nili del Regime, le iatituzioni a lavoro do:&a Maternità o dell'Jn. fanzia, i provvedimenti J:nanZ:a• ri, le distinzioni d'ordine pubbli• co, formano una complesaa azione che tiene conto delle piò diveroe s'.tuazioni e seçiue il piò possibile la famigl!a nel suo niluppo. b} La responsabil:tà dei ge• nitori à accresciuta col sancire l'obbligo dell'educazione e della la morale e del sentimento na• zionale lmcisto (ari. 14S Cod. eh·.) ed il potere gerarchico del ccpofamiglio ...-iene roJfon:ato dalla collaborazione con la mia- .iione edueati...-a della Scuola e del Partito (Oich. VII < Carta dello Scuoio>). e) D fa.ore ...-erao la l)l'Ole ei attua altreal nelle ipotesi potologiche del fatto famil'.are. Il G!udico tutelare, l'a:lllliazlone, lo inte"ento dolio Stato a favore dei minori abbandonati o allevati in modo non conveniente < normale pu.b!ico ottl•ità nello interesse della sanità fisica e morale della stirpe > (Relaz. al Re Imperatore n. 181), le laclli· tazioni per la lormQ'Z.;onedi uno stato lamUiaro dei lig!L nalura· Il, sono altrettante innovazioni e rilorme che provvedono In modo piò ell.ic:oce alla tutela deÌla prole cut à negata o non 6 idonea la famiglia naturale. Spoo1a10 il cenlro della fami• glia dai coniugi alla prole, • am• messe, come postulato • prosup,- poalo di 09ni aumento numorico, le quali16 di ta2za, la purezza razziale deUa famiglia à un al· tro dei capisaldi sui quali pog. gia !I auo nuovo ordine La raua ai volge a!ICI prole assai piò che ai genitori. li m&- liociato, le nonne razziali sul matrimon'o aono por definizione problemi della J)l'Ole come tulle le questioni relative all'ered.i1a• riet6. sono manileiitamente in funzione della prole. Anche neUe ip:iteai nelle quali Ja leçige provvede alla man. canza della famiglia naturale, la .sigenza della purezza rau'.ale é riaffermata mediante il divieto di adozione, di aff'liaz!o:ie e di Iute la tra ar· ani e non ariani (articoli 290, 340, 402 Cod, civ.). D'altronde per a:tro vie il ve• l•no ebraico poteva inliltraral nelle lam:glie e corromperne la compagine. Se raramente, data la naturale avversione aj con• nubi misti, si verilioova una cor• ruz'.one del sangue, il maggior pet.colo era rappresentato dagli jnlinitl altri meui, quali la stampa, la cultura. i rappor1i di scuo• la. di ullido, di interes.si e via dicendo oon i quali l'ebreo cor• ruttOje intaccava la lamiglia ariana: a tutto questo ha posto fine la politica di separa:z.ione, Ma crediamo che quest'opera vada completata con una sepa• raz'one ancor p'.ò nella e radi• cale c~e si può ottenere solta.tt 26 lo con l'istituzione di quartieri abitati esclusivamente da ebrei e di local~tò: loro riservate in modo da eliminare la loro dillus~one noi corpo ro:ulale della Nazione. Nell'oppl.ieazione della politica demografica si era da taluno ravvisato una specie di contra• sto e di inlerferenza tra la famiglia e lo Stato Ira un nuovo lndi•iduallomo fam·liare e I lini pubblici e nazionali delle OnJa• nizzazionj del Reoime. In tale quesito noj ved. amo rinesso il secolOJ'e problema dei rapporti tra lo Stato e la !ami• glia. Ora il principio detla razza compone questi tenn:ni in una superiore armonia. Quando si penai che funzione essen:r'.ale della famiglia, come fatto di popolo, è la roua, il suo ampliar• Sj e Il &I.IO mlglioro.ffl, Si scorge una fondamentale identità di lini con l'azione dello Stato. Quando ei innolz.i la famiglia al piono eroico della r=a si &I.I• pera ogni eçioismo e Sì compone 'ogni dissidio poiché, como il singolo, la famiglia deve ea.ae· re pronta a sacrificare i suoi ele• menti migliori per la comunilò popolare. Lo razza stabil:ace un vincolo indiflolubile Ira la la• miglia e lo Stato. La famiglia vive nello rozza e nello Stato come una lo:-o ospr~....sione comune con una fnalità che 6 razziale e statale ad un tempo. Lungi dal chiudersi in autonomie oggi inconcepibili collabora con lo Stato in una :denlilà d. destino. L'analogia, piò. ...-olle tentata. tra lo Stato e la famiglia non può reggers~ su somigl:anze esteriori, quali il potere gerarchi, co del capo-lamiglio, ma è invece ben visib!le sulle linalità che si riferiscono ad una eai• 9enzo comune, la razia. Perciò è chiaro che il dir'.tto famu:a:re ~ una parte steasa del diritto dello Staio. come or9aniz.z.azlo· ni aventi fini e importanza po• litica sono le innumerevoli lamlglie che formano il tessuto cellulare della rana e il fermento de!la sua per,nne vi• talità. Il tema della famiglia si im• posta, anche jn sede dottrinale, in modo total!tario. Dal pun• to di •ista giuridico ai rende necessaria una nozìone organi, ca della lamiglia che corri• sponda ed esprima la sua !un• zione razziale, Non ci, ai trova d:nnanzj ad una diso"9'anica riu• nione di ind:i...