La Difesa della Razza - anno IV - n. 23 - 5 ottobre 1941

• q11estionai-io 0 tonte J.or.uo folcmga cci.I cl salve da Napoli: c. Sono d'CIOt'OC"do col camerato: Va.•tti sull'lmportanz.a quantitativa, ollre cti. quol!tallva. del problema dei tarati. C'à; lnvecto, qualcosa da 099iungere aulla queatfone della • di9nllb umana> di Jron~ aJ problema <MIia alerdluaiione; il qvat., ha. come 1peuo ani•~ nel compo d.lle umane relazioni, due laccio: sodale .ct indiYi• duale; ed io cr.&l convenga non fermarsi IOlo a riguatdare lo ,prima. Per l'anelito eh. 6, o dov,.bb'e ... ,e, in ogni uomo, a 1up,erarsi e contlnuCJNJ oltre la breTe pantnlffl della •Ila lnd1•iduale (anel110 eh. 6 poi, al noti, Il fondamento ateuo dell'eal1ten10 di ogni toeletb umano}, l'obbligatorietà dello sterilizzazione non 1ter1Uz:zazione od il di•lelo di contrarre ma, ld!OOnlo. Oùando la aterilizzmklne vokmlClrio non ~litui..., per Nplicilo dlchio· l'adone della Ch.l..a. peooato da bollare con l'anaiema, rltenoo che il 99% d-vli in• lereMOO pre!eriNbbe la sterili:u:cn:lone al divieto di contrarre matrimonio Non dlveraomente, poich• l'ucd<l.re in g~erro non è uffldo!mente dich!Qr(lto ,pecc,ato, a nH1uno nn-ebbe in mente dJ di■e~ per k'l'Upolo dJ coscienza dMi non to... fal■o. Ritengo che poYYedimenti, come quelli autplcall, OYNbbero potu10 aal•are dal na- ~r• • dal propag,ONI, un buon 75% dei taroli attualmenle In C:ra,knione, .. in tempo adottati. può non ripugnare. D'oltro conio blaoçino Neddu A.rei:10 et scrive quanto aegue do rlconoacere cti. non •I può Impunemente Sl.raawa: l<Udare semJ>N, ol lit>.ro arbitrio Individuale lo risoh.u:kine di problemi ICmto i.m.- Un elemento et.. non pub, non <Mve a:nportanli, quale quello della dilffO della dare diag:unio dal earone~ rouloli d'un tona, 1e:\Uto conio del fatlo eh•. il piO delle :~:~~r. ~\n'::~:!n; ~:.~.: i:n:: =~•·i!!c~!'~:ltl:n d~:; 01 ~:: ~~!iv~:u: lrNvocabil• dilNO del proprio Idioma. d•itl ai propone 1n un determinato momen• E' - o mio ov•iao - uno quHtlone di to dello auo ••ohWone. jndole prellamenle ron!ale prima di .... re Tt"O la tffl dir6 coal naziala: obbl-goto- una 9apresaione dJ lndol4I na:tionole rietl!i dello ■lerllluodone nel ca■, a1ob11itl Non •091io Kendere fino alle fflNme dolio Stato, • quello delle varle chleN O conMguenze onero o:le origini, ol bl■ogno conleuionale: divieto a.ssoluto dello ~Ieri• etlmolog!co del notlto idioma per dimolln.ozlone per Ja 1olvaguordia dell'umana ■trat9 eh., •no co■lltui,■.ce U vincolo ph). dignit6, Ira le i.ii, cioè, ■odolt, ed Indi• .aldo della unlttl del no.tro popolo, • mi vlduoli■tieo. OCCOtTetebbe trO'tON un com• limlter6 nel din che ognj noatro g'Hto lta· pomeuo. Ci6 che non donebbe .... ,. poi d.:r.10nale Ci • ■to&o lralmeuo ~o per mez.. ton&o d!.ltic!l•, vll:to che altre an111e1lugual. ZO del nostro Idioma • per •NO eme.ne&.. mente prolonct. tra le■i statale • conle.J• ranno le no■tre ol)t're Yet'90 le genetOlioni ■tonale sono ■tale, In altri compi, br.llan• future delle quali noi, giovani di oggi, ne temenle ■uperote, Ci ai à riwd11, per e■em• ■lomo il ~•u,ppotlo Ideale. pio. in un problema dei p!O impononti • l..o:tcio ai lìlologl • ai dioleuo!ogi enwn•• vllo.li qua!e quello et.Ilo COKr&ioM obbli- ror• lo percenlualJ16 del mcr1eria.l., lingu'.:- 9ak>rio. Era qu•llo un campo a,pertiuimo ■tlc:o uaak> in l\llle le nottre r.gionl: ♦ ml. per av-,alorare le pret•■e di ••e.ione c:on nlma In propon:icn., oglt a"r.luppt che in 11 pret-■to della qu-■hone di cooclenza. o,. pochi decenni hanno lnvfftilo gli altrt C"Om• bene, ogni antlte■I fu 1upero1a can la be- pi, dallo ldenl'flco al lilosofìco, dall'etico nedlzione, da parte de( capi di ogni çoon. al polillc:o • via via. leuion• rellgloea. dell'eaerctto • d99!1 ar· Abbiamo ancora dei mo611tri di pra-,tnmat! del1a proprio palria. do che, d·mentlcbi dello IOlO ml■alone diOro