunque la presenza dei brachicefali sie stata accertata in seno od ena, e cosi ò di quella alh.:ale, in maggioranze brachicef•la 1ebbene notevoli sieno le zone isolale di dolicocef•lie. Anche lo Spagna non sfugge a quesl.l rogola e se da una po,te vanto allinilà con le culture coeve della penisole italica e di quella greco, sicura teslimonionza dell'unili civile dell'arcaico mediterraneo, doll'allra può documentare un'apparizione anteriore di ._le civillà ed vno sve pTOgreniva diffusione da occidente veuo oriente. CLAUDIO CALOSSO Cinghiale, dipinto nelt. groH• di Altarnlra, IA..Sp&9na. 9

U,..o dei frtu,111,111 p,ù smgu/ur,, mu tmcl,r iH sè per- /t'llumrHle spfrgubHi, '-·hr s, ,~ 1·,rificulu ,ut rnmtw d,•glj stwdi ,a~uli, ; lu q,ws, 1<.Jlale rna,.,a,,:u di 11I• lat:;10•1 di nu II è gr-ut,fi,uto fo t-ito H111.s1,al" drllo spir,11,. A tu.Ile le t4irti si ; pr,:sato e s, ,\ ,.n-o/lo fn,111110 e dot·i:in di slHdt, 1,1a la 11msicC1 f sl11tu q1uu, 101afmtnlc ,limenlicatu. L'111tico st11dio di"'" urlo r.lù"t-·jJ è 1/ noto t'Ol111nrdi H. Eidc• ,.ho,ur ~lus1k und Rask, oggi dr.•e11ufo q1111si tNtro,-ub•h". /,, qwrslo t·o/11,.,._· si ml'IWno m modo assu 1 ch1oro, ros.1,,.,,... rd rsu1"·u•111r le b«si (l,l[u tlonri,,a r1t:=iali: clrlh, musica. N1lfr grflnd1 /111,.-quc>st"opcr,, è gii, 11nro11tr1bulo t·h"'ro ,. baslr-.:ol,·. \·,,,0111 lu\ s•u J'U d1frno d, d01tr11ta1111,sual,""gli slMdio1i di'/ f'rubl,•ma ra=.:1ul1. s-"1 ,c-r 1-olomari.1 d11ultc1t:10ftc d01•Mla al• I ns, Hrità dr, rc,pport1 du i'1h'rcorro,w fra musica, ra::&o. a qui"• sto pmHu t-ol,w,1• ,w,. lw /11110 tco Hullt1 o quusj nulla, /11 r;•altti non c•'t 1 sl11diaso ,lo•j flrobltmi rt1::::ù,li che HCJH abbw m qHalc'l,cmvda HHu certo cullHrt1n,I ,·Jm/m tldlc urti figuratit.·,; l,· qm,li po, ~r loro ,rntur11sr1Hbrt1Ho I, ,,i, adatlc ad acco,,,pa. 91t11r,• , " j,.1uprrtar, il f'roblcm• ddla r1t::::a.. \'o,. f foru '"' 1 pilt 1/ prublrmu Jrlla ro::::c, in, f1robl,ma di ,orpo otrriorr e di /1,uc• 1·sttrn1· e f'is1bilif l:f'f111r, noi a rugio11 t·rdtdtr osuunq crffcrmarc dir jqrsc 11,smnu arlr è taNlu t·i, '"" 111/dsorg1t'fl prrmu ddfo t"ll,1 della ra::11 ,. drl sflngur, 11/1,1 s11a r11d1u ,.uu11,-nt.i r f01tdm11,nlafr q1wn/O l'arlt delle, 11wsir,1. La qHalr appunto ,eu11 srmbru u/ftttlù HUla pu 11uompu9N1Jrt ,· fo,-,urc 1nluf',-,la:ia,u drl prablcH1a d,lla ra:::u tr,.chf sc.:"1·,.., di lrnu t'is1b1l1, , pL·,-s,,.o d, qHtj cONtrtl; sr,u1b1l1 rlit solfo I'" lt resta e, base di l1tllu ,I re-ci/e; "n::1 C ussolHh1mnt1r prrn, di r11ncc110; q1111ul1umbri,, m 1111 arto SC'1Jo, che, s,· si tolynno crrli m<r.•1mc1tll uscur; t•t/c,/,, rssc, nUH dicu ,u,11', d, cOH(rrto,· , qui11d1 ,s"lt romJ,lrtmnt'Hlr d11 qHuls111S1 oddcntdlata ,o,. i t·a/or, 111divid1toli ddla ru::::a t dc 1 ,opoli. Alltt mHSlrt1 t: rstruHr11 1', drfi,u:ion,· drgJ, oggetti; q111nd1 q,mlsùu} speu, di oggrltit·11::imu. /;' tfo notur, prrò clic esso 1ton può <lrt'SIlutlirt"i(, p,r q1tcslo sogg,nit·d, po,ch .. 1 oò d11: i sagg.:ttit·a è t-Olulmnrnlr qNakosa di d,·1,-utto dal ,-u,na oggrt11111· sagg,uit·u d,lfo 1·1l1J. rd i ,rr,iò t"u,r,rc,osu r 11str"Ua. Ma ,e('J. s1uw g,a,.d,· orte /llfÒ 1111.Srrrr dn "" dcbbrrflla rlH<h•Ndrrsi ,irJ/11 t·th• dt'I sugg;•l/o, chr è c11pr,aio, pnrtuofortlti /11111<1, 1 1d.t•1d,wl,•, ,iu n,i l's11/i1 il 1·11.rto òclo drllt1 ,,i111mfinur.1. I ••, ""u1c11 d1'1•r d,.,.si ,11,lloslo q11f'J mo11u·ntv ddJ11 1·1/a u11 11tu dr/l'art.