La Difesa della Razza - anno V - n. 1 - 5 novembre 1941

Il rabbino Wise, eminente griq1~ di Roosevelt, perla ei giudei di Nuova YOt'k Si C chiusa in questi giorni a Cmcinnati (U.S.:\.) la ..w• coniercnza sionista. J giornali giudaici anglo-sa.ssoni, la grande Stampa democratica in genere, i bollettini e j fogli delle varie comunicà ebraiche internazionali hanno dato alle riunioni, e alle deliberazioni, un'evidenza di primo piano. La conferenza ha infatti direttamente esaminato i problemi della guerra e della pace e i motivi che dovrebbero condizionarne la soluzione secondo il punto di vi!ta giudaico. Si è trattato di una presa di posizione che, assai meglio di tame altre manifestazioni della politica an· glo-sassonc-sovietica, giova a far penenare tra le quinte della grarKie rapprese.ntazione bellica delle democrazie e del bolsce· vismo staliniano. La polemica statunitense tra isolazionisti e ami-neutralisti si è alimentata dell'avvenimento con una virulenza almeno pari alla ne,•rosi propagandisttCa e razziale cM si è dilatata da Cin• cinnati verso le maggiori città dell'Unione. Con rincontro, immediatamente antecedente, del e Poc.omac•, si è in realtà integra· ta, in senso che diremo ufficiale, la trama delle indicaiionj e degli orientamenti che vorrebbero coincidere con i motivi propri della vita americana e tramutare gli interessi 1>.\rticolari in in• 1eressi generali. NcJla dialettica di questo distacéo, e di questo $0Stanzialc COn· trasto, è, come tu lii sanno, il dramma dell' Am<'rica contempora• nca: la quale giunge alla sua maturazione im1>erialistica per uno sprigionamento di forze irraggiate in eS1ens1one,.1ggrcgatc e non fuse, proicc!ate isolatamente \'erso gli sconfinamenti dell'in1en• sificazione vicahs.tica e prevaricatrice. ~onda, in eui C appunto estremamente agevole lo scambio tra il panicolarc e il generale, c o\·c le 1ensioni dell'empiria si cristalliuano it1 una dinamica IO indh•idualistica uniformemente costa.mc, i>cr cui la storia è con· tratta neJla cronaca, la morale nelle meccaniche secchezze delrutilitarismo e del proselitismo protesrnme, il mito liberale nelle crudezze delle dittature di stnso e di classe. L'eterno puntare ebraico sugli imcressi particolari, l'acre, la pcnìcacc fedeltà alle grezze "elleità della razza, trovano in questo mezzo politico e sociale stupefacentemente fluido le pos· sibilità per un gioco senza restrizioni e senza riscn•e, attraverso l'inserimento nella genericità di forme ideologiche comunque adattaMi cd estensibili, o atcraverso la scoperta propaganda di metodi e di obiett1\'i razziali aggregati ai me1odì e agli obiettivi dell'atomismo demo-liberale. Un processo singolarmente analogo. oltre le differenze apparenti. è quello che ha condizionato e condiziona la spinta propulsin giudaica sul cos1ituirsi e sul modo d'essere della società bolscc,·ica: dove l'assoluta ridu· zionc al materialismo. l'immobilizzazione in una razionalità giunta all'estrema elementarità della meccanica, sono le zone di presa sulle quali rcbraismo fa gravitare, in modo più rigido ma parimenti consentaneo, gli interessi connaturali :1lla razza. Questi molteplici \'Ohi di un'azione internazionale arri\•ata oggi ai ferri corti con la reazione del mondo europeo, e con la sua indomita potenza di ch1illà. sono ancora una volta affior:iti al congrc-sso di Cincinnati. nelle relazioni e nelle dichiarazioni, sia pure ufficiai;. delle rapprcsencanze delle comunità. E' poichè quest'anno le delegazioni hanno raggiunto un numero par• 1icolannente elevato, dato l'ininterrotto afflusso ebraico che si verifica da qualche tempo l'erso le due Americhe, può dirsi che la riunione statunitense sia staia tra le più significative del· l'ultimo periodo, i~ quanto ha reso possibile un sondaggio pres·

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