La Difesa della Razza - anno V - n. 2 - 20 novembre 1941

rispetto all'intero organismo e tanto più rispetto a'I -polmone, inaggiori arterie ristrette, aorta e polmonare proporzionate era loro, polmoni eccedenti rispet- ,o al cuore per l'eccessiva loro lunghezza, addome in totalità deficiente con lunghezza verti· cale deficiente e cratto sopraombelicalc, lunghezza del baci· no deficiente, fegato deficiente, intestino relativamente corto e stretto, grande apertura delle braccia eccedente sulla statura, ani esageratamente sviluppa.ti in lunghezza. St"co11do tipo (hobilws robw.slo per ecallent:o) o secondo combft!O:Ume di De Giovanni. E' co.ratleri::&otoda: massa corporea notevole, supe· riore alla normale, sistema scheletrico solido, muscolatura potente, deposito di grasso nor· male, ispezione antropometrica di proporzioni normali, cuore, fegato, intestino, proporzionati. Ter:o tipo (habitus apoplellico) o ter::o combh•ozioNe morfo· logica dì De Giovanni e seconda ccm,bìno::io"e di Bent"· ke. E' cara1terì1:::a10da: massa COrJ>c:,reaeccedente, si• stema schdetrico solido, robusto, muscolatura poc:ence,depo· sito di grasso «cessivo, circon~ ferenza toracica eccedente ri· SJ>ctto alla statura, lunghezza sternale eccedente, cuore grande rclativamence all'intero organismo e tanto più rispetto al polmone, maggiori arterie mol· to sviluwate, aorta e polmona· re non proporzionate ma eccedente l'aorta sulla polmonare. polmoni relativ.imente piccoli, ventre eccedente, tratto sopra· ombelicale maggiore del tratto sorto-ombelicale larghezza del bacino proporzionata o anche . eccedente, !egaco voluminoso, in,cstino tenue relativamente lungo e grosso, milza volumi• nosa, grande apertura propor· zionata all'altezza personale, arti brevi in raJ)porto al tronco. Questa classificazione è stata modificata e completata dal Viola, il quale distingue m~ tipi costituzionali puri e fonda· mentali. 1• normatipi: valore arti = valore I ronco valore torace = valore addome Ir brachitipi: valore arti < valore tronco valore forace < valore addome 111• longitipi: valore arti > ,•alore tronco valore torace > valore addome. Considerando poi, oltre i rapporti, anche la massa asso· 26 Iuta del corpo, il Viola riconosce la necessità di distinguere cinque tipi fondamentali. NOrmolip; o tipi centrali: ncegolospUHtçwki o tipo e paracentrale superiore> nor,no.splorKnici o tipo • centrale mediano> microsplOMJ1tici o tipo • para• centrale inferiore» brachitipi con m~golospla,.C'Hia assoluta e relativa longitipi con microsplOJtc,tia assoluta e relativa. Per riconoscere questi tipi il Viola si ~ servito di un metodo complesso in cui prende in considerazione vari elementi. Tra questi clementi dcSCrittivi sono da ricordarsi il rappor· to del tronco agli arti, il rapporto tra i vari diametri del tronco, il rapporto tra torace e ventre, la lunghezza del collo, l'indice schelico del Manouvricr, il grado di sviluppo del sistema muscolare, lo stato di nutrizione generale, la finezza o la grossolanità del corpo, ccc. In t.llc modo i vari indivi• dui possono essere cosl distinti : A) per lotolt' mo.sso ossoJuto dt'/ corpo: - megalosomici (massa corporea supcrnormale) - norma.somici (massa corporea normale) . - microsomici (massa corporea subnormale) B) ptr stilt' ge,.erale slrwtlurak: - emiplasti o brachitiJ>i o bre• vilinei (predominanza dei diametri orizzontali sui verti~li) - mesoplasti o normatipi o normalinci (giusta proporzione dei diametri sia verticali che orizzontali) - macroplasti o longitipi o longilinei (preponderanza dei diametri verticali sugli oriu:ontali) C) per grado di sviluppo del lronco "ella sND tolalità gli individui si distinguono in: . - megalosplancnìci (eccedenza del tronco) - normasplancnici (nor male s,•iluppo del tronco) - microsplancnici (deficien,:a del tronco) D) />('r ropporlo delW lun• ghrz=o degli arlj alla lw"ghezzo dtl lro11co i,-; - brachischeli (arti deficienti) - mesoschcli (arti proporzio· nati) - macrosc:hcli (arti eccedenti). Il Viola. dopo a,•er fatto questa distinzione, avverte che i vari caraneri tendono ad associarsi nel seguente