La Difesa della Razza - anno V - n. 2 - 20 novembre 1941

di miouire il potere Jatino nella Palestina. Le ribellioni ai procuratori romani sorgevano ovunque, adesso. Prima erano un fenomeno esc)usivamente interno ed interessante soltanto la comunità giudaica. Ora avevano cambiato faccia, ed Israele s'era tolta la maschera. Nella confusione creata dalle lotte per il trono nascevano altri stati di irrequietezza dapprima incerti poi più defi.niti che rivelavano la volontà di inferire gravi coh>i al1'autorità dei proconsoli, di allontanare l'ingerenza negli affari civili e militari esercitata fino allora dal Senato romano, di intralcia.re i commerci e la navigazione latina. Era l'oacurità e la barbarie che tentavano di ri.- prendere il potere e di allontanare la civiltà e la luce di Roma. Erano gli abitatori delJa tenda - chè il Tempio nòn era opera di architetti ebrei ma di ingegneri fenici - contro i costruttori della casa di pietra e di laterizi. Era la razza giudaica contro l'ariana. Il Tem1>iocontro il Campidoglio. Non si trattava più, in conclusione, di un fatto isolato e provinciale, ma tutta l'AE1iaveniva ad esserne. coinvolta chè l'atteggiamento ostile dei giudei faceva riaccendere contro l'Urbe anche gli altri J)OJ>OH amici o sottomessi. La lotta per la suooessi0ne al trono rappresentava come gli ebrei non attendessero più il beneplacito di Cesare. Oramai i pretendenti si appoggiavano ai loro partiti senza rivolgersi al CampidogHo. Ed il sacerdozio era quello che fomentava 1a secessione, per il momento cruenta e temibile, ma evidentemente apporta~ trico di una novella indipendenza: poichè ritenevasi che Roma al veder sorgere un monarca da una rivoluzione non avrebbe più preteso la richiesta del beneplacito da parte del re di Israele, perdendo cosi la sua più impor• tante forma di controllo su la Palestina. Quando poi scoppia la rivolta dichiarata contro Roma, il Tempio assume la suprema direzione degli affari politici e militari. Vengono coniate anche le monete, le famose Monete della Rivolta. Quanto dura sia stata In guerra condotta nel 65-70 da VeSpasiano e da Tito e quanto sangue e quanti sacrifici abbia costato è noto. Tutto sta a dimostrare come il Tempio avesse saputo organizzare nella Palestina la ribellione armata. Erano stati anni di preparazione metodica, misteriosa e sotterranea. La macchina reUgfoso. e politica che partiva dal recesso buio e vacuo del Sancta Sanctorum sino ai più umili tuguri aveva funzionato perfettamente. Il Tempio non era pill un tempio propriamente detto. cioè un luogo di preghiera e di espiazione, un sacrario di raccoglimento e di sacrificio: la religione una volta tanto era servita a mascherare la politica antiromana. E i pochi fanatici ebrei che s'erano accorti di questo e nei sacerdoti vedevano dei figuri facinorosi anzichè dei puri ministri del culto, avevano un giorno gridato contro d.i loro: Uscii.e via di qua, uscite via di qua, figli cli Eli! Avete insozzato la casa del nostro Dio (Su.k.kah paJ.. IV, 54 d). Cos'i è tradizione - che ognuno può interpretare come erede - che anche Jahvè si stancasse di vedere iJ suo tempio diventare un crogiolo di politicanti. Flavio Giuseppe storico giudeo e C.Ornelio Tacito storico romano narrano (Guerra Oind. VI, 299. Histor., V, 13) che negli ultimi anni, mentre Israele rimestava nel calderone della sua torbida Politica protetta dai muri del Tempio e nella lesta che è chiamata Pentecoste, essendo giunti i sacerdoti nel tenipio interuo. come era loro costume per gli uffici liturgici, alter· marono di avere udito dapprima una scossa ed un tuo• ~io. e poi una voce plur·ima urlare: Noi ce 11-epart-iamo di qual,. Era Dio ehe abbandonava Israele e lasciava il Tempio vuoto di Lui, per sempre. E il Tempio senza Dio aveva ancora poohi anni per rimanere sul colJA di GP· rusalemme. OTTORINO GURR!ERI Il Foro Romeno. RKo,truzione G. T ogneHi

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