La Difesa della Razza - anno V - n. 2 - 20 novembre 1941

le Ioni dei Pierleoni, nei pressi di via Monlanara. Il lealro di Marcello prima dei resleurl, con le arcate chiuse delle opere di torfifteezione dei Pie,leoni. che pOse in pericolo la persona stessa del Papa, fautore di Pier Leone per necessità, e lo costrinse a fuggirie. Ma 9C fallito era il disegno della magistratura civ:4e, l'astuto mercante non depose il proposito di scalare il Laterano. Per que· sto occoreva indiri.nart: uno dei suoi figli allo stato ecclesiastico; il prescelto, Pietro, fu inviato a compiere i suoi studi a Parigi, dove indubbiamente con l'oro poc:eva guadagnare fin d'ora alla sua causa molti partigiani, quindi finiti gli studi vesti l'abito ci• stercensc a Ouny; il viatico più raccomandabile per un candidato al papato e che offriva il considerevole appoggio della potente congregazione monastica sempre avida di porre i suoi frati sul seggio romano. Ma il soggiorno clunicensc fu breve chè, ade• ttndo alle insistenze di Pier Leone, papa Pasquale chiamava a Roma il giovane mon.lco per decorarlo della cappa violetta di cardinale e lo destinava alla diaconla dei SS. Cosma e Damiano. Da questa passava all'ordine dei preti al titolo di Santa Maria in Trastevere nel ghetto. Nel 1120 andava legato in Francia e in Inghilterra, e di questa missione diplomatica approfiuò largamente per far mercato della sua qualità ammassando somme ingenti in camb!o di privilegi e dispense concesse a nome del Papa. Ormai non mancava che un gradino, uno solo perchè l'oscura manovra preparata negli angiporti misteriosi delle sinagoghe si compisse. Ma Pier Leone non potè assistere all'ultim'atto del dramma. Il 2 giugno 1128 moriva car:co di onori e sulla sua tomba -si incideva un epitaffio di gusto veramente ebraico dove era esaltato come e uomo senza pari, immenso di ricchezze e di figliolanza ». Due anni dopo si, .spegneva Onorio Il lasc·ando apena la sue· cessione al soglio pontificio. Le sorti dell'elezione. prima ancora ddfa riunione del Sacro collegK), erano certe. U cardinale Pietro da Porto capitanava il partito del P1erleone composto dell'assoluta maggioranza; solo pochi fra i cardinali, seguaci di A1merico Cancelliere e di Gio· vanni da Crema, appoggiati dai Frangipanc, postulavano la causa di Grcgor:o card. di Sant' Angelo bcnchè questi non avesse aicuna speranza di scrutinio. L'elevazione di un papa giudeo era certa. Ma alle menti dei più ortodossi questa elezione ormai ine• \'itabilc dovè apparire sacrilega e s:moniaca poichè non pochi dei fautori di Pietro gli ~rano legati con lacci d'oro. In gran segreto, il 14 febbra;o 1130, appena spirato il Papa, sci cardinali .Si riunirono nella chiesa di San Gregorio al Celio, vigilai.:. dalle Torri dei Frangipane cd elessero il cardinale Gregorio col nome di lnnocen7.0 11. Una modesta fazione dj clienti dei Frangipane e de.i Corsi immediatamente lo acclamò ponte6ce e lo parlò trionfai• mente al Laterano. Per debito d0onestà bisogna riconoscere che questa elezione affrettata era contraria ai cànoni; mà ormai, acclamato ed insediato in Laterano, ricevuta l'adorazione dei card=nali, Innocenzo Il aveva assumo tutti i caratteri del papa: e se arbitraria era stata la riunione di una minoranza, 1·c1ezione, e per la forma e per il diritto, risultava legittima. Ma il cardinal Pierleoni non avrebbe rinunciato tanto facilmente al sogno lungame111eaccareuato, ad un piano meticolosa· mente preparato dal lavoro di tre generazioni. Egli corse coi suoi partigiani =n San Marco e n, presso le sue torri, ben protetto da ogni possibile· assalto, si fece eleggere col nome di Anacleto JI. Era lo scisma, ma Anacltto Pier Leone non poteva temerlo: nell'animo del giudeo con\'crtito solo per oscuro cakolo non passò neppure per un momento la titubanza per l'enormità commessa e il rimorso J)Cr la grande sciagura in cui piombava la Chiesa. I partigiani dello scismatico, capeggiati dai fratelli dell'antip.:pa Leone, Giordano, Ruggero Uguccione, si portarono a San Pietro, ne forzarono le porte e Il Pietro di Porto lo consacrò, Subito la fazione dei Pierlconi dimostrò co11a sua condotta la qualità illegittima del suo eletto mettendo a sacco il tesoro e i vasi preziosi della venerabile basilica, poi spanasi per la r:ittà mise a sacco le aJrre chiese. Il bottino era il prezzo che Ana• cleto II pagava ai suoi fautori cd in quella occasione le mani rapaci dei suoi consanguinei rimasti fedeli all'amica Legge, si stc9Cro frammiste a qudlc dei cristiani sulle sacre reliquie e cer:o non furono quelle che presero meno.

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