modo: 1) Abito tisico: mierosomia, macroplastia o longitipia, microsplancnia assoluta e relati\'a, macroschelia; 2) Abito apople11;,o: megalosomia, emiplastia o brachitipia, mcgalosplancnia assoluta e relativa, brachisc:hclia. Come si vede, vari sono i criteri seguiti per definire le differenti costituzioni. Difatti, come ri«>rda il Banu, nel 1797 Hallé distingueva un tipo tara• cico, un tipo addominale, e un tipo cefalico. Si è parlato anche di tipi professionali e di tipi di transizione tra iJ normale e il patologico. I ,·ari criteri, sono stati riuniti dal Moncandon nella seguente tabella sintetica. Criterio J,alologico: Un tipo estremo = astenico; un tipo medio = normale; un altro tipo estremo = pletorico; un ti• po Speciale = infantile. Criterio di HtOrfologia loca· I,: lJn tipo estremo = respira· torio; un tipo medio = muscolare; un altro tipo estremo = digestivo; un tipo speciale = cerebrale. Criterio di ,norfologia g,,,r- .-cJe: Un tipo estremo = sian· cia10; un tipo medio= medio: un altro 1ipo estremo = 1ar"• chiato. Criterio di fisiologia gentrn· k: Un tipo estremo = tonico; un tipo medio = medio; un al· tro tipo estremo = nunitivo. Criterio di fisiologia 11u1riti- ''°: lln tipo e.stremo = carni· voro; un tipo medio = onni- ,,oro; un altro tipo estremo = erbivoro. Criteri.o di psicologia: Un tipo estremo = sensitivo; un tipo medio = attivo: un altro tipo estremo = vegetativo. Come si vede, dai criteri esposti esistono tra i concetti di razza e quelli di cosl'ituzione, delle differenze essenziali. e La costituz.ione - scrive il Banu - riguarda l'uomo. La razza riguarda i gruppi umani. Si può determinare una costìtu.z;onc in relazione alla media degli individui. Ma non esiste ano ra::zo ,nedia .. Un individuo dc,•e così appartenere ad una razza o ad un'altra. Pratica· mente la costitu,:ione viene studiata soprattutto con l'esa• mc dei sistemi neuromuscolare e adiposo. La razza è svelata con l'esame dei sistemi cutaneo e osseo. Riassumendo, bisogna discin· guerc due specie di fenotipi: il fenotipo costituzionale e il fenotipo razziale. Questi due fe·. notipi possono essere espressi con le seguenlj formule: Fenotipo costituzionale = gc· ootipo costituz.ionale + para. tipo costituzionale. Fenotipo razzialt = genotipo razziale + paratipo razziale. Bisogna norarc che i due fc· notipi non possono essere con· cepiti cht separatamente; essi non possono nè integrarsi nè aggiungersi l'uno all'altro. Concludendo .si potrebbero formu· lare le seguenti definizioni: UJ costilu&iont i l'insit'mc dl'llt modalità comprt'st nel margiffl! di possibilità "°" po· 10/ogiclte dt'U'Organismo uwaano. I.a razza rappr,se,-ta invl'Ct' /'utrcmo gruppo divisiOt1ario de/i<, spuie ,msana, nella sua porentda gc"clico •· . Il Banu appare quirkli profondo sonenitorc dell'impor· tanza che ha l'credi1arictà nella costitu,:ione. Altri autori in\'ece, quali il Martius, il Pflaundler, il Lu· barsch, il K.raus, il Lenz, il ROSs1e, il Sicvens, intendono per costituzione tanto i carar,- teri ereditari quanto le modih• cazioni avvenute durante la vita del soggetto: per questi au· tori quindi conitui:ione sarcl.., be sinonimo di fenotipo. La maggior parte degli auto· ri però come il Tandler, il Bauer, il Mathes, l'Hart, il Grate, il Koch. intendono per costituzione esclusivamente le qualità ertditate, pretsistenti nelruovo fecondato. Non sarebbero quindi costi· •uz=onali le variazioni av~nulc nella vita intra cd exrauterina e pro,•ocate dall'azione di fat· tori esterni. qual; l'alimenta· :zionc, lo stato sociale, le malat· tic, ccc. Questo rapido sunto sulle di· scussioni intorno alle relazioni tra razza e costituzione è lungi dall'esaurire l'importante argomento. Saremmo però lieti se avessimo richiamato l'atten,:ione dei lettori medici sulk variazioni razziali e dei lettori raz· zisti sulle variazioni costitu· z:onali. Soltanto avendo presente che esistono questi due tipi di variazioni si possono evitatt da ambo le parti molti grossolani errori nelb, valuta• zione degli individui e delle GUIDO LllNDRA

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