Fig, 4 • la 1cena del bacio - del Betne (foto Alinari) Fig. 5 • ti lHldo di Giuda - di Pietro Gio• vanni da Cemmo Ad ogni modo, i matrimoni fra streui congiunti - che, come è noto, facilitano e pro\'ocano :•accumulo e l'efficienu delle note di de,1ìuione dalla normali1à nella prole, sia morfologiche sia biolo• giche sia spirituali - si risol\'ono qui, in effetto, non solo ndl'aceentuaiione di alcune ben note stigmate nell"abito anatomico e funzionale. ma anche nell'esaltazione di alcune qualità morali fra le più caratteristiche della razz.a, venendo così indiretlamente palesata l'indole de· generativa delle medesime (I). Anzi. noi siamo stati condotti ad avanzare e a sostenere il conceuo che gli Ebrei sono dà considerarsi quale prodol• to generalmente spurio dello stesso ceppo semitico. E la nostra argomentazione è stata poggiata sia sul frequente riscontro in es.si di s1>ecifiche note di de,,ia- . zione nell'abito morfologico (di comune cognizione sono !ante ~tigmate anatomiche d'indole nquisitamente degencraliva) ed in quello biologico (fra le quali la frequenza della diatesi reumatica e diabetica). sia pure sulla dimostrazione. alla quale noi crediamo di essere J>en·enuti, che alcune delle peculiarità fondamentali della personalità spirituale degli Ebr, i recano l'impronta della deviazione c della deformazione ed hanno essenza eminentemente antisociale. Ciii il Gobineau ha sostenuto cht> la deficiente en,hn:ione civile di parecclii ceppi semitici è conseguenza del continuato ibridismo della loro composizione etnica. La contaminazione melanica - che conduce alla affermazione ed all.:i efficienza della « componente negra > del Pesci - ha forse permeato più profondamente e più estesamente l'abito dell'Ebreo? Ad ogni modo. anche in vista della elevata spiritualità di parecchi fra gli antichi Ebrei, siamo inclini a supporre - nell'accettare i concetti del Gobineau - che tale contaminazione si ,iia ,·erificata in vario grado nelle differenti tribù formanti il popolo ebraico. quando si è distaccalo dal cep1>Ooriginario per coslituirsi in unità. e che in seguito, non egualmente presso tutte le famiglie, si sia continuata ad esplicare la pernici•h!I influenza de) meticciato. Sta di fatto che il così detto « tipo negroide> (sopraltullo quello dai capelli crespi e neri. dal colorito ~uro del:a pelle. dalle labbra tumide arrovesdate c d!tlla barba rada) nonchè il così detto « tipo mongoloide> - pur esso di schietta impronta degenerativa - si riscontrano non di rado negli odiemi Ebrei in Italia; qualche volta anzj compaiono entrambi nella slcsia generazione. Sappiamo, ..a.nzi, che oggidì l'elemento femminile ebraico, tarato di monA:oloidi!!mo. ri. corre sovente agli Istituii di bellezza per farsi correggere tale marchio d'origine. Fig. 6 - la scena del bacio - nel Sa(,o Speco di Subia(o, (lo-- lo Alinati). Non è mancala, è pur \'ero. la contropartita. inquantochè, 1>er un fenomeno di aberrazione estetica, qualche di\·a finematografica si è rivolta agli Istituti di bellez.za 1>erouenere il così dello occhio mongolo. (D'altronde. colla colorazione ros,a delle unghie. così diHusa attualme~1tefra le nostre donne. non si è adot• tato un costume semitico dell'elemento femminile arabo?). Conferma alla nostra concezione an· tropologica sugli Ebrei tro,•iamo nell'opera dei pittori del nOSlrO passato. i quali hanno atteso a riprodurre nell'Ebreo usuraio o comunque moralmente deprecabile il ti1>0squisitamente peculi~re della raiua, o quello 1>iù o meno prellamenle negroide, oppure quello semplicemente ricco di note degenerative. Ed è precisamente nel la ritrattazione del giudeo. reo del più orrendo deliuo . Giuda l,;cariota - che ciò purticolarmente ri!òlaha. Primo fra lutti citiamo il Giuda del « cenacoio > di Leonardo da Vinci. Ma, meglio ancora che nel e cenacolo> negli studi ed abbozzi del medesimo . facenti parte della collezione dei fogli \'inciani di \rindsor . le figure di alcuni aposroli spiccano con tulle le loro caratteristiche. Così, noi abbiamo una faccia di Giuda quanto mai espressh•a per fredda e bieca brutalità, dal tiJ)O manifestamente inferiore (fig. l). Faccia ossuta, sia per la noternle grandezza dello :;cheletro. nia per il mar<:ato sviluppo e rilie,•o di tutte le sporgenze: il mento è grosso. molto prominente. anzi alquanto an::uato in alto, e l'angolo della mandibola assai robusto si presenta aggettalo con forza all'esterno; la fronte è bassa e sfugger.te. con arcale sopracciliari così i11usitatamente S\'iluppale da formare un vero accenno di visiera i il naso, infine. dal le cospicue proporzioni, è saldamente impiantato e spiccatamente adunco. tale cioè da risvegliare l'idea di un grande uccello da preda: mentre nella possente muscolatura del collo, segnatamente della nuca. \·ediamo un caratlere schiettamente pitecoide. Altro famoso Giuda è quello di Giotto. nella !Cena del bacio. della cappella degli Sero,·egni a Padova (fig. 91: dai capelli crespi. dalla barba deficiente, dal colorito della cute scuro; dalla mandibola voluminosa con mento sporgenle; dal forte prognatismo globale che maggiormente accentuano le labbra grosse tumide, arrovesciate; dal naso depresso alla radice; dallo sguard.o tono, crudele e freddo. E le caraUeri.sliche di inferiorit8. - in parte d'illdole prettamente negroide - della testa di Giuda spiccano tanto più per la vicinanu. alla testa di Gesù: dalla tinta della faccia qua.si diafana; d11.lla magnifica architettura frontale; dall'angolo facciale a,sai prossimo al retto (se-
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