Se sull~ !ortuna del nome e halia :t I doc-,m:enb adducono s:,rove 01 alto valore, aul- :a 0119ino JXeci.S<l nulla sappia.mo di sicu. ro, antiche tradiz:on1 raccolle da clorici più o meno scrupolosi nflettono 9li inconsci at. teggiamenti cntic; d1 epoche superate. in cui s1 lentava di giustihcare l'etimolog'.a dei r.omi di PQPOh e di terrtt con leggende a ,;;chema eponimico, oppure a schema 101...- mico. Per quanto sj esamini il prob:-,ma. iJ risultato non può essere dubbio: l'eroe, sintesi dei valori della raua, o l'animalo sacro. protetlore della stirpe, contribuiscono in miaura massima alla denominmione. Possiamo però acc.nare che tali posizioni cono il frullo di una critico retrospettiva, dal mom.enlo che da tempo sì • constatato come i nomi delle regioni •i riJerisoano nella maggioranza dei casi a panico!arilò geografiche; il nome della terra poi. preesiste al popolo che la occupa e queslo 1i 6 chiama àa quella; :.o.o in seguito ad una vera metatesi d'interpretazione si ha la tra. sposiz-ono dei due letrm1ni e lo scamh:o del loro e-Jat10 valore. Ad u..".t certo momento della sua esistenza un'etnia. una razza av• verte la neces.sità di giustilicoro il nome che po~ta e ricorre alle solite àeforma: on, della rèClllà storioo, appoggiandolo a pallidi ricordi che vivono attra,·erso r.ùli Il cui ,ignilìcato à perduto, o pratiche rel1giose_ che più non •mtendono. Cosl, per ollrire esempi della soluzione eponl"miea. conaideriamo glj Elleni che ri• petono rortgine da Elleno, Roma !ondata do Romolo, i Raseni chiamali da Raseno, e, tenendo conto della I.J)legaiiona totemico, conosciamo i Piceni che derivano se ste:ui dalla gaua (pico) ed i Lucani, 11 CUi copoetipii. ero il lupo (>.Uxoç), La casistica di quanto alfermia:mo è troppo ricca per poter essere completamente desaiUa; limiteremo i. nostre oaerv0Lon1 od un phl. r'alrello c:ompo, il che giò abbiamo Pl'•fìsao. E' onlo che il nome di una regione si OCC01QJ)Oi11Di con l'ubicmione d'eMO. Nel n011lro coso, l'opill:on. comune rav• •iiil<I nell'ntrema zona .meridionale della penisola la part. conoaciuta primo.mente come e Italia :t; Dionigi di Aliccrnasso (P~. 'Ap7.. I, 35). •torico ellenistico, cila infatti Antioco di Sirocu.aa, fiorito nel aeeolo quinto a.. C., secondo il quale il nome e Jtalia > deaiqna•o ai sUOi le.mpl la ~ che dallo air.tto di Mesaincr ai eatende•o fno al Ba,. cento. E' questa in realtlJ, la testimon:anzo più antico NIIOtiYO all'argomento. Lo slflao Antioco preciaa che in epoca anteriore il nome citoto •i limita•o alla regione comp,Ha tra l'odierno Aspromonte ed il golfo dì Squilloo,. Gli •torici clte pocedettero Dionigi non banno lasciato citazioni di •alore: Ecote,o il Mìlesio non porto alcun elemento nuo•o alla questiont, e chiamo e Italia > le locali!<\ •udde«.. Strabone (VI, 24) à dello atesllO parere, coal pure Tuc!dide (VII. 33); nel• le loro as.senioni non •i scorge alcun tenlati•o critico. IDQ una aemplice odes:one o quonlo ero gi6 alato acritlo; per Erodoto inYe~ U. 93--DI. 136), l'espana'one del nom• • più •askl ed in•"i. tul1o il litorale del Sinua Tarentinua., includendo Taranto. Con c:er1ezza storica •i può qulJldi 'lllab:lire che. due aeooli dopo lo fondazione di P.omo. il tannine e Italia> ero g:iò noto; l'app:lriione d'euo de•• ene,- ricercala prima di tale data, impostando il problema del limite e a quo» in due aen3i; o il nome ero ~no. e quindi i Greci lo conobbero al lernpo dello loro colonizzar.ione, ~ •en- n• dato dai Gr4te'i ste:ul, ed in quealo caso non può riao!ire oltre il eecolo ollmo a. C. A •anlaggio dell'origine ind;g,ena si llduerano aenz'altro tutti 9li •toriCi greci, pur divergendo nella produzione delle prove. L'unica Ionie, Antioco, !etio ottravef'IO il passo di Dionigi, s'otLene a:lo leggenda dell'eroe eponimo: Italo, dominatore dolio bassa Co:labria e forse dello Peloritanio, avrebbe in un'epoca imprecisata nominalo do M 11 J:06.ut; Atis10tele (PohL VIII. 1329,h). concordando. aderi6<:e a loie supposizione. ll vecchio logografo [Uanico d, M li.lene. citato aefflJ)le da Dionigi, ai accosta inv~ ad una trodiz'one riferibile al ciclo delle impreae lndi•iduali elleniche e rooconla un episodio della decima forca d1 Ercole. relativo alla luga d1 uno dei buoi dì Gerione, la cui mandria l'eroe guidaTo nell'Argolide, affinchè Euriateo la aocnfìcosse ad Ero. n giovenco sfuggi al 91ganlesc~ po. slore precisamente sulle sponde dello 11lrel• to di ME•3S:no. ed Erc:ole cercandolo ed ovando senhto che gh indigeni chiamavano e vituli :t I bovini, denominò Our.-rù.l:r. la regione tutta. Con poche altero% on1 tale nuova opm1one viene accollo da Varrone e da T1m:?Q. hnchlt si modifica sostanzialmente r·allacciondoai alla 9enos1 totemico del nome. del resto giò grOAolanami,nte adombrata n:rll'ul1ima po~ deJ !acconto dì Ellanico. lino felice fro,e del grande biologo od anl!quario Aulo Gellio, c:oc:ciatora d1 notizie prHioce e di minutaglis ator1che, ci nvela che i buoi, di cui in Italia Yi Ju sempre abbondanza mOS8ima, venivan chiamOli nell'anllca ILnguo greca: lTV.o( (Notti ottiche XI, I); da qui a concludere Che e Jtalio :t voglia a'.9nilicore e lem:r dei buoi :t, 11 che già poteYOSi dedurre da1J'impreaa d'Er. cole, il JXl.$$0 lt breTe. Il mataria1 8 probatorio di,,.uo ai eaouri•
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