La Difesa della Razza - anno V - n. 2 - 20 novembre 1941

qualunque assedio da parte di nemici. Il piano dei lavori moetra realmente l'oscuro 1:1pirito dell'ebraismo fatto pietra. Il Santuario propriamente detto non era che la ceulelima parte del 'fcmi>io. Vavevano murato con le 1>ro1>rie mani i Qtlcerdoti, non oon1:1entcndo ad alcuno di costruire il Sancta Sanctorum. L'interno del Santuario rimaneva quindi, per tutti, nel mistero 1>iù assoluto. Divieo in duo celle, nella prima entravano soltanto i •oerdoti; nella seconda - stanza misteriosamente oscura e vuota - entrava solamente il sommo sacerdote, una volta l'anno, nella ricorrenza del Kippur o Es1>iazione. La piccolezza del Santuario faceva sì che i fedeli d'ogni classo no rimanessero impossibilitati dal r>enetrarvi, e la consuetudine vigente era che dovessero pregare al di ruori. Israele desiderava evidentemente J)Osscdere un luogo che sotto la veste della religione rimanesse come isolato e invisibile all'universo; in nn Suncta Sanctorum nè un giudeo nè un J>agauo avrebbero avuto il coraggio di violare la soglia, il primo 1>er 1urnra di Jahvè, il secondo 1>ernon irritare la comuniU\. E.pJ)ure Pompeo :Magno,nel 6.1 a. C., ebbe il coraggio di entrare nel Sancta Sanctorum e trovò nulla hitus deum e!fi.gie vacua-m,sede et hmtiia arcana. ijon v'era niente in quella stanza: era vuota del volto di Dio e con un inutile &ensodi mistero. Nella guerra del 65 d. C. si vide bene invece a che sco1>0 era servita quella cella sino allora iusos1>ettata. Al di fuori delle quattro 1nura del Santuario. il '11empio estendeva i quadrilateri poRSenti dei suoi cortili. Il primo cortile intorno al Santuario era riservato ai sacerdoti t..-divi stava l'altare dei sacrifici a cielo scor.terto. Venivano JlOi l'Atrio degli Uomini accessibile soltanto a quelli di sesso maschile, l'Atrio delle Donne e infine l'Atrio dei Gentili, il più vasto e il J)iù aperto, dove Po· tevano accedere anche quelli di religione non giudaica. Questo atrio ru111,rescntava l'intromissioue e lo spionaggio di Israele nella politica esterna di Roma e delle altre poten7..c.Non era l'occhio dei Gentili, cioè dei non ebrei. a spiare nel suo rec0680 il giudeo; ma era il giudeo che ospitando i Gentili li s1>iava e li teneva sottomano. Sino a quando JsraeJe è un regno. il 1'cmpio baso "L'umanità deve ai Romani se iiel mondo è mancato il pericolo di un impero giudaico politicamente organizzato e riconosciuto" la sua Politica con il siStcma di os1>itare nell'Atrio dcj Gentilì le genti diverse e di apprendere abilmente tutti i segreti. Quando il Tempio viene distrutto dai legionari di Tito, Israele senza regno invade - con il medesimo intendimento - 1'Europa, l'Asia e l'Africa e da ospitante diventa 0s1>itaw.. Ma il processo di penetrare senza amalgamarsi nelle altre razze e nelle altre comunità è identico sia entro l'Atrio dei Gentili che fuori. Ai Gentili era 1>erò vietato di varcare il rnuro delratrio n loro concesso. V'era. la pena. di morte. E la 1>enn cm scritta in la1>idi greche, ebraiche e latine seol1>ite e murate 1>resso gli accessi che dall'Atrio dei Gentili introducevano a quello delle Do'nne. Alcune di queste lapidi ò stata recentemente ritrovata. Dominando il Tem1>io sorgeva al suo fianco la Fortezza Antonia, anche questa opera di Erode. Isruele la nveva voluta per difendere il Tempio in caso di invasione; e tutta lu 1>0tcnza di questa rocca turrita. merlata e bastionata si dimostrò allorcbè Tito nell'espngnarla dovette faticare assai. Gli cbrèi. finito il Tenl))io, salutarono il costruttore Erode e ne magnificarono le gesta. Lo chiamarono Orande e ammirarono la sua libcrnlità 1:>eravere speso somme inculoolttbili alla edificazione. Erode era ricseito però u giocare - una volta tanto nella storia - gli Ebrei: aveva fotto il Tempio non con l'oro pro1>rio ma con i ILCAMPIDOGLIO

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