è unito alla Liguria da un tipo di civHtà comune, detta dai preistorici corso--Jigure, perchè si proiettò anche sulla Co.rsica. Le caverne, ad esempio, studiate nella Liguria presentano dei reperti molti simili a quelle del Nizzardo. Valga per tutte quello che è stato scritto sulle grotte di Grimaldi. poste, appunto, sul vecchio confine politico italo-- francese. Se dalla preistoria possiamo alla storia, ripetiamo la stessa osservazione. Tanto la regione di Nizza, quanto la Liguria, sono comprese in una stessa regione Augustea, la IX. Ugualmente, il municipio romano di lntimilii comprendeva tanto l'attuale territorio di San Remo e di Ven· timiglia quanto quello di Nizza. Lo studio linguistico ci porta alle stesse conclusioni. Nell'Italia antica gli abitatori della costa di Nizza parlavano gli stessi dialetti liguri di quelli della Liguria, con i quali erano anzi comunemente confusi. Nel medioevo poi, vediamo che nella oarta dialettale di Dante, non si fa distinzione tra liguri e nizzardi, che sono insieme compresi nella zona della Marchia lanuensis. Se noi però volessimo. a un certo punto, astrarre da tutti i dati della preistoria, della storia e della linguistioo, restano sempre quelli dell'antropologia che parlano in maniera inequivocabile sull'italianità di Nizza o meglio ancora sull'identità della sua popolazione con quella della Ugw-ia. Già il Montandon, nella carta riprodotta sulla copertina del suo celebre libro sull'etnia francese. mostra come dall'etnia francese debba essere staccata tutta la zona di Nizza. Più interessante ancora è lo studio della distribuzione dei caratteri razziali in base alle famose carte antropologiche della Francia pubblicate dal Topinard e dai suoi collaboratori. Cosl le corte della distribuzione geografica del colore dei capelli e degli occhi in Francia mostrano oome la La vecchia Nina - Il pastorello gie,dini dello vecchio Nino. (Civico roc.c.olto delle slompe - Mllono) 7
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