non invoco Jo benedì1.one ■uile au• dallica. tron■.i9()n0 ■ul llft9U0!19i,o tenuto torh6 eh. ordina.no la aterihuazlone • au dogli alunni; non aolo, li ■-condono I Oue· chi, volente o nolenl■, vi si ■ottopon•. ma ■la prima toUeranza 1vier6 U ragazzo dal- ~n■o che, ,per termarcr all'Italia, u pro--1 l'u■o della lingua • lo autoò;Hf'Ò o pat• blema ■l potrebbe anìar• a qua■I lnt•• · legglar• c:on le norme più elementari del grale 110lu1ione. C:Ot'90 legale. La quale polNb~ •SMN la N9uente: Un ■id.llano, od ... mpio, dMi •olNN t• t,o«"Uriamo le unioni illegittime, che, pur nere il propoeito di non J)OJ'!oreplO il ~ e■Nndo in aumento, In l!alia cottltul■cono pio d.lal•Uo, nr,-b~ lotto segno a eoronc:oro un"eslgua mlnoranto. Obbl 1gatori.. rillnl maligni e a motteggi che un po· per ttl del certificato prematrimoniale; nel c:aai reg'.onl aJ ■omigllono. Eccone uno del nodi ma:onia 1m■atlvamen1e 1tabll't1 la■ctor• ■trt ph) lriz:r.onll: la se.Ila. al promNGO ■poso 1aroto, tra lo e Pano co.mu ti flcl lb metri I> IPmlo ooDinttore reapouobile I TELESIO INTEllLANDI me Il I.ce tua madre I). E qui il novanta per cento circa per timore d1 pa,er• af. letlali abbandonano per .. mpre 11 nobili■- almo poponimento. e Oinra lingue, onibil{ favelle >. Non ■arebbe tempo che ogni- perletto Ilo• liano • faaciata che non porge piO la destra all'amico ma la lewa nel ■eç,no romano, che non uso piO il piutocrct.ico e lAI > ma il rlc,ol'OIO • ilalian!ulmo e Voi>. che ... gue, ln.eommo, con ■,pirlto nuovo ogni In• nova:r.lone appot1ota dal Regime, metteaae nella propria famiglia, nel proprio piccolo mondo di omicl:r.'e, di affari, l'u■o della Jlngua Italiana? Ccrpl■co ch'à una lmJ:n.a ardua, mo per~ ardua de•·•uere con• doua alno in fondo, in p'•no F<DCi■mo I Non •I ■ono più anallabeli in Jta:ia • perc:ib non •I !rollerebbe che di una energica ini, :zlatlva da porte delle gerarchie, a partire da quelle dopol.avori■llche. Si comincereb~ dall'afliiuote ln ognf ulDdo, In ogni negozio, In ogni circolo, dc> wu.nqu. QTI'en90 ■ca:mb!o di parole, delle tabell.ne reoanli lo acrilla: e Parlare ila• Uono I>. Certamente che avremmo ancora una percen1ualitò con■ lderevole di rilultanli, di pedanti, di allettati, di ■celtici, che impor• k1? lo RiYOlurione lascilto à in mo:rcia • non cono.e. m♦ta. E poi, Dio ci gua,d1 dal prelend.t9 che ognuno dinnti un doltor• Jn lenue I, ma un medico dt ae ■tH■o che guarisca Il malanno dell'allettcn:lone, eh• 11 pr ... tvi dalla C'Offl.lZione conlogioaa, rigettando que) ha■orio che anco,a oggi in boec:c di talune per-.one co.s,'.cue •ta per moda., QUfflo ai cht, •I de•· pr-.lendeN I (Chi non ha piO 011l■llto a una J)Hlota di calli 1eguita da un e pardon >?I). Non 11 !rotta che di vincere lo ■toto di Inerzia o di pig,ri.:r.ladel cerYello • di )an. dare una 1upe1ba ■fida a ri■o aperto a tutti coloro che trovano ridicolo nnl:r.loU•a. Ogni conquisto 1plrltua!e à ttoYOgUo. La unlt6 della Patria non sJgnilico eoltanto 0«0munamento di reglon1 sono unlc:o governo; per noi laaci•tl • razz.i■ li anche Il comune uao della lingua de•• dlvenlco• unlt6 • r.ah6 di Polr.o. S. tutti I giowani, come me, a■piro:nll od un Nmpre mi9Horamen1o sociale, occoglleuero camera1el0Clmente queala m~o voce che manile11a Il .. nlintento d'un ita• llano ombizio■o del euo Paese, ■I verrebbero o c:oatitulre delle vere legioni per l'u■o • la dlle■o della lingua, e IOl'g'erebbero ct.Ue belle PQ!••tr•, .,.,. • propie lucine di aopeN, o.,. la glonntO dell'Italia cli Muuolinf forgerebbe nel crogiolo dello madre lingua tulli i dial,rn per !Of'fflare• adot• tare quel linguaggio unico ch'6 l'e■J)l"ffllone piO nobile d'un popolo orvog,lloeo delle ■ue trodizioni • et.Ile ■ue glorie. SIOlflpatori: Societti ,Cnanima Islituto Romano di Ard Grafiche cti Tummln•W & C. Citlb Univeraltarla • Roma

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