· clir J 11ssolulC1mt'J1tc alfouMrtJ di 09H1 d1sl1J1::W1tt cosàrnJ.: di rost da rosr, r qHiHdj at1clu del soggrllo dall'oggrllo; cl,~ il molt,plt,r mondu tfrJ/, cose , de 1 nostr, ruppor// con ,·s,,. nrllt, 111111frt1IICJH f' c,n,·or ,wta. l~s.rn ~ t•,·rgln,: """ t·ita del /Jl'll- .11,ro lagiro. Coloro eh,• li11Hno Unl11lo di fc,r drscri::ù,n1 ml'• du,11, i s110111mNSicali, o sot1 codNt 1 i11pr.Jrstr, 1ml/a:rioni drslt· INilr di poesia r d'of'/c, o """ dondo /11r ricorso di ""°''O allo /1(1roh1, <md..- t•rslrrr d 1 drfi1tilr::::.u 1I /(lb,I,• fl,u.,o d#llr llrtnOnll', /)1 fro11h• 0ll11 p11rul11 - f'om, lu""'CJ nOIC1la m p11gfor eJ11lf11- .111,irS,-hopr1th11Hrr. u·11gH,r , Nictrsdw, - lt1 mu.si,11 si rrrsoflo qwolr JM,(i,.o l'rofoHdu diJ CHI agm p.,rulu dn·ftn.·. qMaSt thr lt1 f'c,,.ala cu11 '""' /,· ,,,, Jrfitt:::,~", , prras1UH1 11asca dal srno di lei, rum.: Julfu 1tallt nasre f111,,.or11. Le, parafo è co111c ,t g1or110, •11<•1 q,wl,· /11JJ, I,• ~o"' si t•,do,w; le, m1,s1n1 rom,: Ili n.Jllt, ,.r/f., qm,/r t11lh• lt cosr '1flOJaNo r JI pr,stnlo,tQ, mu ,wn si t·i·doHo. Cos1. src111tdu "" ,,,.s1,·ro ""'-'9"'"111no, ugm 110,no NU.Sce dal· /'11,egos~·11.1r dal gndu dtllt1 H1adr, "'' parta; rhl 09H1 nMO• 1111·n/o m1d1, di pt,,.o/r, è '"' grido ,ndislmlo, nrl q1wlr dapp,i11w SI ;"Sflrimr ,I prufo1tdo s1umlto de/le, 1•1tt1,Hdlu .11m p11ru primor• d1of4• rlrmr,t1t1r11J. qualt IH01'tH1rnto, r,tmo. t,Hsio"r ,· dultN• s,a,.,. ""cli'rsso "" ,nodo. u11:1 il swp,.r,no d',ssr,-r oNcoru ,.,1 sr"o di Dto, ,.e/ so,r"o dtllu sua i1tfit1llu ~1cr; f"lntll dt usort 1Jl/c1 1-i.rnd11 tormrnttJso r f14ggn·olt dtlfo ,wsl,.t1 1·1111 di sinyo/1, che d11llu ,11::u ,mr,-90110 fltr m,·oru, •· ridisumlono trnlo nel s,,.o-de/111 ra::::u, Il torm,,.to d,i sl',es, r Jr, conall, ;, <OHirbrtt1ss1mo t•td,· lo Sclto/'rlfhaNt"r, 14Ìt,etr p,tì rh, la w/tr,-iorr drtrr,n114u;lo"r r srg-

mi'11l11.cio11int' 1m11 t11ollip/Jco innumerr1•olc del getto prof<>t1do e ,,,Jisti'1IIJ dr/le, 1·0/onhì ti; ,•ild clic fJl'rt''1nemf.'nt1· si let·o J11 d11I 1010 dd/'1.'ssl'rt'. Q114Jj comt' dal ,•eget,,Je salire delfo pùmt11 .rp1111l1uw foglie e fieri, wsì 1pu11/11no taro/e •· pe,ufrri ,· e1:iu11i do/ u,JQ infinito ddfo br11111c1N.ollt' fo•lllame11tulc d1·We.uert' i fo l,n11nt1, 1•olont,ì di pt1lpitor1· i11 t•it<,, che 11,11; prod-f1u e sosti,,,,. Comi' insegnò flfflticu filosofia, 11oi nauiumo sostun:;ù,/m_.,,,c d111l'unr.•crs11lean,m(I ,·1·grttlli~•o. lu quale s; ((mJt'rt·11 1n 11oi, ca,nc t·itu ,lcµli j111f'ul.sie degli istinti, t1lfo btuc di l11110/'11ltcrinrc S1•,luppo rosrie11le. l'rimt1 1 moi·Nnenli e gli imp11/si oscuri che 11ot, ,,, for111a1ubli11w1c, •· 111nt1111co1n, sert'i.1mo t1llt,11•ie1in. comu11e co11 fo P1t1ht11t' con l"a1tùnt1lr; poi !t1 t·itu dd CO''t•t'llo."elle solo i11 ,wi prende imo n·ifo;,po 11ssol11tame11lerilc1:a1111•. Orii. s,• lt1 11111-t,b, ; q11cst11 corra, o,cura dell'essa~·, l"espressio11e di qut'sfll 1101/e ddla t'lla (ess11 è 1m·11rle che si se,dt 11 oalu c-l111u11,11entre dul bwo notwrno e11,ergono mwoli sp11rsi d, fanl,isic) allora è d1i«ro che lit mu.ric 1, drt·e «nclt,· ess,rr l'esprcs• s1onl• fo11damen1,dc dc/h, m::::..1.La qu11lr 11pp,mlo J,11,I suo t·u• /ore eh•r,w '" q11es10: (hl t'JStl, prm111 e 11[di sopr" di ogni d1s/Hl:;io11cdi spirito t' di 1m1trriu, di co11ct'tlo e tlt st'nso di be11,· , di male, è il com,me d,nomin«IOr(' onde ,,gn111to di ~oi nasn· d,,J millrnario fl11sso della dt11.. Velia sua 11111(.Hlilpàrofonda , fo,rd111ne111"k, nella 1uo 1·ilt1 del .t11ng11(i'111ff11bih-, 11eJsuo s1,sso r1pp:1rir,·.ringoio , p,,ss<'ggero, che oggi c'è ,· do1t1a11i mm c'è piM, ogmmo porta st'YÌ/lo nel ;.