giunzioni. CoA ~i può qua,1 dirl" rhc:- lulli ~li indh iclui non ~lt"rili di una raua - la formula ,art"hbt" rtM'llO ,('ra 1;,eruna grande razza e mt"no cht" mai pt"r l'in,it"Rlt" dl"ll'umanità - hanno 1,artecipalo alla ('Omum:- di.-<'emlt'nza: in una parola, clu! lulli di.J~nr/or,o <fil lulli. Akune pt'riOnt si inor{l:ogli~no di a,tre 1nincipi e re ,ra i loro a.!ttncknti. ma ~e il «nciaiuolo potb~ ri~lirie ~hrt"I· 11nto in su i lignaggi di l1llti i suoi a~ndenti. egli arrin:rt"hl,e a risuhati qut1~i analoghi. Non è un paradosw. per coloro cht' ahilano fra le Alpi" l'Atlanlico. quN-1Omotto di un mio amieo: e In fondo. ahhiamo tt1tti del qn.gut" di Carlo Magno nelle \t'ne! >. Pf'rcM. tte0 prttUlimente qudld cht" c~lilui.M:e la rana: lr~ami ~n,i:ui!ni pt"rmanenli allra,erro i M"Coli. le!'.•· mi che con!en-ano & rafforiano, aur11,t"l'l!-Oìncrod co~lanti nel• l'interno del gruppo che !i considera. i caratteri p11rticolari del tipo. Risalendo nel tempo. se !i ammtllt" una ~rirnle panterf'blre più o fflt"no indifrerenz.iata all'origine (oloimNil. qut"· 5ti caratteri particolari 10110 slali cruti da ~ingoli mnlamt'nli che hanno fini10 per addizionarsi, aocen111ando~i in ,•irtù del principio dcll'or1og:t"nNi (t,•iluppo degli ~ri. in ~gui10 a foru interne, in una data direzione) ~r formare le varietà (rH· iel. poi7e ~1>«ie. poi i ge,ntri ecc. Il 5eCOndo fenomeno di cui si de,·c tener conto quando .i!Ì parla dell'uomo, è l'accresciuto polerc di difrerem:iazionc lr:t lt razze. quale lo ili COBilala· presso gli animali dome!lici in confronto agli animali stl\aggi. Sono qllblo pun1O di ,•i!la (Eugenio fi5-eher, quando t"ra ancora a friburgo. ha partioo· larmente a1ìira10 l'attt"nzionc su lale fallo) l'uomo dc,·e essere co11.eidera10come un'animale domtttico. La 5ua maniera di vi- ,crt in 50Cietà gli dà il beneficio del pro«s$o di s, iluppo esu• heranle che ai o--serva tra gli anim~li addom~tiuli. ~fa •iccome ,.j tralla d1 U!1 ad,lonw--ticamen10 l'pOntantJ. noi lo chiamiamo auto!Jd1lflmr$t;eunu-,11u - lt'rmine ('he ha il untaggio di indicare immefhatanwnlf' che t$.$O ai riferi!Ce all'uomò. Il mN:CAnismo combinato dell'eredità animale e dell'autoad• ,~ome,-tk111nt"nto,lànno ('OSÌ conto ,lf'lla differenziazione ,lei tipi umani. Fin qui ... iamo rimasli "ul terreno zoologico raniale in t1en-o i-lreuo. l\la non ci :,ono ,lei fattori umani, inesistenti preslk> gli animali domestici. capaci d'influire sul 6sico clelruomo? Certan~nte! Il tipo umano, 11 1empo S,l~o che si !'.Uddhi<k, agli occhi dcll'O!èot"n11ore. in 5uddh·isioni ~mpre meno dis1intt, :1-i sitziona in catt-gorir, cht' concordano o no con le ,uddh,isioni &Omalkhc- e che cli1>endo110dal 11001. dallo l!µiri10: in qut'~tt' categorie. che abhiamo imµarato a conoscere con il nome rli elnie. e cht" sono caralleriu.ate dalla lingua. 11 ttligiont. i r-o· -.1umi e I• mt'ntali1à. il caralltre M>matico ereditario non ha che una parte con1ingen1c, condizionale (parte a,•ai rile,anlt" in alcune etnie, quasi nulla in altre), Ma l'insieme de.i fattori noolog.lci potrebbe reagire !lii 1onu..,. !ul corpo? Non biM>gna dubitarne e diamo subito un ~mpio che farà comprendere il fenomeno. Il \·oho allungalo . ..ouolineato da nighe sdegnOM, del lord ingleM, è uno di queàti 8.!J>t"lli de1ta1i dal noos e che ili' consen•ano nella stirpe per lradizione, cioè ~r imitazione più o meno cOfCiente. Noi chiamiamo que· ..,o ft'noJMno l'ouu,mod,llaturu, ''\~r di.!1inguerla dall'autotid· · dome31icamento cht" ~ 1pon1aneo e del lutto inCO!Ciente. Spesso sarà difficile dire: se una particolarità morfologica è dovula all'automodellatura o all'autoaddomesticamcnlo, perchè i dtit" fanori si sviluppano simuhant'amente. Si può ammettere che la depi&RM"nlaiione dei Noridici. la grande tlatura di po• li
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