La Difesa della Razza - anno IV - n. 22 - 20 settembre 1941

FILOSOFIA ETICA MISTICA DEL RAZZISMO D1-SEGUAGLIANZA DEGLI ESSERI UMANI. Nel nosrro precedente attiroJr abbiamo ricordato che :i. rutto il mondo antico fu oroorio un uanquìllo, n,uuralc 0riCOnoscimemo di quel principio dc!- l'ineguaglianu del genere umano che, in sede di rn2ismo. ancor oggi continua a destare rcuioni irrazionali in alcune menti non ancora liberatesi da.i miti del progressismo demo• massonico. Nelle anl'iche civiltà l' incgu.i.glianu degli esseri umani fu riconosciuta da un doppio punro di visu .. Anzitutto in se. de sociale e politica. Nelle società tradizionali veniva contesruo che :id ogni essere convenisse ogni occupazione, che la nascita fosse un caso e J(' doti legate alla Oa.scita- quindi .ti sangue e alla razu - avessero un valore secondario. s) che ad ognuno fosse data Ja possibiliri di formare ad :u-hitrio la propria vita. Gli esser: na.v.ono disuguaH, .s«00do una disuguaglianza che riguarda l'essenza; a tale disuguaglianza fa riscontro quella ddle funzioni e delle aui..,ità e delle dignità nella \lita asrociua e nello St:uo 1 Ottimo, pcnltto, è, ira rutti, quel reggimento Poli• tico, nel quale runa discguaglianu ·va· ad accordarsi adeguatamente all'altra, s1 che ad ognuno rocchi il posto e la fun2ione mas.simamence prossima alla sua narura propria, innata cd ereditata. « 11 piano generale è uno - scriveva PIOl'.ino (Emi., lii, Ili, 17) - ma esso si suddivìde in parti dis:guali, di modo che vi sono diffl"renri sedi: e le anime, discgu:ili an• 1.·h·es.se, prendono rcsidenu nei luoghi differenti che si accordano alle differenze loro proprie. In tal modo tutco si accorda e 18 la differenza delle situazioni corrisponde alla diseguaglianza delle anime». Come altrove si è cstcsamen1e mostrato (1), in ciò sta la gmscifiazione e la base dell'antico sistema delle c:ute. E" un errore credere che nel mondo amico, tradizionale e soprattut• to ariano le caste avessero un cauttere arti6ciale, procedessero da circostanze esteriori e riguardassero semplici rappani sociali, come dovC'\·a verificarsi in tempi successivi, specie quando, più che caste nel senso 1radizionale. si ebbero semplici « classi ». Il sistema delle ca• ste procedette invece dalla fer• ma persuasione di una differenza interna. sostanziale - in filosofia si direbbe ontologica - degli esseri umani. So questa stessa base Aristoc:il.esvolse Ja sua no<a teoria sulla schiavitù, sos1enendo che vf sono uomini e razze nati per servire cosl cO· mc ve ne .sono di nati per dominare : sl che un ordinamento conforme a giustizia e a verità vuole che gli uni servano e gli altri dominino. Anche a Roma. benchè il sistema delle guerre, per via del quale esseri liberi potevano ad ogni momento p2.SS2rcallo nato di servitù, inficiasse non poco le premesse anzider1e di un vero ordinamento gerarchico, si mantenne tuUavia in più di un riguardo l'idea di una prcdC5Cinazio_ne connessa alla natura interiore e più forte di ogni arbitrio di individuo. Roma cosl concepì, ad 6cmpio, che vi sono deì domi- ,,; ,wi, vale a dire esseri che per narura sono signori e dominatori, a"endo comcosegnata una tale digniti - co~ vedremo - da speciali correlazio.. ni astrali. Per ca! via si affaccia il secondo aspetto del riconoscimento accordato dal mondo antioo al principio della diseguaglian• u: è quello di una disegua• gli,mz:a non solo o.durale, ma anche spirituale, di una diseguaglianza - si potrebbe dire - in fatto di razza J,llo spirilo. Si comprenda bene il luo, go di qucs1a idea: con ess.a si a,•vers.1 non solcan10 la doctrina dell'eguaglianza generale degli uomini, ma si a\'versa anche quella opposta, aff:mo individualiSlica, secondo la quale ogni uomo differi5Ce dall'altro e nor: vi è, ·(ra di essi, comune misura. Si afferma inv«e che esismno dei comuni denominatori spirituali, che accomunano gruppi di uomini - i quali. pcr:thro, come individui, pos.~- no trovarsi anche dispersi nello spazio - dis1inguendoli dasili ap~rtenenti ad altri sruppi. Si può già riconoscere, in ciò. una istanz:t ruzisu mi g,11eriJ. n· bene dire s11i gmuis, pcrchè mentre il ra:uismo moderno a base di qucsci raggruppamenti pone prevalentemente una eredità puramente nawrale e uma. na, quella del sangue, il razzismo antico, pur riconoscendo spesso in modo preciso il significaco di tale eredità (donde k leggi di endogamia, di chiusura di ca.sta, ccc.), come elemento determinante della differenza e dcli' ineguaglianza concepiva piuttosto una eredità, per dir cosl, dal/' alto, determinata da fattori soprasensibili e tal\'oJta persino sopra1crrcni. Vogliamo accennare a qu.11ClJnadelle vedute proprie all'inscgnamento tradizionale degli acnichi a ciò relativo. A pochi è noto che Giuliano Imperatore - o come. secondo un m.1iluso,.1nche si dice: Giuliano rApostata - fu un deciso sostenitore ddl' idea razzi. Sia. tanto da costringere S. Cirillo a scrivere un trauato per confutarne le tesi. Giuliano lm• per.itore sostenne l;1cesi del poJigeniJmo. Considerando Ger• m:i.ni, Fenici, Sciti, Etiopi cd altri pop<>li, egli si rifiiucò dì credere che le differenze fisiche e morali di tuue qucs1e razze potessero derivare dJ fattori esterni, da ambiente, clima, ccc.; rnenne im·cce noccssario cife. nrsi a differenze essenziali, di mtura, di genesi. Così andò ad anersare b. teoria ebraico,cristiam, Jel monogenismo, cioè fa suppos'zione che lutto il gene• re umano fosse dcriv.ato da un·unica coppia, epperò procedesse, in uhima analisi, da un solo sangue. Gli dèi immortali avrebbero invece creato, insieme al mondo, ab i11it,o. ceppi umani diversi. Di là dal ri• ferimento mitico. Giuliano lmp<'ratorc si mostrava dunque, con tali idee, come un ranista più spinto che non molti dei razzisti moderni, i quali face:ndo proprie le ipoc:csi dell'evoluzionismo·o del trasformismo. affermano sl la diseguaglianu. delle razze attuali. ma suppon· gono tuttavia che esse si siano differenziate da una $0.Uanz.a originariamente umca. A sua voha, il termine ti• 1101. che vuol dire generazione. schi.uu. o tazza, figura di freQuente anche nell'antica lett:• ,3,rura cristiana e pamrolarmen1c negli scritti ?aolini e gnostici. Qui designa però... ~. senzialmenre, una « razza dello spirito», th,oiè ginos, un i,- 1111mJ 7slio11, e una simile idea della diffcrenn fu a ooeo a poco SO?raffana da air~e idee

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