·olio e nCt corpo h, brama di lf,llo '°' lipo di 11111anilà. E. st lu sua reall,i di singolo signore '"' dei 1r1l1 è p,iro scher::o , insignifica,rtc ws,, fm le 111triadi, q11csta ltr•1111,q_11t·s111stie d'11omo profo1tda, cosi t· cosJ prefornwta t/(l(- l',1cr,:1M u guurduu il sole del mondo, è iHt•ect COS(1seri<, e dt,un,·ntt' druttm1t1IÌCl1. e' 11è piiì 11è Hll!Ho clic J'ide11 plato111c". Atpcna ci SI .tùr acc<>rtidi q11,slo, si ndc /t1cilmenlc che a11chc lwll< le cose smgole che fa l'1101110 11d/« sua t•itu mor1olc, aequistano "" rn/ore profondo, solo st rico11giimt1 alf"armmrìa i11ftnif4 di quulct base primor1lù1l,. Neu,o, grandi• pii/ore lto ma, t·olulo. 11Fcmch, fC1cendo ,m rllrullo, dipinger~· r,wmo singolo, <he duro tJ11'oru, an:J u11 mùwlo: mo ogni grandt· (llllllfll tli urltsta lifl umprc inteso fermore J'(1tlimo fuggente e di p,r sè p1tr11- ,,u11le illusorio in<e11lralo in ttlla forma. d'uomCJ in q,wnlo ricolle911/aall't•lernltà di Dio, cioè impioNlalo ne/Id s11a ase11.::alità e t-olonlà di t'Ìla profondo, che dal/"atti,no fugge1:olc ti rit-dt1 ,:tifa grr,nde opera d'arte con voce di tuo,co, che sC1lr tlal profottdo . .\fa che cos'è quulo 1·oc,: di ttto110 "' '1on lt1 1,oa della ru~:a, r11nno11iudel sangue, qut1lc 1•olonlrì di t•il" colta nellci su11 cs1r11- :iahtà .:.urn11, (I/ di là del coso, del giorno e dr/J'om, che taJ.e ri- ,na11c,con tiitto il suo t'l1r1to ,·alorc, onchl! se la p,rso110 roppr,- sentota è morta Slfbito dopo, o ha co-11111nqut,cui suo capr:cdo i,,dit•:dualr t eon ull,riori atteggùunt'11li, p,rsino lc11lalo di sco11• fcsurc il q,wdro, che /e1 ritr11et•a nello sua t•trilàf Tale è I~ rc1:;:;t1:fidea ,1,r11t1 di "" momento fuggci•olr. I.e filosofi, i1tlon,1tc mtclle1t1wltstJcamc11te ht1n110 sempre ,onduso alla 11t!J1.1;ionco ulfo ,ondt1t1nll dt'l/'inconscio, per la ra· gionc C1Ss11c;11rtes1a111c1l,c ,ssc appre:;:ano, come cos11 dcg11a, solo ciò che è co11ctllo, e può esprimersi i-n parole. Ora è noto d,t' ,wllc, pC1rol11l'Ht,011scio è ridotto t1lfe propor:;Ìo,i; mùtim,~, e si anllld(I sallanlo ,u-t tono d,../lc, t-occ e nl'l ritmo i11t•olo11tario; ,·he son.o app,rnto clementi tousica/i. Cli; p,rò comprende che nella 1·i1t, di /)io non si t·.fl•e sollanlo eun lt1 luu d1fort1 d,·t pt'nS1•·ro cosciente (credo 11I i11tc/lig11m) m11, m1d1c con l'ombrC1 infantile e inge11ua, lta fallo 1m p~so mollo i111portt111leper lu comprc11sio,u delfo t•ilCJ profonda dcli:, ru..::11, •· per J'intui:iont' del/, ragioni della 11111.tica. Chi: Dio Hon è nè q1tcSltJ 11~• quel/a cos(I; e q11.91dj nea11ch,• q"•'slo o q11l'I pensiero; ,n" .tofla11/o la Vile, clic 'ttOn hlf. confini, l'i11fi111I,>eh, si dot1a tn111m1crn·ol11tcnle. Come dice ICJ mistica: ./more. in c11i 11011s,issiste più "ln,n confi11c finito. Ora qlft's/o p"ò d,rrsi anche 11ell'mgcn.1111i,dello ,,01ur0, id,010; non è ntassllrio l'orgoglio drll'inte/lelto per giung,rv:. Il (rt• .fli1111esì,t1q lo seppi; be1tissìmo fin d11Ue origini. Dio non i Hna conq11Ùlll d,I pensiero. 1111cltc u il prnsiero può efficcu:.emente cont,·ibuire a chiorirn(' l'ideo e /ti fede: Dro è scmpl,ccmt111c l'ir..fo 11il11,:rmoma t la. 1•i1Jqrit1 SH l11flt le cose finitt' de[/4 ferro. Come _....., ....... --· w-- 4e11e,. .......... . ,.,..... . -- Mlii. di .....

