lnd+genl dell'•rH delle rovine sumc che quei c:ula\'Cri era.no stati sep· ~!liti con solidi cc-rchi di oro saldati in· torno alle gambe e alle bratcia., snelli, orecchini ecc. L'oro. però, csi!teva non solo nelle tombe ma anehe nei mucchi dj immondizie e un po' ovunque rra i detriti en1ro le mura. lnorato o no. Per ogni cad1nere la quantità di oro o,cillava dal· lt> due: Rlle \Cnli once ma Ili parla di ca,ii in cui CHO rauiun.sc le lt:ttantadue once 05.!ia ohra due chilogrammi. Oro si rin· tracciò anche pcrchè la9eiato con incuria nei crogiuoli dagli antichi fonditori nonchè fra i materiali rifiutati COtlicchè. in fonna di braccialetti rotti, pallottole o gocce cadute al ,uolo. i cercatori lo 1ro- ,arono ;;ui pa,irncnti delle ,ovine come i chiodi - qualcuno disse - &0llo il banco di un falegname. Da un mucchio di 1iriuti" Khami, presso Bulav.ayo. u!3ndo metodi imperfeui si estrassero per parec· chio 1empo ·"ulle ,·enti once di oro puro .-1 mese. In altro mucchio di rifiuti un ebreo, che ,•i lnorò da solo fino al 190:I. ne rttt1però seicento once. Nel 1895, oro per 208 once era pro\·enuto da un lerzo mucchio; per 500 da un quarto. Una gran pane dell'oro delle rovine fu xquislato dalla British South Afriean C.Ompany: famosa associazione anglo-giudaica çhe così rice,·ette per milioni e milioni di eter· line del prezioso metallo. Naturalmente nessuno si preoccupò del valore archeologico dei reper1i distrutti per ollenerlo. L'oro lavorato rima.s10in Rhodesia nell"antichità rapptt$enla. appena una frazio• ne di quello che ne par1Ì via mare. L'India ne fu la principale acquirente accu· rnulando un teeoro che negli uhjmi dea-nni, sostituilovi da carta monetata. emigrò pure verso l'Inghilterra. Storici come Ma.sudi parlano dell'esportazione araba dell'oro da Sofala per l'India e la Cina da veno il 1000 d. C. L'esportai.io• ne t.tessa continuò indisturbata fino ::all'arrivo dei Portoghesi ,mila costa orien• 1aie dèll'Africa. Duarle U'.itrhoH. poco dopo il 1500. narra che fragili wnbu· chi arabi giungevano a Sofala carichi di conterie di n~un valore per le quali gli indigeni davano oro !IC'llta nemmeno pe· 8arlo. Tale commercio produsse in In• dia riccheue (noiose prima del XIV ae· colo. Lo 11orico persiano Firishlah nar· ra di una cattura d'oro nei Oeccàn. nel 131 l. valutabile oggi in circa ,·enti mi• liardi di lire italiane. Nel XVI :,e. colo il portoghese Paes parla di una dan• zalrice indiana coperta d'oro per un va· )ore equivalente a circa sei milioni di li· re italiane. Agli albori del '500 l'espor· 1azione dell'oro da Sofala, secondo lo elO· rico Alcaçova. continuava con entità che possiamo calco:are in molte diecine di milioni annui. Le di,·el"$Cvicende 1vol• leJi prima di qucai"epoca sono siate rese di m.als;cura indagine dai vandaliJmi a. cui ho sooennalo e che Albione. col aolito codazzo di Ebrei. incoraggiò. Per maggiori detlagli in proposito ri· mando ad un \."olume che pubblicai un decennio addietro au ~ OIIUC/t.e roa,;n,e e miniere della Rhode$ia. Vi dimostrai che il problema ha parecchi nessi con fatti antropologici propri della muaima parte dell'Africa e tali da prestarsi ~r deduzioni anche di applicazione pratica ma che richiederebbero estese indagini. Col risoh-ersi del conf1itto in corso è ape· nbile che C5SC \'erranno a.trine condot• te chiarendo uno dei fenomeni più intereuanti dell'antica Rhodesia almeno per quanto lo permetteranno nuovi documenli e le induzioni eu quelli che una cieca cupidigia brutalmente distrusse. IJDIO CIPRIANI J:olOKrofi,. dell'o .. lorft
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