-idui ma di fronte ad una raaltd unitaria. Non si comprende perchè questa comu• nità non debba avere W\ esplic:to riconoscimento giuridico d:e si concreti nella tutela d,,I tuo patrimonio ideale. dei mezzi ne• e uar1 per la sua vita. J.,iia sua funzione politica. Non .si tratta di creare nuove peroone giuridiche, nè di cons'derare la famiglia come una semplice società. Formala da un'organizzazione di persone un~te tra loro da vincoli coniugali e di sangue, da poteri gerarchici e da una CO· munanza di vita, di coabltaz·o,, ne, di destino, appare, nella sua essenza, come una comunità che ha per fine la pote e che è fondata sul sangue, Collegata con le altre innumeri della razza, nello quali queeta attinge il suo continuo rillor:re, unila al• trosl al passato e al luturo In una catena di altri organismi d<Jjquali diGcende o ai qual( dà origine, esso nasco e si oscrive sollo il segno di una comunità la .piò intima e la piò In• lensa tra quanto possano dora!. sorretta da un'idea ed animata· da una lon:o: che. atlraverao <1pesso I piò duri sacrilici, rea• liuano lo alanc:o vitale della razza. Ubbidendo ad una sua inlema legige di sviluppo segue inesorabilmente le fasi e la sor· le segnata da natura. Ouesla realtà deve pur esse• re uno dei concetti giurid:ci fon· damentali .del popolo. St traila perciò di creare un diritto, fon. dato sulla famiglia, che ne traili e risolva, dal punto di vista qluridico, i punii salienti. La vita giuridica della 1am, gEa comprendo un contenuto i• deale e 03peltj prevalentemente pratiei ed economici. Senza dubbio la maggior cura deve essere dedicata a potenziare la v<> lontà di famiglia che, da sè, altenua poi e supera ogni ostacolo e crea in qualunque luogo lo apirilo della famiglia italiana. Uno dei mezzi per l'allennc• zione deJ patrimonio ideale del• !a famiglia è dato dal senso del loc:olare domoatico che non de• ve essere un'espreS01ione retori• ca e di maniera ma il centro più intimo della farn:glia dove splendono i due simboli ariani, il luoco o la luce, e dove si nnnova ogni giorno la divina g:oia del fuoco . La famiglia inoltre non può conslderarsj staccala dalle sue orig"inl, in una specie di ind!- vidualismo familiare, ma i vin, coli parentali e la consapev<> lezza di una discendenza comu• ne devono agire og9idl, in modo d:verso dall'antico, ma pur sempre come coscienza di una più !ntensa comunanza di sangue. Ne.ll'ord.lne di queste idee rien, trono lo memorie e le tradizioni familiari e la fedeltà al luogo di origine. Aooanto a questi fattori idea• I:, hanno, per il diritto, grande rilevanza le questioni inerenti all'organizzazione materiale del• la famiglia. Le due queaUoni pratiche 1?1\• damentali della lamiglia si, rio.s aumono Jn questi termini: spat!:i e lavoro. Spazio allinchè, 01tre l'abitazione adatta allo svi!ur..- po demogrofoo qualitativo t'! quantllativo, la famiglia abh::a anche un podere o un orto proprio che ne rinsaldi in in~o tangibile e immediato l .:nco;1 con la propria terra; lavoro al• linchà si sviluppj una certa OU• tarchia familiare che dia ai partecil)i de\l'organiemo familia• re il senso di fiducia nelle pro• pr'.e forze di lavoro e la spinta ad uno eP.irito di iniziativa che controbilanci gli effetti disgre· galorj della moderna dlviaione del lavoro. 11 più ti~co istituto rcuiale in questo campo è la casa-orlo don, reagendo all'urbapeaimo, Ja pura e semplice abitazione è integrota da un adeguato ap, peuamento di terreno, moderna riproduzione dell'antica < doi:nua romana »; es.a segna un rltor• no concreto della razza ariana alla terra, alle sorgenti eterne della ...-ita. I molteplici problemj della la• miglia richiedono men' extra. giuridici. ma il diritto razziale può portare un importante conlributo sviluppando, sull'antico ceppo della fam:glia ariana, i• slituti fin°'° ii;;inoll al diritto. Tralasciando I particolari, si possono riassumere alcuni concetti di caroltere generale lntor• no alla concezione rauisto della famii;;ilia. a) La lamiglìa, come si è vi• ,ilo, 6 una comunità che ha per fine la prole e che Si fonda sul aangue. b) Formata dai genitori e dalla prole, ogni potere spetta al ccrpo-lamiglia (tradizione ariana del copo-lamiglia). e) Ha la funzione politica di essere la SOnJenle della razza ed è, perciò, necessaria la sua purezza razziale, d) Immagine della famiglia à il fuoco domestico al quale ha naturalmente diritto. e) L'abitazione della famiglia t la cosa-or1o; la quale forma l"unità familiare Immobiliare. I) Tutti i beni inerenti alla lamlglia fonnano di diritto una comunione indivisibile e inali•• nabilo. 9) Il la,;.oro familiare deve essere protetto e aviluJ>rXIlo ae• condo le linali16 ~i un'autarchia familiare. hl A parità di merito deve essere data .prelerenza, in 09ni forma di lavoro, a chi esercita un mestiere o una pt0fesaione già esercitala dal padre. Si è parlato di codice della famiglia. «i 6 proposta la lormu- . lazione di una Carta della Fa• miglia (Lollredo). Senza dubbio lo Jegialazione in questa mate• ria è suscettibile di grandi svi, 11.q)J)i come t cerio che tulio quanto à diretto a rafforzare la famiglia ralfon:a anche la razza. MARIO BACCIGALUPI
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