La Difesa della Razza - anno IV - n. 23 - 5 ottobre 1941

Scnu parllre di popoli in via di estinzione, riferendoci tuttavia sempre a degli indi!,,-e• ni, possiamo ricordare a buon punto che in uno 1rudio da noi compit.no tempo fa sulle condi. zioni degli Acioli dell'Up.nda abbiamo rilC"Yato C'OfnC le condizioni gcoen.ììdi qudla popola. i.ione, a detta, dt:I resto, degli stcu.i componenti d1 C$$.1., siano notevolmente peggiorate, ron vinituione, aumentate mala!t1e ~ aummtate denatalità e moru.liti, dopo il .contacto con gli europei (inglesi), Questi uudi furono compiuti su dati dcli.a spediz.ionc Boccassino degli anni 19}}-)4. Secondo il Oc Castro, altro srudioso italiano, che ha P''bblicato una monografia nella «RiviS(a di Antropologia», (volume lii l9}H4) « Su!J't,(int.ionc delle popoluioni indigene delle isole Mariane, Carol:ne e Palos», J'incrtmento delle J,O· polaziooi indigeM quando siano fatte osservare dai domina• tori le più clememari norme igicruche e siano da cui us.ato un tn.tramento umano, non sa• rebbc che una questione di 1cmpo. Vi ~ un ciclo che potrtm· mo dire fatale: a. coruauo con i bianchi nani i popoli primitivi d«rcscono n.pidamente, ma ;e 26 il loro org,.nismo non è ime.-a• mente tarato, operaia.si qucsc~ violenta selezione, in seguito agli •influssi della nuova. civiltà gli indigeni riprendono que?la potenzialità che lorK da tempo avnono ~rduta 5e pure ma.i l'avC'Yanoavuta. In ;appoggio aJle coosidera- ~oni del Dc Castro noi possj;a. mo ricordare due q:si in cui :ppunto il contano di popolaz.ioni indigene con i bi;anchi ba nvto effmi diversi. Pet gli indipi del continente aUSlraliano, fu:i. camente e intellcuu;almcnte :nferiori, il contatto ha pon•ro effeni dlSJ..Strosi-xnu. poss.ibibilitì: di riprna; per gli indigeni della Nuova Zelanda. inff'tt, più forti come ru:r:a. si ~ vetifio.11 d;apprima, è vero, una diminuzione, ma, un.a ·101ta accostatisi essi aJla nuova ci• viltà in ragione del loro più facile adauamento e della loro comprensione dei benefici della civiltà ucssa, si l verificata una ripresa che tende sempre più ad aumenta.re. A proposito dcll;a influcnu che i vui fauori possono avere per una n.zza è curioso qui ricordare quamo avviene per i negri degli Stati Uniti, i qu;ali n.pprcsemano circa un decimo della popolu.ionc di qud!.a :epubblica. La n;acaJi1i dei negn è quivi superiore a quell;a dei bianchi (n,)•;. contro 2?,2 per mille), ma anche la mo:-:alili ~ superiore (16,) •;.., con• uo 11,6 •; ,.). La mortalirà dci negri è specialmente superiore nelle~randi città. Si ;actribui• K"C' Ruato fienomcno ;ad una ~na nunciru:.a d'igiene da pane dei negri e ad un minore tenore di vi1a. E se questo te• nore si elevasse? Gli ameriuni dicono W in tal caso il migliorato tenor di vita porterebbe anche per i negri una diminlWOOCdi natalità {'()(DC si verifica per le elusi più abbien1i in confronto delle più povere, Da queste varie considcruioni glì americani deducono che sia da scartare il timore di una marea negra mootan1e nella 1cpubblia sa:cllau. ,R.i1omando all;a questione principale ogguro del nos:.ro arckolo. CJUClladella dcadcnza ed CKin:uone di alcune rauc, essa indubbiunente pone dei problemi molco interessanti e talvolta di difficiJe spiegu.ione e soluzione. Per poter essere ~i• curi della giustC7-ll di cene CO!I· side:ruioni cxcorcetiebbe che la JOCietà umana potesse prestarsi a delle: espc:rienze. di contro!lo, cosa che invece, per ovvie ra• giona, non ~ possibile. Il Baker aveva proposto di mettere in qu;aranten;a in un'isola dunnte: una Vffltina d'anni. un cerco numero di nativi sani e di escluderne i bi;an(hi. Si sarebbe: cosi potuto concludere 5C effci. tiv:amente il ritorno alla liberti e ;alle coodu:ioni di viu primi• riva COS(ituisccil miglior mnzo di impedire l:a diminuzione e la SJ»ri:r.ione:degli indigeni. Per finire può essere inre:essante esporre alcune conclusioni cui è addivenuto Dino Ca· ma.vino in un suo uudio dal ci1olo: e Lt- leggi dell'evoluzione dei popoli e il Messico precortesiano ». Egli scrive che quanto ;al ci• do demografico-«onomico si pocrcbbe ricavare esservi ;anutesi insan;abtle tra civiltà e .,•. goria demografica: perciò attraverso la den:atalilà il pro• gresso civile incide im:son.biJ. mcn1e su se sa:CSJO. Ritiffle tul• tavia il Camaviuo che forse: U· le antitesi noo è insanabile: e,. sa è vcr;a nel clùm individuali• Sta che più o mmo tu nel p.u• saio $Cmpre pre\'abo nella uoria, ma forse il fenomeno non si verificherebbe: o si verificherebbe: in misura minore in una socied. collcuivista, dove l'ac• cumulaziooe dei capirali economici fOSS4e sottratta alla sfera dell'indh•iduo e dove il singolo sentiss.e di essere meglio comp,e10 e a.ssorbito nella colletti• vità org;aniwt;a: allora gli interessi (' la psicologi:a deJl'indi• viduo non accuserebbero set 1e discrcpanz.econ quelli snrah. Il Camaviuo, riportandosi al popolo at-:r.«0 1 da lui pa.rticolumcrue studiato, dt(e che ap-, punto a questo tese quel popo· lo, ma il dispotismo dei suoi capi fece fallire la politica d('_. mografica. intesa lf1 tal senso totalitario anche dal punto di vista psicologico. Il Camavitto conclud, eh, fonc anche, p,r -una società non pretU,JllCtlte colletrivisc:a. il mamenimcnto di uno stato di equilibrio cr:a popoluione d;a una pane e ca• pitali e sussistenze da.ll';altra potrebbe garantire un più lun• go e rigoglioso svi!uppo civile, che non abbia a moveme J'egoi$11lO individuale, ma l'eleva• zionc nazionale intna in senso tocaliiario. GUIDO LANDRA

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