. Dtti\t~ A ludapest e·• un monumento, Iorse uni• co nel suo 9•"•'•• dedicato ad una celebre musidst• nazlonale. !aie, è 1.,(,.-0'1t1 p,ù ,:ellt1 pim1ta e nd fiorr, che 11.-/ mtJl•·i19iu; più nel bttmbùw, ,he 11rfl'orgog/ic, dislorlo dtll'i1d1d10, Dio è quesl" sci(' profomfo, 11u•·s10cafore: r e·;. !Fil c,,1d1r HCIICJtegelulit,ì ou1tra. An:;i, poid1i J'ill1rlklto ,} ,n fondo ,om t.flit•ild u,m/itico c cl1iarifiw1na. troppo oso incorrr nello h'n• lu::iu,re dt upar11rr le s.,,gulr cose dalla 1:ifa co11gi111tlac •mi• vow. J>rrct(J ,._rs,, glorie, tlel/'1101110, è 1111t·h,•q11o'l sr,pr clic ptrdè /"uomo. Or d1111q11ed1 quelle., 1·1111 profuuda e fond,1me111t1le tl'rsprrs• .11onr d1r(IJt1, fr,1 li- orli ""wne, i- la musica. Jiss11.non può q11intli n mnto 1/i rsurr 11ncl1r e.~pr,ssim1c d.· rl'ilo 1/e>/111 ru:;:;il. C<Jmet.•olo11l1ì di t·il11 n,sì " così forma/(1. I.,, musicu, 11 bcH 9m1rd11r,. 11011(' ncc111fht' ,·ffrllo di Sl'llli· 1J1'11lt; p,:rchè j s.:ntm1C'nll suno g1cì quulcus11 dt defmibde ,·u,r poro/e, di uri,·11:uto in senso logi.-o. Essa è tspression,• tfrlfa t·ito /.:md,1111c11taldeelfo r(l==11. ,1..i s11oj prilli! mut, imlistmh. lii 1l.n.•c llfllO f 1111<oru /11/(J (' CO"!JlllfllQ m1mtdÙolf/lllC'till' 11!/t, riuiice trim11. l'trciò l1a sprss" t11nlu potcrr br,,ilfinmtc: perdi,~ u r,. pur/ti di culpa d11lte molupl.c; n•re ,· pr111ien, " q11dlc, spmsi,·- MIC'::=11 11111 r mfinrlm11,·nt,· c1di<,1 e armoniosa, ,li cui fn11sct /11 t•i1,1. primo di <1~·er cl.110l11ogo 11/lu l"Qrrosi,nu tiri t11rlu drl• /'Ì,rtd/ato. Il q,wlt' s1ir,·bbe fallo pu tfor nuot·11 11/,1 ,· ,·.111 111t,wmu mcdi.111111' / p,'fls100; 11111 troppe 1·011,• tS-fCJ rmd1imfr 1'11011w 11e/Jc -.·,,rie fi.ua=to,ii mn,111/1,colle q11::.1I; ,·gli 11li111,·11tu i 11111, .fe11sj I' i s11(}j jlt-nsio; 11dl'tq11ismu d.-/ p,•,·1.·,1/(1, I.o 1,111sù·11 otri11.e quindi arlaml'nt,• la rm::u. nlHI 11ei s11CJI partici1l11ri inmw,rrr-.•uli, 1·isibili e po,satnl,, 1111111·1m,,; 1110l11.•i fo111lt1met1/(.l/i .Vu11 ,t q11indiII cr<derr d11· .-s.111 possu t1Wjser;·,n·i nm,e 1111·~·r- •111·11nd,,,1 .rào1l1fi1'11. un1fr d1iar,rr ; singo/1 p11r/11·<1fori 1iclla ,·,,.=.=a; ,,,i(' o ae,J.-rc du lo 11111siwp,1ss" _ç0Jld11ir,m• ollt" p.11(1/r dtC si fc1mw alltlrno alla n,:;;::11. l'crcl;è ,n .,c1sfw1::a è ·rero d,r ,'Sh1 11(11· (' fhc 10111 lrudii::10,u ,,, smm, di q11rllu ,1eu11 1mlc1er• min,11,·::::11 /111u/a111,·11111le. cli,· glii ~'1'Q/_qc f"ulea 1lj r11::::11 1'1/u .'lw prufot1dt1 1m111r,1. /:.' IW/1,) 1·he muli., u:•·11::11 urgoglios11 .11 1t n/111/11/u tfo Tempo di p,,rlure 1lclla re1==11, ('C'rchè pr,-s1·11tr.·1i11 mutlo co,1/1110 cl1iC1.f11 r1parta1•r, -"'à a/111 1111t11ra. Or,,. ,/dlc, 1111l11rn si f1rnno wnie 11wlt,• puro!.: pero-.: ('_ no11 11.-Jrv11ctlto che 11c /,a il 11wur 1 ol1smo, llltl nl"illl su11 profuntli, r,·11/tti. q11eJ lati) 1rnrt1r11h- della t·ila, ··/," tlifficilm,·,i,.. .fi foscU pe11ei'~11,r/cal <un(eflo. 011dC' /',1a11.ta (li mùtit"ismu 11111l<'rla/isti,·o Jii11d<1la ninlro il rn=:;;1.w10. Sc,w,:.-1,J lu m11s:.,-,, è proprio J,ì 11 1l111wslr11re che, ,wcl,c f'I• ,.,,mio ,r4'/ re.CJ'IO dry/i i111(>1ds; nsnir,, s, p11,ì .f.:1'1re ,il s11bllme, 1: qudfo di1•iitt1ormonm. ON' proprio ,wn r'è pilf 1111/1" lii 11111• ·aia/e. Q11.11d•.1 •1ct c,imJlo 1/ella r11:;;::a. 11111111stc,1lr_ml,,cr11du 1111111r• ,lmtamr11lr /11 1•il11fo,ulm11,·,1tt1lrdt 1·.u,,, ,,,. è /11 pi,': dirc/111 i11r,ir11u=ion<. S,, spo,rl,inC'11. 1;m1 c'è ,·sprusio11e fl1t· p11l sot/d1$/1 c111•·M11.a·•c JOl11lamenl11I" 1/t/f.',rs,·,~ <ht ,Jmmc 1r. fondu a,tn ri1==u, 1/C'J/111:,uì.11 ,· del ct111/o. (!1wnltmq111· appu,;Jo tss,, slessa fi,usrn p,·r :·tf>rt'Jelllttr,: fC'! le •11cd1·.1i111c tliff,coll,ì di inlcrpctr,1::iont· che f'YUtnla /11 r11=:11 ntll,, s,ur 1111,:,, 1·()rfl<Jr,·itù. l11ll11du il canM, nellu sm, moti/e clinomtco. c·hc ·l'ie11 s11 ,la/1'1111.',110 del nmlorc, t /'1mÌ11;11 slusa tiella r11:;;:o 111ess11 a mulo; J11ddm·~•il .