La Difesa della Razza - anno V - n. 2 - 20 novembre 1941

Il • pons Judaeotum • (poni• • Quattro c.epi •) pruso il quartier• degli ebrei. Fu tentato l'assalto alla rocca dei Frangip,ane dove Innocenzo I I s'era ritirato ma fallì; nè Anacleto, pur noto come sanguinario, insistè nella lotca aperta: egli prdcri\'a lottare con i mezzi più consoni alla sua razza, e ben presto dalle feritoie del « ralladio » il legittimo Pontefice vide colare i rivoletti d'oro del n,·mico. Egli fu costretto a fuggire dai suoi protettori di ieri, ormai corrotti, e attraverso Pisa e Geno\'a riparò in Francia. A Roma Anacleto trionfa\•a; la tiara pontificia era profanata da questo scismatico dall'aspetto astuto il cui volto, secondo le testimonianze dei cronisti contcmp::iranei, come anche quelli dei fratelli, ri\·clava potcntemente.-fo stimmate del ghetto. Innocenzo Il, dell'antica e nObilissima famiglia dei Papareschi, già car<l'.nale legato ai tempi di Urbano 11, era stato il mediatore della pace di Worms; stimato in tutta la cristianità come il pii1 probo ed erudito dei cardinali, riscosse subito le sim1)atie dell'Europa. Franci:t, Inghilterra e Germania lo riconobbero. Oa Roma Anadeto inviò lenere ovunque, ma Ul\'ano. Dalla Germania, Lotario nenull(:no risp<>se. Francia e Inghilterra che ~n conoscevano il Pierleone, per averlo avuto come legato e ricordavano la scandalosa cond0<ta di lui, non dubitarono delle terribili accuse che il Papa gli muoveva fra cui quella di ince· SIUOSO con la 50rella. Due grandi santj Si schierarono dalla 1>a.rtedi Innocenzo e fo. rono i suoi paladini; un francese: San Bernardo abate di Chiara\'alle; e un tedesco: San Norberto \'escovo di Magdeburgo. I rivoli d'oro dei Pierlconi urtavano ormai in uno scoglio in· sormontabile. Era runa la Chiesa che inorridita insorgeva contro il sacrilego. Si tennero dei concili: a Reims, a Erampcs, a Piacenza. Il buon diritto di Innocenzo trionfò ovunque. Nella primavera del 1132 il Papa era ripartito alla volta di Roma ed a\'eva incontrato per via l.o<ario che scende\'a di ~rmania con una grossa armata. Forte dell'appoggio tedesco marciò decisamente verso gli Stati della Chiesa. Pisa e Genova - eterne rivali - si riconciliarono alla sua ,•oce patema e gli posero a disposizione le loro flotte che, rapidamente conquistata Civitavecchia, sottomisero tutta la ma• rittima. Inv·ano partigiani di Anadc10 tentarono far convocare ancora un concilio. San Norberto richiamò al Re le decisioni di Piacenza .2.llequali tutto il clero germ:mic.o s'era sottomesso; e l'armata .imperiale prosegui la sua marcia ,;erso Roma dove entrò fra i scgn: di giubilo della popolazione e l'omaggio di quasi tutti i nocabili e i baroni della città. Anacleto riparò in Castel Sant'Angelo. Lo sperato aiuto di Re Ruggero di Sicilia - che l'antipapa s'era affrettato a riconoscere cd al quale, già vedo\'o, aveva dato in isposa una propria sorella - era problemat1co poichè i feudatari del regno s'erano ribellati cd avevano riconosciuto il legittimo pontefice. Il p1:1no giudaico per impossessarsi della Chiesa volgeva al fallimento. li tcntatl\'O di riscossa fu \'ano; la rinnovata fortuna di Ruggero, dopo la partenza dell'Imperatore tedesco costringe,•a sì Jnnoccnzo a momentanea fuga. ma un nuovo concilio tenuto a Pisa nel 1135 costituiva per lui un nuovo maggiore trionfo, 1>0'.chèanche Milano, fin'allora partigiana dell'antipapa, lo riconobbe. Opera gioriosa e pacifica di San Bernardo. La momentanea ripresa degli anac:letiani fu presto domata da una nuo,,a calata di Lotario in Italia. E mentre San Bernardo infaticabilmente. dopo aYer indotto l'Imperatore a portare an• cora aiuto al Papa, si fermava in Roma per riconquistarla definitivamente al legittimo sovrano, l'esercito im1)Criale dilagava nelle Puglie ponendo a mal partito Ruggero. Ma ritornato in Germania il re, mentre Anacleto rimane"a trincerato in Cascello. Ruggero sbarcava di nuo"o nella penisola sottoponendo i suoi \ assalii a feroci rappresagllt. Ma ormai la fibra di Anacleto era scossa: il dolore di "edersi abb:rndonato da tutti i parugiani, il 11ericolodi un'immmente cattura lo sopraffecero; i) 25 gennaio 11J8 moriva in Castel Sant' Angelo. Il grande tentativo di contaminaziono era fallito. Ruggero tentò dar seguito allo scisma creando un nuovo anti. papa, Vittore IV, ma la ragione vera e recondita della gran dis• sitknza cessava e poco dopo l'antipapa era condotto da San Bernardo, come peccatore penitente, ad umiliarsi ai p:edi di lnnoccn_ zo Il. Il tentati\'O ebraico di scardinare la Cattedra apostolica era definitivamente concluso. Era costato all'ftalia e a!Ja Germania molto sangue, sparso nelle due calate dì Lotario, mohi dolori alJa Chiesa, affanni a tutl'Europa, ma. aveva arricchito ancor più gli ebrei del Trastevere coi furtì commessi sono il compiacente autipontificato di Anacleto. Ma l'oro mal guadagnato non valse a compensare fa sinagoga della grossa disillusione. E il tcntati\·o non fu rinnovato mai pitì. GIUIJO sn. VESTRI

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