DALLA RAZZA DI ROMA ALLA RAZZA ITALIANA TRAPASSISTORICI Una fa~ che appare pro• hltmalica nella floria della rHu italiana t! la , iccnda dd corpo etnico i1alico•rornano aur&\C~ i contalli con i J>O· poli e inn1~ori >, dopo ia ca ,Iuta dell'Impero Komano. Nel. la ~opran·alutat.ioue della por· ctta delle inu~ioni barbariche, -i è C'rea10 di ~~ una ~ria di o--curo rnìto. C'ome ~ c1ue· ~ta ondala di popoli a\fil!C tro,·ato in lla;ia un elemento rau:ialc complc1amente pa.!Si,·o t'd amorfo. " come ~ rt"thno.r da <jUl'i popoli fo-se ti'lato d1 11po biologicJmcnte inferiore. tale da rappr~cnlare 1~r la rana aria lo ;,c.iso i,ericolo che una r:nu di colore. Ora. il ~n~o negath·o auri· hmh.1 a 1ali contatti, pr~nt11 lulli i caratteri di una pedestre t' ,uperficiale interJ>rct.uione drlla ~n:ra storica. Infatti. allhO che i due predominanli gru1>pi di irn·~ri. Goti e Lon• @.Obardi. ap1>artenendo dal punto di ,•i!II a111ro1mlogico :il gruppo nordico· celtico. rit11lrl\'8no ne,la vasta fami· ,-lia .:.ria. OMia nella st~a fa. mi~lia 3 cui ap1>ar1ene,•ano i fi,:11di Roma. e non signi6undo perciò i confatti con es· ~i un.1 conlaminin:ionc per la razza italico-romana, quello d t inteN:S~ precipua~nle ri• lc,ue è il ~ll$0 roncffio u· sunto da tali confatti e ~tabi• lirt •e l"affcrmarai politico· M.s.siMO Scall9ero JM scritto p..- Il "- 10 detf' A11"0 IV Il pre• cedente a,Hcoto di quest• SHlone. (uo 1'tntiloln1: • i.. n11dt1 dell• lfngu• • • lt1ttna del p11s.g9lo dii l11ino 11 .-ol91re, no• t1ndo come l1 conlinuit• lln9uhlica che lega la rHH di Roma •Il• ,1111 ltallana non si• che "" ••petto della conllnulta raulale. n,ilitare degli invuori signifi- renz.iazioue che ha come fonchi altrn1 Jffermuione del· damento l'('l/tnos nel et-n,o l'anima e dello spirito dcl,11 concrt'I0 della parola, ma che loro ruza Va -,tudiata, per mo1hi di tcmSc "lii piano biologico la Vo e di spazio, attra,erso gli serie dei con1alli ctni<'i •1.:tn tffeui ctico-,ociali. polilici r µuò p~n1are alcun &en.sodi . culturali. comunque manifc,.ti. rtgrcs.sione e di conlami11:11io che da f!'~ dcrharono. 11t'. data rarianità dei Goti e Ora. un fallo che 11uhi10 dei Longobardi, e ili "olge colpi!>Cc è l'influenza e!iercitata J)erciò su un piano, per co~i dallo "'J)Ìrito imperiale cli Ro· dire. di armonia; .per p:>lcr ma ~u tu lii ,:li e jll\·awri • e •lahilirc il significalo inlimo ("he ebbe un ,igniftcato \Cradi tale comunione razziale. ~- menle po~ith-o per il dbtino corre indagare se lalc pari1à 11i cll"lle popolazioni italiche. mantenga 11ul piano psichico- I re nordici c-he. dopo il animico e sul piano spirituale. quarto ~olo. forzarono j con· perchè ,eramentc. non a, \C• fini dell'lm1>ero romano, mo• nuta sul pi1no fuico, ia lotta l'lr-arono una parlicolare ambi· si porta sugli altri piani imme· zione per i titoli dignitari ro· diatamente euperiori. Oeeorre mani e un ri.&1>ettoprofondo dunque poter 11abilirc quale per i ,alori etnici e spirituali dei due sangui rtc.hi virtù ehc di Roma, ~la - ciò che è ,i affermino. per il tra.mite ani· maggiormente significati,·o - mico. liull'altro sangue. E ciò essi upirarono ad essere par· 11ignifica - occorre ben preci- IN:ipi degli onori dell'Impero 8arlo - non dare \·alore ad e più preei&amente ad ac<1ui· clementi ll!lratti, ma ~•mina• starne la ciuadinanza e ad i,,-. re la portala e la fona di quei corporarc i loro popoli nel ,·a lori psichici e a1>iri1uali che mondo romano; per cui un i· hanno rome supporto il un• gi:;mondo. re di Borgogna, gue della razza. Si tratta dun• J1oCrin~·,aa Vi1aliano 5e11a1ore quc di identificare una difff'• ,li Co.itanlinopoli: Quoscumque honorurn pr:vu~siù erigi• tis, Romon,os putorf' debeti.s. · Quc--lo --teuo Sigismondo. scri\Cndo all'Imperatore Ana· ~tasio. affermava che gli asccn· c!enti ,lella sua razt•, per la loro de,o:tione all'Impero, pre• ferhano i e titoli di milizia> e i ricouo,cimenti dignitari u·uti da Roma. a I lo stes!O rei aggio di 1«"g11li1iia,•uto dai loro padri. Uri ~imile orientamento \erso Koma non po1e,;1 a\'",enirc soltanto ron1e fenome.no ideale e -.en1ime111ale. ma a,e,a il sen--o di un ,·ero e proprio ri· couo~imcnto di auperiorità della ~tirpt di Roma. lnfuui. il titolo o la dignità di .ipo romano che un Principe ,1,aniero ollene,a dall'Imperatore, non a,e\11 il \'alore di vana e con,·enzionale onorifictnta, ma naturalmenle importau ed esprime,• un ,·inco;o di ami• cizia e di fed«"razione. nonchè di dipendenza e ,·assallaggio ,·crso l'lm1•ero. Cib procura\'8 al Principe dignitario Ire ~- scnziali ,antaggi: in primo luo~o @:li a!;licurl\a da parte dell"/mP"'r"tor il 1ranq:.iillo posse!M>delle regioni occupatf' nel territorio dell'Impero (tra· sformando in un fatto giuridi· co e positivo per la romanità l'impul.so della prima imasioncj; inoltre. lo protegge,·• dal· la minaccia di ahri pof>Oli barhori. gru:ie al valore dell'1111· 13
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