-orpo ni' è comi.' I" pietr;fi<11l0 t'.fprcssitmc . Crrlumc,rfe 111 mt1s1Co "on ci <ond11c 1• tropfo v1·1mti uefta /ru• ,/11:;;im,r tn <hi,iri confflli cl; q11tlle che soni, lt 1·t1rù· mtime l't1:=- =1,1I;.m,1 e, le 111oslr11 / 1/tt:'Z'ÙI 11/ nostro isl.nlo t llllu 11os/rt1 cctpudtù d'i11ln1der. i tt101/ prufondi dclii, ,,ira, nella Joro nmlihi 1·.u.:n::iule; <e nt' dii /11 t·itu di fiumou.,, ltrdd01·e il ror/lQ ~ come la lcm1pudC1 che run,o/gc lu fiumma . •Vcllt- opress1m,; più gt'ttHin, t popol.,rj d.-/lo JIIIISIC11 f qllhldt 1/a lronire ,11/uscuperto il rnorc .d,·sso delle rn:;;::,·, fil sere di ~•i/et cli ugNi sin_qulo allcggi11me,r/o r11::=.olc o/ .mQ .f/11/0 NllSctllll'. Quasi ,•flme se si toccosse ili curn,· 1·i,, 1, ""' 11w scopalo ~,Jpilo. In unu scrit di ullrriori scrini cscuninarmo len/1111:,·H/1· il t·,,rio ,1/IC!Jgiarsj 1ld/1t t•illl m11sicolt dello Jfllrilo. GIUUO COGNI

Ou11lche pentol• ,01111q, u11lche bacile, due o t,e bidoni di l11tt1: ecco tullo l'appo,lo dell• • clwilfi • ali• 1udimel\l1le cucina di quesl• lndigen• dell'Africa me,idionale britannica. La ~ociolnJ,:"i.t,11ncs1a Jt('.' ('ra discu.:~a. non h,1 :n-1110 fortuna, neppure 1wr <111<11110 riguarda lo studio dclll. nur.t· umane. però che ili c1nologi e gli antropolol,!'i 11011 k h;um,) dat,, 1111sicuro apporto di dati prcc1.:i. Per c~mpiu, il \·\'oltmann comprende tutlì J,:"liuomini iu Ire ti111d1 r:11.1.e: il Ct111nu-co, il ,icgro ed 11 111onguf1,11. J>eri,.1ti da un concinuo ;unalgamarsi di gruppi etnici assai din·rsi, Sparsi nelle regioni ahitahili dd globo. le J,:"randi diffrrcllle t.'.ht" li :cng:0110attualmcmc ta11lo distinti l'nno d:tll"ahro, uon han11u ,,ltra raj!'ionc Sl' non nd fa1t<1 ddla completa se,larar.ione secnlart·, i)tt·iswrica .mzi, ndl.l (Jualc queste tre grandi fone ct·ntrip(•(e <idre, oluzi,mt" etnologica ddl\unanità intera hanno finora , is~nto: esst ra1,1•n·:-e11tano tn: tamini finali di una :,Ccolarc dimina7.io1w ,ocli t11Heren7.l' meno scn~1hili di quelll· da\11.• <111:d, ,uno attual111e111c araucri:1.1..·u1. 1:1 lmdey dh·idc im·cc<• il gen(•r,.. mnano m llllaHro l,!'ru111u: .m~tral<,i<ti. nel-:"roidi, mougoloidi e xanl:tcroidi. Q111::.t'nltimo comprrndt· <111:t:,tiutta la ll0polaz1onc d·Euroi,a: 1I mongoloide è ,..appresem.tto dalle razu tartara, americana e J)Oliucsica; il negroide dalla lll'~ra. ouentotta t" 11c~rit1t; l";tnstraloidt· dall'australiana, <kccanica ed egir.ia. Il Prichard comprC'nde nd nome di r":;~ l'insil·me d"iudividui che pl"C'scntano ptù o meno <ll:'i ,11r1111eri fu11;,m1. tras1111.<s1b;p1e; r ert'dit(Ì, :.1.'nz;t che :.i eutri a discutere sulla lorn origine. •• a risoh-cre, come cons1gli:'t Rroca. la qui:,ti111w di 1.arclllcla ira indi- ,·idui <ii rarictti inizialmclllt" diffrrenù. Il De Qu:.trdagc~ riflcne che l'umanit:ì. ahbia avuto una sola origin..-, e chc però IUlla pro• ,·cuga dallo ~pitthl:rg o da aftrl• !erre al unni della Sif)('na. ora Mlnnm·ts..·. Le ra7.7.(•gialla, nt:Ta,.. hianca si formarono al principio <lell"q,oca qu:.ternari:t, e scesero d;tlla S1heri.1. quando ,i cr:ma din-ni\a là mollo freddo: la razza ).(alla rimase n<'ll"altipi;mo centrale- dclrAsia, do,·e 411ci )Mlpoli i11iziaro110 la prima civihà 1>atriarcale <:cJ 11.gricola: I.I razr.a nera si dircSSl" ad :rnsiro. la hia:1ca 1M1.:gacd\ occaso. Fin.lmcntc, - d-0111g1li ;;tudi filolouit.'.i di Cunho. di Penka. <li ~chrad..-r e di POs-chc; dopo i lavori :antropologici di \"irchm\ Hroca. R,,!le~lon, Dan!i; dopo lt" ricerchl' archeologiche di r\lt"vy. I),_. )lortilld, Boyd-D;1\\ \.:in:., Kdkr. lnd, P1gurin1; do1o1,gli :.tuùi dell'llaeckcl. )fax .\liiller. Rech,s, Ujfahi, J-lommel. Fos:.I; dof)(l gli S<:ritti di F..·.derico :\Wller. Rys, \'an 1..ohcr, \\'ilsdw. :\lnrst lii, Taylor, - fim1lme11te :.cendono io campo gli antropo-soc11,log1 Cl..omhro!io, .\mm1)11. Closson, V.tch<·r lk L;1pou~1.·, 1.