La Difesa della Razza - anno V - n. 3 - 5 dicembre 1941

GIU ~d periodo, che intcrcorr"(: all'incirca dal 450 al JOO. a. C., la comuni1à giudaica della Pa• lcstina, coJi6cati gli impulsi originari della nuova formula della e: k:ggc >, si costituisce in una s.orta di struttura repubblicano-teocratica, la quale, nella sua dasticità, oHrc ampio margine agli isiinti indi,·idualistici. Nella natura. e negli orienta· mentì stessi della Thora, aggregato quantitati,,o di esperienze e di prcccui in costante' aggiornamento. è dato ogni pos· sibile addcntclla10 al criticismo e alle: innumerevoli srum~turc. e deviazioni, interpretative. li codice religioso ebraico, il te· s?o fondamentale di una e: s~iritualità • e di una e: mistica• che hanno d'chiaratamente per obiettivo il regno mondiale del· la razza eletta, si elabora inccssantcmenre allra\•erso tutti ;!'li adattamenti della pratica e I(• 0ppOrtunità della contingen• IO za, :.ccoglicn<lo senza sforzo, accanto aUe sottigliezze tecni• che dei softr,;,. e dei sacer<loti, indirizzi e formuiazioni empiriche divergenti. criteri di applicazione, di lim t.:z1onc o di s,•ilu1>po contraddittori o del tutto opposti. La conseguenza è rigorosamente nel carattere della Tho· ro c della religiosi'3 giudaica, quale si è venuta <lcterminando dall'epoca di Mosè; etl è nel ca· rattere ormai acquisito dai nu· dei sinagogali e nello spirito delle comun\f-à. Le sinagoghe so110 già coifituitc nell'aggreg-c1.tointerna~onalc della Diosf'Oro: gruppi ebraici si tro· · \'ano, oltre cht: nella P<.'rsia e a Babilonia, nei territori più prossimi al mondi) ellenico; al• tri si formano sulle direttrici delle grandi correnti di tra.fii• co e di scambio: in Egitto si stanno propagando le colon~. di origine assai remota, rinforo z.:.tc all\poca dell'invasione ba· b loncse da masse di fuggiaschi. Ogni colonia, dalla Persia al· l'l!.gi110, ha il suo centro sina- &rogale e, attravèrSO i suoi col· lcgi di sacerdoti e di dot• <ori, una scuoi-' in1erprctaliva propria. Il ritmo di vita della DiasJ,<>- ra è appunto in <111esta disarti· colazione, in questa aggrega· -zione di fattori autonomi, cioè in questa costante inter·elisione di metodi e di fini: da cui deriva, in un modo che non sa· prcmmo ,•edere più netto, il rovesciamcnro nella comingenza, 1:immediatczza e la sinuosità di una tecnica pratica che st"nza tregua sfugge alle linee di ogni costruzione maggiore per fissar• si nelle labirintiche inanità del· la ceHula. Il gioco di contrappesi che automaricamenrc si crea tra le comunità sinagogali durante il periodo in esame è. per la storiografia giudaica. il periodo del e fecondo e'&:1ili· hrio ~: e non è in dciinitfri che la m«canica di fori:: cen· mfughe, singole e collettive, combinate in un'organizz.u=one C'OnS(ntanea. Abbandonato a ,e. stesso. 5'Htrauo, per un com·i:rgere casuale di sitna,:ioni, alla dina• mie.adelle correnti s1oriche. l°e· braismo si è ancora una volta irrig'dito nell'automatismo del termitaio. Non :,1>1>enraicomirJ• eia ad agire \'erso la Palestina il flusso di quelle correnci, l'« equilibrio» è sconvolto alle radici, riscoprendo, sotto la tra· ma del pscud~ ,•itaFsmo la J);'Ssività storica della rnzza. La Grecia. estendendo gradualmen· le la sua zona di influeuza ,,er. so rE.st, giunge alle soglie della Giudea. passaggio geografico e politico obhligato tra l'Oc· cidentc l' l'Oricrltè. L'incontro non porta a frizioni di rilie,•o dur~ntc J'-cpoca del dominio tolemaico in Egitin (320-198 a. C.): il cmuat10 fra greci ed ebrei si risolve, non premendo altri impcrati\'i. nel consueto ri• piegamento J!'iudaico nell'isola· mento. Ma quando Antioco 111 il Grande, battuti gli cgi1.•ani. stabilisce la sonanità grl'Ca 5ulla Giudea. il cozzo fr.t le due culture. le due ci,·ihà, i due temperamenti ran:iali si deter· mina immt.>diatamente. IJ senso gN:co della ,•ita, del· la .socìeià e dello st:.to, fonda· 111 nelle ,1cce11tnaz1011istl'!>se ùd suo s11':rimcntalismo, sulla conc,..zione di una stru:turalttà Mticola1a senza residui nell'i· dea C ::ll'csauo opposto. co11il suo proicuarsi verso una real· là superiore, <k·I ·relativismo [.'ludaico e <lclla sua decentra• ta em11iria. La scissionc che ne conscgue è cgualn'h:ntt l)rofon· d,: da aml)(J le parti. Il tf:1de· gno greco per i metodi dcll'esi• stcnza ebraica. per il caratt<-H' della repubhlica teocra<ica, che materializza e tr:wisa il di"ino nelle forme di un utilitarismo tl•rre-110, ha il suo c~ntrapposto nella rcaiion1.• dcr giudaismo contro l'itle.:!ità costruni,•a dd· l'anima greca. 11 fatto e spiri· to », il tra5ec:ndentc. l'impulso interiore \'l"rso punti fermi dì supcram<:nto, cdstituicono pt'r la pr:ma volta nella storia ebraica. su un piano d'intcres· se generale, gli elementi di scJ);'ra1:ionc e di contrasto. Pochi anni trascorrono, cd ecco che, alla falsa notizia del· la morte di Antioco IV Epifa•

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==