poi l'argomento dichiarandosi favorevole all'istituztone a ciò condotto da lunga esperienza clinico ed invocò quindi, in questo setlore, l'intervenlo dello stato concludendo il suo esposlo con queste parole: e L'enorme dispendio di eQergie. il coni nuo peggiorare della raUa sono ragioni ben supe• noria quelle elche e materiali. contrappoJ1te dagli avversorii ol cer1ilicoto premotrimoniale >. Tutto questo dimostra come ç o stolo vivo 1n Italia lo discuss!one 1n1omo a tale p:o• getto, e mentre la stampo quolidiano echeg_ giovo periino con scr'tti di Luigi Federzoni J'1mporlante argomenlo, le correnti della pubblico opinione venivano di•ise in varie tendenze che luorviavano dalla cona1de,asione fondamentale b·olog'co-e1toa ed accendevano polemiche secondarie. Tuttavia mancò ai d1bollih ecient Lei quel presupposto che oggi hanno creato le do1lnne relative alla conce:i::'.one musso! niana dello 'tl!Oto fascista ed i principh dell'attuale roz1olog'o. del razzismo e de:la scienza genetioo. QUALCHE ASPETTOGIURIDICO I fondamenti giuridici dell'aUuale innoyazione in German'a possono riscontro si n•l dintto medJ.oevole germanico il quale presume i':r:•ere~ dcJo colle1t1v,:o ..:a'.a•tQ! roppcn, degli 1ndJ.v1dul Ira io,o, per cui non ai ammette cho lo alato poaao venire leso per 11lotto di chi vuole imprimere olio propno vita seeauale uno dtre:i::one negalivo o dann0$0 ai lini procreativi. Ciò è •n controsto con I prmcipii hn qui espoeti per i quali s1 concede libe-rtà ogli individui, ove ne a:ano scienli, di contrarre none c~ lruatrino i lini biologieì del matr monio. A loro volta questi princ:pil, riconosciuti erronei al lume della SCJ.enza alluole, d - scendevano doJ dominio che aveva nella giunspruden:i::a civ le ilaliana il conceno della val:dità del malnmonio che aodd - slocc•.1se soltanto i bisogni individuali ollenivj e hs'o)o,fci. Si ero orgomenlato. in sode g urisd.z.ionale, cho scopo del moln• monio non ero soltanto q1,1ello della prole ma « J' nlograzione piò perletto e pieno dell'umano personalilà > lo quale potevo essere rogg1unta indipendentemente dallo p:esenza dello 1i9Lolom:a. (Corte Cosaa:i:ione unico, 30 giugno 192◄. Corle d'Appello di M'lano, 31 ottobre 1922). Facendosi, in hnea di val'd1tà del matrimonio, accessorio 1I tallo della prohl co• :i:ione e non euendo quindi onnul!obil1 i matr'monii in cui uno dei coniugi non potesse av&r figli (e non vediamo come, in tal coso. l'« integrazione dell'umana personalità >, che negl'ind'vidui normali s1 comp,e attraverso le reoz1oni liaibpsichiche cui dò luogo la I glio!anzo. po4s,a compiersi) cadevo tuno l'aHenzione deJ legislatore e dello sludioso che progella&Se misure prenu:i::iah circo !'impedimento ol malrimon o e0111ituito do un cerlificoto medico os101'vo, il quale pnnc.polmente si chiedeva per proteggere, do eventuali mo)• erechlarii, la prole. Non poteva quindi euere da divieto al matrimonio la pouibil'tò dì avere f;gh min0t'Ol1 o Ionio meno di rana bastardo Se la stessa incopocitò generativo non cosl:tuiva per la giurisprudenza impedimento dirimente « (Impedimento dir mentes > sono quelli per cui il motrimon·o è rilenulo mvohdo e quindi suscellibil• d1 €11sere se ol• lo, o per i quo:i non pub eSHre celebrato) olle no:i::ze che i singol 1• nel loto interesse, progeuavono. Secondo questo log!co p,ogmohsto Se il vincolo era vahdo ove anche uno dei coniugi per il fatto dell'ahro losse costretto o rinunziare olla procreaz.one a maggior ragione ero valido ove lo eventuale figi olanz.o fosse noia morto o d1minu;la ne'lo proprio oonitò ed efl cienza. ln!otti secondo questo angolo visuale la posstb1l.tò d1 trasmellere ereditar omenle le tare orgoniche e psichiche poteva es.sere oqu1po1ota ad una diminuzione dttllo capacitò ad ave: I gli e poiché l'incopocitò stesso od averli non toccavo la valid tò del rnotnmonio non si vedeva come ov~bbe po1u10 essere vietato un coniugio sulla bo(ie d: un attes!Olo medico che quello w'rtù denuncias,;;e inlirmola o diminuito. E' chiaro perb che un tale modo d! pen• sare 1roscuravo j superiori obiellivi soci.ah. taz:i::1oh. polilld del matrimonio non acor• gendo .poi, nello loro intereuo, gli ob:eitivi individuali che, nello normalità dei casi. includono quello della sono perpetuazione del ceppo lamìliare, attrovel'$O