·cc.) con <1uesti capisaldi e q1wsti presupposti: 1 I Esiste corrda1.i1mc tra la j::'erarchia morfologie.a l" la j!'en.rchla ps1co-so,;:ialc delle 1 .1rie ranl· umane: 2) in Euro11a e dQqm(Jtl\: sono immiJ!rati i rapprc,,·nranti ddla cir·iltti oc:àdr11111fr. vi,·ono tre grandi raue ,, e.a· ratteri anatomici 11eua1m:ntc diHerenziati: Homo e11rof',11.s: ducnlicefaha; statura ;1\ta: colore chi;tro ((,.·gli occhi. dl'lla. pdk t' <ki peli. l.'hom" r1trùpnu è il tipo della raua J,:"<·rma111ca 1o ir1ana. I lm110 11/('m11s: hnu:hiceiaha: statura media: colore chiaro (ma ml poco meno eh,• n..-ll'hoi11ù e11ropc:11.f) degli occhi. ddl.1 J'll'lk ,· dei IX'li. l>all"homo alpnnu <kri1·ano i 1,opoli cehici. /-/1,1110 m,·rMimwli.J: dolicocefalia; st ,tura hassa; colort" oscur<, dt·i;:-li ()echi. della pelle t" <ki peli. App.:trkngono all'h<.Hllo 111,ritliaualù i mediterranei: .\) tra lt- trt•, la rana wpaior,· vcr ecet"ill'nza è ~uclla rapprescnrnnte 1"1101110 r11ropn,.,. cioè la rn~.:c1 11crm<1Hlc'(I n ,wnl-,·11rop,·u. Vi è induhhiameute in Qn("Sk ass..-rzioni 1111J p.trtc di \"t•ro, ma do.:,·e csscn: con~idl·rar;, t.'.Ome mfondata t' :1rhitraria l'opininnc <klla snpt•riorità .-lnir11, i,111al(I di certc razze sulle altre Si dl',·e prima <li tutto ammetkre cht" le razze ii modificano e nmt,mo, coinc si modificano e mutano gl'indi,·idui che le COtnJ)Vll)::'"OIIO: in t:11 modo la s111x-riorità dell'oggi è !"inferiorità dd domani, e \'i• cc1·crsa. Su1x-rato 11 roncett(1 li1111eano ~ulla fissità della SJk"'cie. ;unme~sa anchl' per la raz;,a una concc1.ior1e razionale, che non ahhia l:miti fissi t" matematici. è logie,> afiermart" che- l"umnu. sin da; tempi preglaciali • .thhia raggiunto una fase di stasi e di inun~ hilit,i? l'erchè ruomo non dovrehh,· modificarsi? Pcrchè l'ambiente, cht" mcessantcm..-ntt" si muta. ntin dovrdtht· mfluire "-vlamcntc S\t noi? :-.l'<msolo, ma i dati cht· ci Qffrouo la psic<,lo~L,. la medicina, l';inato1wa, ccc., sono concordi ud ricono:,cen. 11('1 nostro organismo, un incessante l" lemo mutarsi degli or~<Hl1 , ..1 ~uccc<lc:rsi di num·c fon,tioui e ,,ic...-n:rsa. X,·ssmio 1JOtrà srn.tc,,, ,, /,,~icamcnte che dai primi tipi fm1d:rn11."11lali prc-istorici del t<·wr: 13

l lomo, - 1~r quanto 11 Kolliman tenti con la ~ua teoria d.Jil forme preesistenti di sostc:~re l'immnt;,,l,ilità dea crani delle p1i1 antiche: nzzc t'uroptt, - non si sia p;tssato a tipi d1Ht'rcnus ..1m1 e 5\'anati. ffaltra JQrlC.~TU razza, per il fatto Slt'SSOeh(' CSÌSll', è ugual• mente: pcrfe.tionahl, là dove si J>ensiche essa è adnttata al luogo in cui \·ive: un n:1poletano, che per le ncchuu geologiche ddla sua regione, spendendo una minima quamità di etlt"rg1a, può r\.- s1sterc al cbma e trarre: dal ~nolo I mezzi di suss,-.tcnza, i: J art ad uo tedesco che d<'vc esplicare una forza•la,·oro ma~iorc, pur !1-Cmbrandoil St'condo J)iù utile alla c.i,•ih:\ del primo. Se possì:11110 ammettere rcsiMetlza dì attitudini .sp«iali, - determinate t.lail<' dispar.-1tc condiùoni geologiche della terra, - fra una razza c l'altra, non ~ lecito d1chiarue che date attitud;ni siano supenori ad altre. Certo che aPPJ,rcntemcnte s<'mhra l'oprosto, ma nel fatto non t. Noi siamo passati 1-cr un 1>eriodo in cui l'industria h;1 nuto la mauima importanza: per tJucsto gli :rnglo-sassoni e 1 loro rampolli 111America furono i b,,·orui (' sembrarono su~• rlo,-i. Ma ciò non dipcndc,·a dall'lntnns«a natura d<'lla rana, bcnsl dalle qualità dc.I suolo e dalle ar11'1cios1tàcommerc1al1: gli anglo-sas.son1 \ l\'e\'ano su terreni più ricchi di carhonc e di ferro, e i mercati, che un tempo erano al sud, .si cr;1.no llflC>stati ver!'o 11 nord. Forze apparenti! Il nliC'\·o e la natura geologica del sunlo; la ricchezza dd sottosuolo che procura le matcrn: prime come 11 carbon fos.)ilc, 1met2lh utili o preziosi, il l)'Ctrolto; l.t distnhun<>- nc dell.: acque che regolano. CQRla loro prCSCn7-.to la loro a,- !1-Cnia,la ,•1ta o la morte degli animali e dei ,·cgetali; l'cs1sh•11z,1 di forze naturali come le casc.1.ted'acqua, 1 ,·enti, le maree ,. le correnti