La Difesa della Razza - anno V - n. 2 - 20 novembre 1941

Son Bernardo del Perugi• no (Chio:llro di Sente Merì• Meddelene de' Pani - Firen:r:a). R orna eb~ molto presto la disgrazia di una colonia giudaica. La razza Mosaica che per tempo s'era diramata in tutti i grandi imperi dell'Oriente, succhiando avidamente le •· .:. vitali di quei popoli, non poteva restare indifferente davanti alle possibilità d'una grande capicalt quale s'andava affermando l'Urbe. Talmente s'era radicata questai piO\'ra che non valsero nè la ca· duta dell'Impero, nè l'avvento del Cristianesimo a svellerne il mal seme. Unico fra i tanti culti praticati in Roma, iJ giudaismo non fu assorbito dalla nuova fede, anzi contro questa, malgrado fa_ tolleranza del nuovo Gover~ pontificio, mantenne costantemente una sorda ostilità e se nelle parate solenni del Papa e degli Imperatori dovè la comunità giudea unirsi alle corporazioni e sclwlae romane per cantare laudi in onore dei due Sovrani - iuxta pala· cium Cromacii, vicino a monte Giordano, ove era il i,osto ad essa riservato - ,cmpre nello acclamazioni e mottetti, come nelle iscrizioni di cui ornavano i muri, mantennero la lingua ebraica che, per l'ignoranza quasi assoluta in cui era tenuta dal clero del tempo, permetteva la feroce ghuminella di accogliere il Capo deJla Cristianità e il Capo dell'Impero, colle più violente malcdi• :ioni. Naturalmente nel periodo di decadenza maggiore di Roma il numero dei componenti la comunità era. sceso di molto, ma consi• DUE SANTI dcrando tuttavia l'esiguità della popolazione totale della città ne risulta una pcrcencuale ragguardevole; e se pie<:olo era il nu· mero non può dirsi che gli ebrei di Roma fossero i meno importanti della diaspora. , Intanto le condizioni sempre tumultuose della città e il frequente bisogno di denaro dei baroni romani per armar nuove mi· lizie,. e del Papa. stesso, ne favoriva.no -enormemente il reddito usunero. Annidati ancora nel Trastevere dove avevano avuto la loro prima sinagoga - l'unico tempio che non av-cva mai cessato di funziona.re in Roma - avevano a poco a poco invaso l'isola Ti· berina e cominciavano a spandersi nell' Arcnula e verso il quartiere dei gttci. lntrodottisi abilmente fin nel palau.o pontificio, nel XII secolo parve giunto i1momento pcrchè tentassero la più grande avventura: impadronirsi della Chiesa e mette.re un ebreo su.Ila cattedra episcopale romana. Dell'audace progetto fu esccutrlCc la famiglia dei Picrleoni. Il più ricco dei banchieri giudei aveva stretto abilmente nelle sue reti la Corte pontificia cd era arrivato ad esercitar la sua usura sul Papa. Conquistata ormai la fiducia economica della Curia restava a conquistarne il cuore e l'ipocrita usuraio non esitò per questo ad iscenar la commedia dcli~ conversione. Con gran• dissima solennità riceverà fa.equa battesimale con tutta. la sua fa· miglia prendendo il nome di Bcncddto Cristiano mentre suo figlio assumeva quello di Leone in onore del Papa. La strada era aperta. Restava ora ad entrare nel ceto degli ottimati ,romani, malgrado la conversione diffidenti ed ostili verso gli ancor viS<:idigiudei. Ma per aprire le munite rocche dei ba· roni, Benedetto t. Leone disponevano di chiavi d'oro e fu facile espugnare più d'una torre barattando i grossi crediti coi mxli di parentela. .Le Sarc ~ le Rebocchc entrarono sotto il manto di spose nelle famiglie romane, mentre le migliori don1elle dell'ari· s,ocrazia erano condotte al talamo israelita. Il figlio di Leone, Petrw.sLe<>1Cis, ormai strettamente congiunto per sangue alla nobiltà romana, forte delle sue immense ricc:hezze, potè esercitare la più larga influenza politica sulla città. La rocca pierlcona cr-ctta sulle rive del Tevere, dominante il Po,., jtuleo• """• accolse l'ultimo respiro del Papa Urbano I[ che, a vergogna della cristianità, moriva ncUa casa del suo creditore ebreo. Tuttavia Pier Leone non aveva ancora conquistato il popolo romano e l'arist11k._aziastessa, bcnch~ a forza imparentata, l'av• v-crsava, e allorchè1'hiese la prefettura della citt;à - che dava. la più grande autorità dopo il Papa - per suo figlio, vi fu una sollevazione popolare ed una rivolta dei baroni della campagna 13

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