Cua della pianura scularina, di tipo adriatico. ùi Dibra e di Ochrida, ma sono andate lentamente estinguendosi tanto e.be oggi non si conta che un piccolo numero di Turchi nelle località già ricordate. Un cenno a parte meritano gli Aromcni. Attualmente ammontano a circa So.ooo e si trovano sparsi oltre che nelle più im• portanti città, in gruppi pi\1 grossi nella pianura della Musacchia, nei dintorni di Coreia ed a sud-est di Argirocastro fino al confine con la Grecia. Secondo recenti studi essi sarebbero qui trasmigrati dalla loro patria originaria tra i secoli VJJI e X e precisamente prima delJ•·n,•asione ungherese della Romania. Come per le colonie più sopra ricordate anche per questa non vi sono dati morfologici che ci indi· chino quanto essi ancora conservino e quanto abbiano perso di quei caratteri somatici comuni ai Romeni. Comunque ndlo ~tudio antropologico sugli albanesi bisogna tener conto di loro, delle località da css: abitate e trarne le relative deduzioni. la misur:u:ione dell'indice cefalico, i risul· tati ottenuti dai vari autori, in tempi e in luoghi diversi, sono più o meno concordi nell'affermare che la media supera di po· co 86, mentre secondo il Tildesley tale indice nel sud della regione sorpasserebbe la med:a di ()O. Cara1teris1ico è negli alba· nesi il volume del cranio che, nella mas· sima parte dei casi, si presenta molto piccolo. Alla forma del cranio dovrebbe cor· rispondere, per quella correlazione armonica che regna fra forma della t1:sta e forma della faccia. una forma larga deUa faccia, ma in quanto a questo gli studiosi sono alquanto discordi. St:condo il Lcbzel· ter la maggioranza delle facce sarebbero dcJ tipo brachiprosopc con indice orbita· rio medio di 83. Secondo altri, e ttoi siamo fra questi, vi è una prepondcranu di facce del tipo dolicoprosopc, cioè !unghe e pili o meno strette. Data la brachicefalia d<gli albanesi questa forma della faccia potrebbe ~mbrare una eccezione indivi· duale, mtntre essa può, anzi deve essere considerata come una eccezione razziale che d·a1tronde si rispecchia panicolarmcn· te nella razza dinarica. Per la statura gli albanesi sono giusta• mente considerati fra gli individui di sta· tura media e alta. La media si aggirerebbe imorno ai 168 cm. I nuovi studi potrebbero dar luogo ad altre misurazioni antropometriche, quali quelle del padiglione auricolare, e, nelle donne, dei scm, che sono caratteri morfologici che pot~ebbcro avere la loro im· portanza. Nel complesso il tipo albanese vien~ definito come uno dei più belli: alti, :tgi~ ben proportionati. e con tratti più o meno regolari. Nel~ donne tali caratteri wno accentuaci nell'età giovanile, mentre vanno man mano perdendo ogni grazia col pusar del tempo a causa della vita di tra· vagli e di fatiche a cui vengono assogget• - tati! .sin da piccola età. I caratteri morfologici che siamo venuti fin qui esaminando oltre che nella regione albanese, compresa nei suoi confini politi• ci, si estendono anche al di là dei confini nordici nel Montenegro, ad oriente oltre 20 i laghi di Ochrida e di Prespa e a sud lcngo il litorale greco· nei pressi del con• fine. Al contrario gli albanesi emigrati in ha· lia, particolarmente in Sicilia, in Calabria, nel Barese, nel Mohe, nella Basilicata e nell'Abruzzo hanno completamente perso quei caratteri somatici elencati per assu· mcrne altri del tutto opposti. Su questi ::ilbanesi italian:uati non vi sono ancora veri studi antropologici, ma essi vengono giustamente definiti di statura IJ)olto bas· sa. con colorito della pelle non molto ~cu• ro e con un naso piuuosto largo. Hanno indice cefalico variante da una colonia al• l'altra, mo<ivo che va ricera.to oltre 1.:he nel tempo in cui avvenne la loro immigra· zione in queste terre, anche nell'elemento in cui vennero a stabilir.si che certamente avrà, attraverso i secoli, in fluito sui ca• ratteri morfologici degli immigrati. Del· l'albanese oggi non conservano che la !in· gua, anch'essa in parte italianizzata, che usano comunrmcnte come dialetto. Maggiori affinità morfologiche hanno invece gli albanesi che già nel Xlii secolo iovascro la Grecia e si stabilirono ne.1l'Ep:ro. Della numerosa colonia sparsa in America non si hanno dati nè clementi tali da poterne dedurre le eventuali meta· morfosi avvenute. Fra le colonie che vennero in epoche di• verse a stabilirsi in Albania, molto nume• rose erano quelle dei Bulga.ri, dei Bosniaci e dei Turchi particolannentc nei dintorni Sull'esattezza dei dati riportati non diamo la nostra piena conferma poichè rac· colti in tempi diversi ed in condizioni am• bientali non del tutto favorevoli e per di più forse limitati solo a poche regioni o a poche tribù. essi non possono presentare quei caraueri di cenezza che sarebbe bene possrdcssero. Oggi una completa revisione. antropometrica è necessaria cd anche più facile. Procedere allo studio dei caratteri morfologici delle varie tribù del nord, metterli in rapporto fra essi, notarne le differenze, e dedurne, se possibile, un tipo ghcgo, secondo qudlo che alcuni autori sostengono, indi procedere egualmente per J.,, regione meridionale e dedurne il tipo tosco. Dal confronto fra questi due upi di trarrebbe il vero tipo antropologico alba• 11escin cui dati presenterebbero maggiore c~ttezza per i numerosi casi osservali e accertati. li problema razziale cosl profondamen· te sentito dal Duce sin dalla guerra scorsa ha trovato attualmente la sua soluzione e la sua protezione nel Fascismo. Coscienza. orgoglio e difesa di razza sono oggi gli elementi a cui si isp:ra la politica razzia.le fascista. Gli albanesi, come gli italiani, fieri delle loro origini e della loro inte• grità razziale, dovranno anch'essi avere per motto queste tre parole e continuare con fermezza e decisione nel cammino in· trapreso a fianco dell'Italia per la difesa della rau:a. ALESSANDRO KEMAI. VLORA TIPO ALB.L~F..SE Caratllr1 .. "'!""' PcUe Capelli Stalr4''a Cranio Faccia Occhio Naso e• I• r, P • r • • ~cura scuri· biondi castano. chiari lisci media-alta brachicefalo dolicoprosope scuro, grigio, blu d1ritto-aqu:1ino Dati a ■ tr•••••tr1,1 75·8o'I•; 3·5' 1•; lo-15'/, media cm. 168 Bo-85 'I• I. C. oltre 86 (media) 55-6o.,. ; 20-25 •:. i 10-15 .,.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==