marine; tutto questo fornisce e, 1dentememe una ba~ più o meno fu orC'\·olcalla ,·1ta economica. Onde, ~ 11ferro e la ~•· llct. arricchirono certe popoluion1 conc1uis1atnc1della preistorm. se le vallah: del Nilo, dell'Eufrate e <lei Tigre, del lloang•l10 1. del Yaug-tsé--Kiang. del Pe1-ho e del Lo:u,g-ho dettero origine alle JHÙ antiche ei,·ilt:\ conoscmle dalla ston.t. l'Inghilterra dd XIX ~ccolo dovn·a la sua pnttpernà a quello che s 1 chi:un.n·a e il rl... ,:no del carhonc •· Pertanto, s, de\'e J)CIISart.: che la s111,.,·norit:ìd1 una r.1n:a :;ulk ahre è dab. flalle leggi, dalle rclig10111.,laglì urd111amcnti~iali cht• mfluiscono sulle affez10111morali, ~nl grado di cultura, J! rir hustezza, dr SJ,mtà, e 50110circostanze che concorrono a costitmrc <1m•glieffetti che l'eredità J>atologic.is'ancarica d1 tr:.-.mctt..-rcalk ntlf)\C gcncr::uiom, nelle qua11 si accumulano le Hrtù ed i ,-izi lici llredccessori. e Non credo - dic..- il ~torselli - che si possano negare in Mtropologia i r.apporti tra Il•1.articolant.\ fisiche di una rana o di un J)OJlOlo e la sua capacità a lottare: contro le ftffic<'hÀ dell'amhil'lllc ,::eografico, o <h produrre lii\ rnz1on1o d1 progredire \"erso ideali <'tici e relìgios1, o di formars, un u.seuo sociale I nr 1ù10 alla sua prosperità materiale e al suo s, iluJlpo mtcllcttualc: è questa capacità sohaulo che pcrmetlc ad una uzza Q ad un pir JJolndi forrn.1n1 una ci\·1hà propria e d1 ,cio,·arc ai l>rClfi:'rbsi ciel• la c1,·iltà unl\·e~le •- :-..:è basta. Si dnc pur agf:lungert' che, mtn• tre i costumi, le forme <l1i,:-o,·crno,le lci::(:'t,la n:llg1onl·, la pro• lcssinne, ccc., mfluiscono sulle oper:uion, intellettuali e mornlt clcgli uomì11Inll'lltre ~sono fa"orirc od ni,tacolare la bontd, la ,imulazione, l'odio, la magnan!mltà, b, follia, la , 1lt.i, 11cor .. t• K'"• la lealtà, l'qzio, 1'ab1cz.ione,le malattie fisiche o l>!uchichc,1m• promano moltre queste ,irtt'1 o ,·1zi ,ul ,alto ddl'11omo, ta!chè per un osservatore acuto non è affatto 1mpossib1lescoprire, dal• rcsame attento che presenta la faccia d1 un uomo, quo1si!tiano le condiziCMlisociali nelle quali \·i,·a 1'1mli\iduo; la h"II01W>mi.1. e fa craH"050>pia ne dànno I materiali 1,cr cono:,ecrnc le inclinaziont, k J)assioni, 1 t:ilenti. Xcm St dice cou 11110,·aquando .,i afforma che i soldati, in g\!11erc,assumono col tempo una certa somigli,rn• ,a Ira loro, come l'assumono i frati d'un cnn"cn10: ciò an-icnc avpunto pcrchè, dopo una lunga com I\ enza, c•han<losi dello stu• w ciho, agendo nello strsso modo, 50rfrc-ndo le ,t<'ue pene, adOf· iando le stc-sse 1dt'c, gli stt"ssi esercizi, prcdisponcndt>!>ialle stc,sc mab.ttic, div1Jcndo s:li stessi 1)iaccn etl entusiasmi, le stesse o1ma• n:zzc rd illusioni, essi debhono 11ccess;1ri:lmcnteauc-,:giare i mou del loro , iso. com~ qul'lh del corpo, tutti all'idc-nticu 0\()00. La fi. -.,olog,a ha d11nostrato che la scnsa:uone, la per«tione, il seni!• 1m·n1n.rroducono a , 1ccmb un;i. imprc,1ione spc,cialc, distint.,. in Il progresso contini sempre col miracolo, nella men!•l~I~ d .. l>Of)_olfmeno evoluti: quelfo bimbo

quel ccntr<tm cm si elaborano i 1>rodottinei qu.tli !!-iestrinseca la nostra vita intcllcth1ale e morale. Ebbene, questa massa ncrvos.t che si espande, per mezzo dl innumcrc,·oli fondamenti, per tutto il corpo, co11traco rilassa, a seconda delle sue vibrazioni, i mu• !