' E stato acu1amente oSff:rvato che la e1ori11 ddla Dalma• zia si può dividere in due periodi: 1uello della civi· lizuzione latina durato grosso modu da cinque a sci secoli fino allo !l.me.mbramen.todell'lmpe-ro e quello della dife,a di tale civiltà duralo 6no ai nostri giorni. La Oalmai;ia è, in fondo, un prolungamento delle Ve• ne:aic. cotì come Malta lo è della Sicilia. Ce lo alltttano i suoi monumenti ma ce lo aueetano anche i documenti dell'ani ma popolare, attraveno i quali la Dalma:r.ia ha sempre fatto impegno a quel patto d'amore, che si conclude nel mollo e 1'1 con nu, nu con ti >. Nel Prim,oJ,omorok e ciuik de&li llaliotu il Gioberti ammo· niva: e Appartenenze nobilì d'Italia per diversi rispetti sono la Savoia, la Conica, Malta, con altre minori illOlc e aggitmte etnograrichc della penisola. Intendo aotlo 11ome di aggiunte dnogra!ichc quelle parti litoranee e insulari dell'Illiria, dells Oa:muia e della proMim& marina, che sebbene distinte geogra· ficamente Jall'fla1ia hanao con eessamoltt&Simc congiunture di stirpe, di lellerc, di co.tumi, di antico po6sesaO e ci stanno a rimpetto quui a proeccnio dell'Adriatico>. E il Pitrè. rifaeen· do!i fone al concetto del Gioberti che, comunque. fu nell'anima di tutti "gli uomini ritorgimentati, nel presentare la sua Biblio• ~ra/iu delle trudizi-Onipopolari italiane, ouervava: e Limiti bibliografici svno 11w1i per me i confini etnografici e politici. Elnognficamenlc ,,on ai può eecludere da un'opera di questo eenere la Corsica, Tridte. la Dalmazia veneta>. G Che cosa non feuro, nella Dalmazia italiana, i Serbi per far &pegnere quella voce che dava il 10110 alla sua anima? Lo diet una villotta: Al bombin o~n.o. nato I che iJUc&na." maico nwio ., Mo la linpa ae 1M imbroia "Mamo,, mamo" il ,orna a dir. nella quak: non sai se dobbiamo ammirare di più l'agilità e I• achicnez.z.ao la fede a&SOlu1, nell'anenirc. 11 bambino che torna a pronunziare il nome di ''Marna", come se quee10 grido erompeMC dall'anima millenaria della raua di cui è uscito. non è solo un grido di martirio ma è un simbolo, nel quak il nome di "marna" usomma il concetto della famiglia e quello della patria. Cantavano i n09tri soldati nella guerra del '15-18: l'Id/a citùi dò Spoloto Noi. pionUrem la &iostra. Diremo oi ciucoslavi Che q~lla i: aa.,o nostra. E in que-Ma CUA - che e.ra, dunque, la nostra casa.- risuon•no nella nostra lingua, voci, pro,·erbi, moni, canzoni. Vid V11• le.tic Vukuovic pubblicando nell'Archivào del Pi1rè (voi. XXI, p. 203 e aegg.) alcune di queste produzioni popolari 05.iervau. anz.itutto, che e dalla Dalmazia alle marine e un po" ;alle l,or!•kinfra terra s.l parla l'italiano, che a il retaggio della regin• dn mari. di cui erano i Dalmati sudditi federi e militi v11lor0iiit·
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