lo quole l'individuo si integra ed in s6 •!esso fisiolog camcnte e psicolog!camente si compie• ta. Nà 1enevo conto poi della mancata od insulliciente integrm:ione degl'indìYidui con ugoti in uno prole che per avere stigmate goneliche inlicianti era da per M stessa incompleta e per cui il coniugio pro, fc:idova n una grigia almo.siero di incom• ple:ezzo o di inlelic:1ò, mancando allo propria lun:i::io:ie eaaenziole indìvidual"s1:~ siccome mancava al suo ufficio collen:vo. N~ per altro r.solvevo g·uridicomente ed etico.mente il problema della lesione portato contro g!'individui in caso di malattie contag 08e dell'altro coniuge, ove queste· lossero anteriori ol matrimonio; perch6 propno 1n queslo coso la normo fondamentale del dirillo civile • cr'minale veniva trascurata in quanto si rendeva lecito uno !es.ione allo salute ed allo copocitc."J generativa degl'1nd1v1du1 che in altri oasi era pass1b1le d 1 scnz1oni, 'tli<:eome, nello specie ses.suale, venne sancilo dal legislatore pena1e itaHano'"in proe'eguo di tempo, Che dire poi della lesione a! dirillo naturale di aver ligli sanj in conformità al proprio stato di salute buono e che neppure colpivo lo vohd1tà del malrimonio? Lo forma tronsot11va e per conoscenza, ehminova l'errore sull'ident IÒ fisiologica e potol09100 dell'ahro coniuge ed autorizzava gl'md1v1dui d scarse cosc1cn:i::o profilattico o ,ou.10le, o magari mcreduh de: ccinon, sull'ered tanelà. o contrarre motrimon o senz.o pou11b1Ltà d1 annul!amento. · Mo l'aaaenzo del cert1f1ca10 ~emo1nm<>- nole nell'attuale leg1alaz1one la !ec1to la lesione che al d1 luor dea roppon 1 motnmon:ali coniugali è puntla do: dmllo v;- gente. la valido un malnmon o che spesso ir.clude un polenltt errore sulla 1nd:viduolHÒ po1ol091ca delro;tro comuge, rende po,:- • bile uno proilhca:i:: one mletto, deformo, claudicante in cui 11 patnmonio rautale nello suo dinamica vene ad essere colpito e nello suo v1r1ò demogrolico le-so m quonlo s1 perpetuano indiv1du 10·011 o lecondità decrescente. Uno direzione diversa avt.vo invece ossun10 lo 9 ur1spruden20 nel 1919 dich1orando che l'umone isolata. essendo un latto materiale. non cosi 1u1sce ragione sull.cien• te al auss.•Jlere d un 1sututo come il matr,momo Se non Vi a. 0991un90 lo prolil1co:uone che « moro] u, g\'1mpuls1 dell'islinto > onde può concedersi l'annul,amenro anche per lo solo mCOJXJc.t6 ad aver tgh. (Cotte di Appello d1 Roma. 2~ marzo 1919. Corle di Appello d Milano, 31 gennaio rnl9). A parie de. fato deJl'umlaleral.tò delrmterp~elazione in quanto pub esservi anche un potente coefficiente oifen vo nel rr:atnmon o che del pan non ne S03llene lo volidtlò ove s 1 veni eh, 1'imped1menlo d1 cui sopra, questi giudizi d1 -.e-conda stanza annettono olla prol'licazione ne motr monio un valore essenziale senza dello quale, ove c1b avvengo per il lotto di uno de, con ugi. il vmco:o è nullo. Da questo pr1nc1pio d scende per il nostro assunto che la d1minu1ta capacilà od aver ftgli, quale è il coso d gravi malall,e ereditarie. o secondo l'inlerpretazione razzistica lo presenza d1 una natura razziale capace d1 anatu:ore r spello a:Jo ~ostanza dell'altro CO• niuge I prodol'o determìnando uno scodi· mento delle !uh.ire 9eneroz1oni, è come la mcopocità un impedimento d:rimente al matr1mon o Lo suddetta d1retuvo g1urisi:;rudenziale 11.i fonda per altro sul diritto cononico, lnloOi per 1I canone 1081 C. I. C. (pma9rolo 2) il « fine essenziale> del m01rimomo è la ge_ ner<nione (cosi anche confermano il JXU. I dell'arl 1082 ed U par. 2 dell'art 1013) menIre il canone 1086 (para91olo 2) considero lnvaldo il matrimonio contratto sen:i:o ecopo d: p,ole. Gregorio IX al copitolo. e S1 condihon·s >... considera nullo Il matr momo contralto sollo I~ condizfone di non aver prole e Sisto V nliene nullo il malrimon'o dell'eunuco, c,o. me sancisce in una suo Bolla. IJ concetto canonico d;. co~dtò per cui li matrimonio pub esser valido e pub essere celebrato si estende sino oTelLcienz.a procreativo e ne fanno ·led♦ recentemente le de-c"sion1 dello Sacto Romana Rota. (« Decisiones S. R R. >, 5 giugno 1913, causa in coram Mori. 19 luglio 1913 causa in corom AJberli, 1914 cousa in coram Pr or. 19 novembre 1917 causa in coram Sebostionelli). ""'
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==