>COii facciali in modo che per tali a>ntrazioni o rilassamenti continuati si prow,cano nel volto, e perdurano, tracce speciali, carat• !eristiche, permanenti. La crmclusione di c1uan10pr ..ccdc è ò1lll<1uc:he l':tntro1)()svcio-- logia ha un mezzo valido e sicuro per determinare la c. razza su• pcriore >: quello di ricorrere allo studio delle condizioni poli• 1iche, sociali, morali, religiose, intellettuali delle singole razze. Se anche non si concorda col Rihlc:y il qual<' ritiene che alle forze t'rcdit.ute, così naturali come di ~lezioue, si debba riconoscere wlo una J)artc nel plasmare uomini c costumi, lasciando la mag• gior varte alla pressione dell'ambiente fisiografico ed umano, se :u1chcsembra invece accettabile l'oj)inione dello Stt'inmc:tz il quale ~sticue eh<" e la una si trasforma non per l'educazione che ricc, ono i membri viventi di essa, ma so1>rattutto per il caml,iamcnto eh-: a,·,•icnc nella sua costituzione, in seguito al rafforursi ,, all'in..1eholirsidell'insieme ereditario di cui si compone• (v. lo studio di S. R. Stei11111etz: L'un:1"tre della Raz=a ncila Rivista italiana di Socivlog1h del settembre-ottobre 1910), non è men ,·tro che lo staio 1)()litico,sociale ecc. contribuisce a rendere "itale, rnpcriore una razza, e quindi a perpetuarla. L1nesempio meraviglioso offre a questo proposito la razza italiana. E' fuori dubbio che la razza italiana racchiude in se stessa una \·italità cosl intensa, che usd integra e forte da tutte le in- ,·asioni barbariche e scmici,•ili, da tutte le Mssezu mcdiot,•ali e da tutte le prepotenze più recenti, ma soltanto dopo la no-- stra unità, Karl Lc:ntzenc:r J)()tc:vascri\•ere queste parole memorabili: e Se uoi dobbiamo <'SSCregiusti \'<'rso qu<'sto popolo, C"hc possÌ\'de una gio"emù cosl eterna., ch'è cosl riccamente dotato tlalla nalura e uondimcno per secoli condannato all'abbandono ('On una colp,e,·ole ncgligenzi, costantemente: represso in ogni aspir:azione intt'lleltu:tlc, dohbiamo ammettere che ha ora inaugu• r;i,ta un'ahra epoca di rinascimento. Un nuo,·o spirito si è .,,,ei:;:lialoin ltali:i, che si agita potentemente e si spinge innanzi con ordine. Xon dohhianu, far altro che guardare la leUeratura, della Due volti (Il bolscevico e Il germanico), due clvi1U1, due 1ocletà. Soltanto 911 anglo-americani sono a tal punto degeneu1ti, d• opl•re per Il bolscevismo. filosofia, la quale rispecchia sempre lo spìri10 psicol~gico della tcndt'nza dei tempi, per riconoscere che il mo,·•mento intellettuale è più potente in Italia, che in altra parte di Euro1>a, e inoltre, che in questi sforzi l":intico spirito del Rinasc1mmto dispiega an• cora una ,•olta la sua energia>. Ed ancora: « Xessuno nega, come hanno ricordato recentemente in Francia degli studiosi dì sociologia, che la configurazione del suolo sul quale ,·i,·e un p0p0lo, il suo clima, le sue frontiere, la sua com1>0sizionegeologica la sua fauna, la sua flora, ecc. entrano nella costnuzionc di un aggrnpp.'jmenlo politico, il quale non vive solamente nel 1ei111)() c<l è legato ad una parte definita dello spazio> (A. Lemonnyer, J. T.01111eaue R. Troudc Pr&u di' Sociologie, '.\farsiglia. 1934, pagg. 255). Tuttavia un'altra dimostrazione della forza indubitata della nostra razza noi la troviamo appunto nel Regime fascista, nel re• gime cioè che non è sorto all'impro\'viso dal caos, ma invece è la conseguem:a di quella differenziazione secolare di elementi per cui nella penisola, a un certo momento, la razza ha potuto assumere quella cer1a forma, <1uelcerto dinamismo, quella. certa speram:a. E lo stesso concetto emincn1emente fascista della razn che si ~-tifferem:ia, che si sente persona in se stessa libera e morale, mentre costituisce il princip!o rinnovatore della nostra storia, è daWahro lato e in pari tCmf)Ola fona, che disorginizza cd abbalte quei popoli che, come l'anglo-S.tssonc:, p0sso110essere già consickrati come «inferiori•· Incapaci a comprenderlo, im1.11-;tcnti a portarlo, a :S\'Olgc:rlo ed effetrnarlo secondo la propria csscnz.;., le altre razze, ormai dcerepite, non possono resistere ; tale principio, non possono vincerlo, e sono costrette a cedergli il passo, dissolvendosi via via. Onde appare evidente che l'antroposocio?ogia potrà avere ,ma nuova ragione di essere quando, seguendo cri1eri dinamici e ,t,r rici, potrà determinare la superiorità di certe r:tzu sulle altre ir. hase alla ci,•iltà acquisita, allo stato 1>0lnico e sociale, alle cornizioni. alfe idee e agli ideali. ARMANDO T05Tl 15

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==